Siccome I Cinque Malfatti è il libro illustrato più recensito del momento, cosa per cui ringraziamo i suoi molti appassionati recensori, a noi, che arriviamo in ritardo, rimane poco da aggiungere.
Allora abbiamo deciso di fare una recensione malfatta, per coerenza.
Questa recensione malfatta comincia così:
I Cinque Malfatti vi piacerà perché:
- ha un errore in bella vista, in copertina, ancora prima di aprirlo. Cosa che dimostra che Beatrice Alemagna non è affatto perfetta, come si potrebbe pensare di una che ha creato I Cinque Malfatti;
- ha un risguardo finale di un rosa perfetto;
- lancia la moda dei pantaloni a palloncino;
- una vita da nullità è una aspirazione da Illuminato;
- potete fare esercizi di smemoratezza osservando quante cose ci sono sul pavimento della casa dei Malfatti che non riuscirete a ricordare mai;
- lo Sbagliato sembra una grossa patata al cartoccio e fa venire fame;
- il Molle dorme, dorme e, quando parla, parla nel sonno, quindi di certo non sa di essere il protagonista di un libro;
- la casa dei Malfatti sembra una di quelle fattorie americane che c'erano nei Quindici libri, ma dopo un attacco di epilessia o una ristrutturazione di Frank Gehry;
- in copertina, il Bucato tiene in bocca un rametto in un modo che fa venire in mente La mer di Charles Trenet;
- la rabbia è una caos di cactus neri;
- c'è sempre un da non si sa dove;
- il Piegato è un origami di notizie dell'altro ieri;
- i quadrati azzurri nel vestito del Capovolto migrano a seconda delle ore del giorno;
- i ricordi si perdono più facilmente degli ombrelli;
- una scatola di pelati è un ottimo contenitore per la pittura fresca;
- nella valigia del Perfetto probabilmente c'è solo un giornale di annunci immobiliari e sconti del supermercato;
- i Malfatti ci hanno dato del bel filo da torcere, e quindi il nostro consiglio è di non prenderli troppo sottogamba;
- questo libro finisce con una porta aperta. Perciò io adesso vi saluto ed esco. Vi sarete accorti che è primavera.
Il video che proponiamo è stato realizzato in occasione della mostra Beatrice Alemagna, illustr-autrice, curata da Sarah Genovese, che si è tenuta a Lucca, a Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri, in occasione di Lucca Comics & Games, dal 19 ottobre al 3 novembre 2013.
Allora abbiamo deciso di fare una recensione malfatta, per coerenza.
Questa recensione malfatta comincia così:
I Cinque Malfatti vi piacerà perché:
- ha un errore in bella vista, in copertina, ancora prima di aprirlo. Cosa che dimostra che Beatrice Alemagna non è affatto perfetta, come si potrebbe pensare di una che ha creato I Cinque Malfatti;
- ha un risguardo finale di un rosa perfetto;
- lancia la moda dei pantaloni a palloncino;
- una vita da nullità è una aspirazione da Illuminato;
- potete fare esercizi di smemoratezza osservando quante cose ci sono sul pavimento della casa dei Malfatti che non riuscirete a ricordare mai;
- lo Sbagliato sembra una grossa patata al cartoccio e fa venire fame;
Studio preparatorio, non inserito nel libro. |
Schizzo dal primo storyboard per I Cinque Malfatti. |
- il Molle dorme, dorme e, quando parla, parla nel sonno, quindi di certo non sa di essere il protagonista di un libro;
- la casa dei Malfatti sembra una di quelle fattorie americane che c'erano nei Quindici libri, ma dopo un attacco di epilessia o una ristrutturazione di Frank Gehry;
- in copertina, il Bucato tiene in bocca un rametto in un modo che fa venire in mente La mer di Charles Trenet;
- la rabbia è una caos di cactus neri;
Schizzo dal primo storyboard per I Cinque Malfatti. |
- c'è sempre un da non si sa dove;
- il Piegato è un origami di notizie dell'altro ieri;
- i quadrati azzurri nel vestito del Capovolto migrano a seconda delle ore del giorno;
- i ricordi si perdono più facilmente degli ombrelli;
- una scatola di pelati è un ottimo contenitore per la pittura fresca;
- nella valigia del Perfetto probabilmente c'è solo un giornale di annunci immobiliari e sconti del supermercato;
Schizzo dal primo storyboard per I Cinque Malfatti. |
- i Malfatti ci hanno dato del bel filo da torcere, e quindi il nostro consiglio è di non prenderli troppo sottogamba;
- questo libro finisce con una porta aperta. Perciò io adesso vi saluto ed esco. Vi sarete accorti che è primavera.
Il video che proponiamo è stato realizzato in occasione della mostra Beatrice Alemagna, illustr-autrice, curata da Sarah Genovese, che si è tenuta a Lucca, a Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri, in occasione di Lucca Comics & Games, dal 19 ottobre al 3 novembre 2013.
Noi i pantaloni a palloncino li chiamiamo i mutandoni e ci ridiamo su parecchio. Prima o poi vi mando un video di mio figlio di tre anni e mezzo che mi legge i malfatti.
RispondiEliminaLaura, meglio prima che poi.
RispondiEliminache dire mi lasciate sempre a bocca aperta per la meraviglia e lo stupore. Grazie. elena pasetti www.pinac.it
RispondiEliminaAdoro il malfatto tutto sbagliato che quando fa qualcosa di giusto si fa festa! ;)
RispondiEliminaGrazie Licia ed Elena!
RispondiEliminaUna recensione davvero poetica e struggente, bravi Topi!
RispondiElimina....mi ricorda tanto un meraviglioso ragazzo di nome Andrea, anche lui portava un paio di pantaloni rosa........
RispondiEliminaPer tutti " i malfatti"....di questo mondo.
Bullismo Contro