tag:blogger.com,1999:blog-2980667096813042506.post6833006715664279422..comments2023-05-27T13:09:16.193+02:00Comments on Topipittori: Quando il pensiero si fa parolaTopipittorihttp://www.blogger.com/profile/02655552346419705796noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2980667096813042506.post-66283811746321819492011-01-22T08:55:30.970+01:002011-01-22T08:55:30.970+01:00Anna, tocchi una questione importante, mettendo in...Anna, tocchi una questione importante, mettendo in luce che l'identità si forma attraverso un processo dialettico. Se trovassimo solo il simile o l'a noi conforme sulla nostra strada, non avremmo mai la possibilità di definirci per opposizione, nel corso della crescita. Invece questo scambio, questa esperienza del conflitto, della ribellione, è fondamentale, insostituibile. Detto questo credo che la scuola, e in generale tutto il processo educativo vada giocato esattamente sul filo di questo equilibrio delicatissimo fra libertà e norma.Topipittorihttps://www.blogger.com/profile/02655552346419705796noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2980667096813042506.post-86183150880014450632011-01-21T21:45:48.438+01:002011-01-21T21:45:48.438+01:00Intervista STUPENDA, grazie.
Forse è fuori tema, m...Intervista STUPENDA, grazie.<br />Forse è fuori tema, ma volevo fare un commento da ex-bambina-scrittrice-frustrata-da-anni-di-incomprensioni-scolastiche: non so come sarebbe stato se fosse stato diverso, se ci fossero stati momenti creativi dove il metro del giudizio lasciava il posto a quello di un ascolto più autentico, però devo dire che a me in qualche modo piaceva che la scuola fosse un luogo orrendo. Odiare la scuola mi faceva cittadina di un mondo meraviglioso, di cui gli adulti non potevano fare parte, perché ormai corrotti, malati di adultità. Che ne sarebbe stato della mia anarchia, di quel senso di cose preziose nella tasca che nessun adulto poteva sospettare, se la scuola fosse stata diversa?Annahttps://www.blogger.com/profile/11210445696934129759noreply@blogger.com