Giovanna e Paolo mi hanno chiesto di raccontare, come volevo, la mia esperienza di tirocinio svolta presso la loro casa editrice, nel corso dell'ultimo anno di frequenza dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, indirizzo illustrazione editoriale. E io ho accolto la proposta.
Il mio lavoro è consistito nel prendere visione, valutare e selezionare i vari progetti che arrivano a Topipittori e, quindi, nel rispondere a quelli giudicati non in linea con la linea editoriale della casa editrice. Il tutto, naturalmente, sotto la supervisione di Giovanna e Paolo.
Riflettendo su cosa scrivere in questo report e come farlo, mi è venuta in mente la "Guida intergalattica per giovani illustratori" del grande illustratore Alessandro Gottardo (in arte Shout), così ho deciso di ispirarmi a lui.
Qui di seguito, perciò, troverete una serie di regole da seguire che secondo me possono essere molto utili a chi vuole mandare del materiale a una casa editrice. Che sia illustratore o scrittore. Queste regole mi sono state suggerite dagli errori più comuni che ho riscontrato nei materiali inviati a Topipittori, dei quali da alcuni mesi mi occupo.
1. Una casa editrice è un'azienda e in quanto tale dovete presentarvi a essa con professionalità. Evitate quindi linguaggi che usereste con i vostri amici.
2. Mandate file di PICCOLE dimensioni: non più grandi di 1 mega. Se non riuscite, vuol dire che avete sbagliato qualcosa nel vostro progetto. Fatevi spiegare da qualcuno come risolvere il problema che è vostro, non della casa editrice.
3. Non inviate MAI materiali con programmi come Wetransfer. Forse non ci avete mai pensato, ma l'editore non è sempre attaccato alla posta elettronica, ha una quantità di cose da fare (fra cui decine e decine di messaggi al giorno a cui rispondere, oltre al vostro). È già tanto che vi risponda dopo qualche tempo (quando la sessione di Wetransfer, appunto, è scaduta...).
4. Si può immaginare, ed è comprensibile, che uno stesso progetto lo mandiate a più case editrici. Ma, ragazzi, non pensiate che sia una buona idea mostrarlo palesemente, mettendo decine di nomi e indirizzi in Cc. Armatevi di santa pazienza e inviatelo, con singolo messaggio, alle case editrici a cui siete interessati: ad una per volta, magari chiamando ognuna col suo nome nella mail.
5. Per gli illustratori: ogni casa editrice ha un proprio catalogo. Studiatevelo per filo e per segno.
La maggior parte delle volte arrivano illustrazioni che non hanno nulla a che fare con lo "stile" e la programmazione della casa editrice. Non solo, anche nei messaggi inviati è palese che chi scrive non conosce in nessun modo i libri dell'editore a cui si rivolge. Ma se voi non siete interessati a lui, perché mai lui dovrebbe essere interessato a voi? Questa riflessione vi eviterà di rimanerci troppo male, ricevendo una risposta negativa.
6. Per gli scrittori: vedete punto precedente.
7. Per i genitori: a volte capita di leggere mail di persone che, diventate mamme o papà, diventano improvvisamente anche scrittrici e scrittori. Non va. Scrivere è un mestiere, non un passatempo. E non si improvvisa. E se avete la fortuna di avere talento, dovrete comunque esercitarlo, con esperienza, pazienza e studio.
8. "Mando il testo scritto da me e illustrato da mio figlio di 8 anni a una piccola casa editrice."
Il fatto che sia una piccola casa editrice non vuol dire che pubblichi racconti scritti da piccoli. Oppure che pubblichi cose più facilmente; al contrario, ci sarà una più accurata e rigorosa selezione.
9. " Ho un progetto molto adatto a voi. Vi interessa? È possibile mandarvelo?"
Ti sei seduto alla scrivania, hai acceso il computer, hai scritto la mail: cosa ti costava allegare direttamente anche il progetto? Rispondere a una mail costa tempo ed energie, soprattutto quando ne hai a decine e decine al giorno, a cui farlo. Poi rifletti su due cose: a) come fa l'editore a sapere se può interessargli un progetto di cui non sa niente e che non ha ancora visto?; b) se è adatto o no, il tuo progetto, non sta a te giudicarlo, lascialo dire alla persona che lo riceve. E con ciò, hai fatto tre errori. Ti assicuro che non predispongono positivamente la persona che sta leggendo la tua mail.
10. Per chi invece SCEGLIE di mandare per posta i propri progetti, il materiale NON verrà restituito (a meno che nel sito della casa editrice non si affermi espressamente il contrario). Quindi pensateci bene, prima di inviarlo, per non pentirvene in seguito ( e soprattutto per chiederlo indietro).
Un bel post.
RispondiEliminaHo svolto anche io questa attività e ciò che Sofia ha scritto è assolutamente vero.
Spesso, da fuori, queste piccole semplici cose proprio non si vedono/capiscono.
Bravi per il post!
Ila