[di Francesca Zoboli]
Consiglio a tutti di prendere una bicicletta, caricare le borse del necessario, scegliere una pista ciclabile e partire. Io questa estate ho fatto così, pedalando da Dobbiaco a Maribor, lungo la pista ciclabile della Drava, in mezzo a bellissime valli piene di mucche.
Maribor è una graziosa cittadina slovena che nel 2012 è stata insignita del titolo di capitale europea della cultura.
Camminando nel grande parco della città sono rimasta colpita dalla presenza di alcuni cartelli segnaletici, sparsi qui e là, che offrivano immagini del tutto inconsuete: ragazzi che si baciano, cani, anziani che si tengono per mano, bambini in corsa.
Inizialmente, ho pensato che l’amministrazione di Maribor avesse un dipartimento di arredo urbano all’avanguardia e molto spiritoso, poi ho capito che doveva esserci lo zampino di un artista.

Infatti, così era: quei cartelli erano il risultato di un'installazione realizzata dall'artista Petra Varl nell’ambito delle numerose manifestazioni e degli eventi che si sono tenuti nel corso dell'anno in cui la città è stata capitale della cultura.

Subito il modo di disegnare di Petra mi ha conquistato: così spontaneo, fluido, quasi orientale, una sorta di stenografia degli accadimenti quotidiani: un passante, una coppia che mangia il gelato, due amiche, una mamma con la carrozzina, una signora con gli occhiali da sole, due amanti abbracciati e così via. Un’ umanità varia colta in modo affettuoso e ironico nei momenti del gioco, dello svago, dell’amore.

Tornata a Milano sono andata a vedere il sito di Petra e ho scoperto la sua prolifica attività di artista e illustratrice. E mi sono resa conto che quei disegni tracciati con un segno nero piuttosto spesso, sopportano le dimensioni di una piccola cartolina fino a ingigantirsi su muri e pareti, dove mi pare che tutta questa gente disegnata ritorni a mescolarsi nel mondo da dove è venuta.
Consiglio a tutti di prendere una bicicletta, caricare le borse del necessario, scegliere una pista ciclabile e partire. Io questa estate ho fatto così, pedalando da Dobbiaco a Maribor, lungo la pista ciclabile della Drava, in mezzo a bellissime valli piene di mucche.
Maribor è una graziosa cittadina slovena che nel 2012 è stata insignita del titolo di capitale europea della cultura.
Camminando nel grande parco della città sono rimasta colpita dalla presenza di alcuni cartelli segnaletici, sparsi qui e là, che offrivano immagini del tutto inconsuete: ragazzi che si baciano, cani, anziani che si tengono per mano, bambini in corsa.
Inizialmente, ho pensato che l’amministrazione di Maribor avesse un dipartimento di arredo urbano all’avanguardia e molto spiritoso, poi ho capito che doveva esserci lo zampino di un artista.

Infatti, così era: quei cartelli erano il risultato di un'installazione realizzata dall'artista Petra Varl nell’ambito delle numerose manifestazioni e degli eventi che si sono tenuti nel corso dell'anno in cui la città è stata capitale della cultura.

Subito il modo di disegnare di Petra mi ha conquistato: così spontaneo, fluido, quasi orientale, una sorta di stenografia degli accadimenti quotidiani: un passante, una coppia che mangia il gelato, due amiche, una mamma con la carrozzina, una signora con gli occhiali da sole, due amanti abbracciati e così via. Un’ umanità varia colta in modo affettuoso e ironico nei momenti del gioco, dello svago, dell’amore.

Tornata a Milano sono andata a vedere il sito di Petra e ho scoperto la sua prolifica attività di artista e illustratrice. E mi sono resa conto che quei disegni tracciati con un segno nero piuttosto spesso, sopportano le dimensioni di una piccola cartolina fino a ingigantirsi su muri e pareti, dove mi pare che tutta questa gente disegnata ritorni a mescolarsi nel mondo da dove è venuta.
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Granddad in a Topolino and the rest of the Family,
exhibition Heimat/Domovina, MMMK, Klagenfurt, 2010.
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Nose to Nose, Metelkova parking lot, Ljubljana, 1994.
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I Always Get What I Wish For. Gallery MC, New York, 2012.
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