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mercoledì 4 novembre 2015

A Scriba Festival arrivano i mostri

[di Manuela Draghetti]

Nelle librerie di casa, sui nostri comodini o per terra, impilati come torri vicino alle poltrone, prendono posto romanzi, raccolte di racconti, poesie, classici, libri illustrati, saggi e, sicuramente, molto altro ancora. Tutti i giorni però anche altre forme di scrittura occupano la nostra vita. Leggiamo blog di cucina e guide di viaggi, ma prima diamo un’occhiata alle previsioni del tempo. Controlliamo il bugiardino di quella medicina che ha degli effetti collaterali un po’ inquietanti.


Compriamo un buon vino ma prima giriamo l’etichetta per vedere se è di nostro gradimento. Poi apriamo la posta. È arrivata l’assicurazione, fitta fitta di pagine, piena di righe scritte in un linguaggio tutto da decifrare. Ci saremo davvero assicurati? Il dubbio è legittimo. C’è un verbale dei carabinieri e anche un volantino con annunci immobiliari. Nel frattempo da qualche parte qualcuno scrive canzoni, dizionari, enciclopedie, filastrocche, testi per manuali scolastici o trasmissioni radiofoniche. Qualcun altro sta vendendo opere d’arte in TV, oppure sta sceneggiando un film, un documentario, un musical, una serie animata per ragazzi o un videogioco. Nelle redazioni dei giornali invece il titolista si concentra sulla notizia di prima pagina, e il cronista non sa come chiudere il suo pezzo, all’enigmista invece mancano solo pochi rebus, e poi, a notte ormai cominciata, finalmente si ‘timbra’ Visto si stampi.
Scriba nasce da qui. Michele Cogo, Piero Di Domenico e io ci siamo resi conto che la scrittura è anche tutto questo, e abbiamo pensato di realizzare il primo Festival che raccontasse e facesse incontrare i professionisti delle varie scritture e il pubblico che quotidianamente li legge.
Scriba nasce in collaborazione con Bottega Finzioni, la scuola di scrittura fondata a Bologna da Carlo Lucarelli che, a proposito di Scriba dice: «Chi pratica la scrittura sa benissimo che qualsiasi tipo di narrazione è, prima di tutto, un racconto: da una forma più intima, come può essere una lettera o un diario, ai bugiardini delle medicine, ai verbali della polizia per finire alla satira. Sono tutte forme di scrittura che hanno un motivo, e soprattutto, un modo per essere fatte».
Gli incontri di Scriba mettono in luce questi modi.

Libreria Zanichelli, pubblico in ascolto fuori dalla sala conferenze.
Libreria Coop, durante un incontro del Festival.

Per un narratore poi è utilissimo conoscere anche i linguaggi diciamo così, ‘non letterari’, ma quotidiani e diversissimi. E questo proprio per riuscire a raccontare in modo credibile tutte le altre storie possibili.
Nelle passate edizioni alcuni scrittori hanno fatto da ponte tra questi diversi professionisti delle scritture e il pubblico presente. Così ad esempio è successo che Marcello Fois (scrittore e sceneggiatore), assieme a Roberto Maccaferri (agente immobiliare), hanno raccontato il linguaggio specialistico degli annunci immobiliari.

Marcello Fois e Carlo Lucarelli, 2012, Palazzo D'Accursio.

«L’Italia» spiega Marcello Fois, «è il paese che forse produce più sovra-lingue, ogni settore di interesse ha un suo vocabolario specifico, tramandato da professionista in professionista, spesso ostico ai profani, slegato da sintassi e linguaggio comune. L’agente immobiliare è uno che racconta le case, e usa termini scomparsi come bivano, trivano, quadrivano, perché è più prestigioso di ‘due stanze’. O incomprensibili, come finestrato, nel senso che esistono case senza finestre? Rifiniture di pregio? Parzialmente ristrutturato? Che forse non avevano i soldi per completare l’opera?”. Menziona altri linguaggi come quello dei ricettari o dei blog di cucina, “Scaldi il vettore e lavori il prodotto fino alla glutinazione. Ecco il gergo da fornelli che mai ci sogniamo di usare in altri contesti. E ‘l’assicuratese’? Una lunga litania di eccezioni più che di regole. Il ‘poliziese’ invece si ostina a usare espressioni come ‘Ci portammo in via Saragozza’ per dire ‘andammo’.
E per finire il ‘notarile’, con il suo rogito, un nome già di per sé gastroenterico, da provare alla sera al posto del sonnifero per dormire di colpo.»


Spesso gli incontri si concludono con un contest, un concorso aperto al pubblico, che permette a chi vuole, di cimentarsi in quella particolare scrittura, e di concorrere per un premio e un giudizio dato in diretta dagli ospiti. Ad esempio è l’annuncio immobiliare per vendere Stonehenge che, l’anno scorso, si è aggiudicato il primo posto.

Stonehenge
 

di Valentina Misgur
 (testo vincitore linguaggio immobiliare)
Località: piana di Salisbury, Wiltshire, Inghilterra e
ccezionale openspace vendesi, in zona tranquilla (escluso solstizi), circondata dal verde. 
50 mq circa, realizzata in materiali ecosostenibili, la proprietà unisce la semplicità delle linee neolitiche alle nuove esigenze in materia di energia alternativa.
a costruzione è realizzata in Dolmen e Menhir, strutture ecosostenibili e antisismiche, utilizzando esclusivamente materiali naturali riciclabili. Finiture pregiate in dolorite, riolite, arenaria e ceneri calcaree vulcaniche. La maggior parte dei materiali è a chilometro zero; alcune pietre pregiate provengono da un sito del Galles sud occidentale e dall'Irlanda, importate in Inghilterra dal diavolo. 
anoramico, ben ventilato, eccellente illuminazione naturale, offre un'ampia visuale della volta celeste con mappa astrale integrata. Doccia diffusa a caduta naturale, per un massaggio corroborante al cuoio capelluto. Vialetto d'accesso privato, la proprietà offre fino a 5 ingressi trilitici indipendenti. L'asse principale è orientato verso la posizione del sole al solstizio d'estate, compatibile con norme Feng Shui e Buddhismo. Termoautonomo, solo irradiazione solare diretta e forte carica magnetica naturale, funziona sulla polarizzazione dei chakra.
tilizzabile anche come calendario astrale e orologio solare (no batterie, no ricarica).
ersatile, adatto a possibili riconversioni in tempio neopagano, centro convention per druidi, locale per sabba, macelleria (eccezionale pietra del sacrificio originale inclusa). I
deale per i figli delle stelle.
 Per contatti e info: merlino@camelot2014.it



Scriba ha anche una sezione dedicata alla scrittura per ragazzi. Alcuni degli ospiti delle passate edizioni sono stati Janna Carioli, Frida Forlani, Stefano Bordiglioni, Beatrice Masini, Cristina Scalabrini, Emanuela Busà, Tuono Pettinato.
Quest’anno Mario Bellina (autore, conduttore televisivo e radiofonico), assieme a David Bracci (esperto di effetti speciali cinematografici), dialogheranno a partire dal testo di Bellina scritto per ragazzi, edito da ETS dal titolo Cinemostri. A caccia di mostri cinematografici.
Perché il tema dell’edizione 2015 del festival è appunto Arrivano i mostri!, e con un tema così non potevamo non organizzare un contest dedicato ai ragazzi.


Abbiamo coinvolto 10 quinte di tre scuole primarie di Bologna (sono le scuole: Longhena, Bottego/Silvani e Guidi, e le ringrazio molto per la loro disponibilità e la collaborazione). Ai ragazzi abbiamo chiesto di disegnare e di raccontare in poche righe il loro mostro più mostruoso, di inviarcelo e di partecipare a un pomeriggio ‘terrificante’ in compagnia della giuria, che sceglierà il vincitore e, di Marco e Matteo, conduttori del programma televisivo L’Officina dei mostri, che realizzeranno per il podio il mostro in versione 3D, proprio come avviene nel programma in onda su Sky. I ragazzi si sono subito entusiasmati. Vedremo cosa succederà!


Janna Carioli.
Beatrice Masini e Stefano Bordiglioni.

Alle tre scuole consegneremo anche tre pacchetti di libri per arricchire le loro biblioteche scolastiche. Sono testi che affrontano il tema del ‘mostro’ nella sua accezione più ampia, e che gli editori, che ringrazio di seguito (Babalibri, Coccole Books, Corraini, De Agostini, Einaudi Ragazzi, Feltrinelli Kids, Gallucci, Kite, Lapis, Topipittori), ci hanno gentilmente donato. Ringrazio anche i Topipittori e in particolar modo Giovanna che mi ha offerto qui di raccontare Scriba.
Ma i mostri sono i protagonisti di tutti gli incontri del festival. Si parlerà di tutti i mostri. Dei mostri letterari, dei mostri linguistici, dei mostri sbattuti in prima pagina da altri mostri, dei mostri nella tradizione del musical. Ma anche di mostri mitologici, ancestrali che hanno incarnato le paure dell’uomo e che hanno lasciato tracce nei reperti archeologici e nell’immaginario di tutti noi.

Ermanno Cavazzoni.

Ma senza scomodare un passato lontano, anche nel nostro presente, interi movimenti come i prepper (sempre più numerosi), evidenziano la presenza di grandi e nuove paure, che nascono con le società che cambiano e a cui, questi gruppi, tentano di far fronte con nuove forme di difesa tutte da scoprire.
Ma si sa, le paure per superarle bisogna attraversarle, conoscerle, e il racconto è sicuramente un modo per farlo. Ed è quello che Carlo Lucarelli farà parlando di mafia e di come, dal suo punto di vista, la si può raccontare. Sarà infatti questo, l’appuntamento dal titolo, Raccontare la Mafia: il mostro dalle mille facce, che aprirà in Sala Borsa l’edizione 2015 di Scriba Festival. A Bologna dal 6 all’8 novembre. Vi aspettiamo!
Per partecipare ai contest del Festival, andate qui e scrivete a Scriba edizione 2015).


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