[di Monica Monachesi]
[Continua il report sulla FIL, la Fiera del Libro di Guadalajara, di Monica Monachesi, consulente artistico, curatrice del catalogo e coordinatrice di Le Immagini della Fantasia, Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede. La prima parte, qui.]
Una giornata intensa che si apre con una bella sorpresa.
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Per le strade di Guadalajara. |
Camminando verso la
FIL le strade sono silenziose. La domenica circolano solo bici e posso ascoltare meglio. Mi accorgo che i richiami degli uccelli sono molto diversi: se chiudo gli occhi mi pare di fare i miei passi in una foresta tropicale, davvero, che sensazione! E improvvisamente un colibrì mi passa davanti, lo guardo, e non faccio in tempo a fotografarlo. Poi mi dicono che vedere un colibrì qui non è cosa di cui stupirsi e che per attirarli nei pressi delle case di solito si offre acqua zuccherata.
Entro in Fiera. Sono pronta? Il pubblico sì, e ci sono molto giovani illustratori, alcuni editori, alcuni illustratori che si dedicano alla formazione, come
Gerardo Suzan,
Guillermo De Gante, professore alla UNAM, e
Enrique Torralba (che ringrazio per avermi scattato le foto). C’è anche Belen Freijeiro (editore
OQO) che parlerà anche lei a breve.
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Belen Freijeiro di OQO. |
Tutti rimangono colpiti dalle immagini di Sàrmede, della casa affrescata di
Stepan Zavrel, dal programma formativo che la Scuola offre, dai contenuti della Mostra. Questo pubblico è molto preparato e appassionato, molti di questi giovani hanno seguito anche il programma offerto dalla
FILIJ a Città del Messico.
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Presentando Sarmede. |
Concludo la presentazione e lascio lo spazio alla premiazione del II Catalogo Iberoamericano con il quale
Le immagini della fantasia ha collaborato:
Cecilia Rebora riceve da Nubia Macia (direttrice della
FIL) il suo premio: una illustrazione di
Jutta Bauer. Ci sono anche Abril Castillo (responsabile di
El Ilustradero) brillante e determinata, e Pablo Nuñez di
SM.
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Jutta Bauer e Cecilia Rebora. |
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Abril Castillo |
Nel pomeriggio, Sandra Lopez apre ufficialmente
Il Foro Internazionale di Illustrazione FILUSTRA. Si tratta di due giornate di laboratori (con Jutta Bauer e
Noemi Villamuza), conferenze e di incontri con editori e illustratori. Sandra Lopez e Angel Domingo (responsabili di
Pencil Ilustradores) hanno elaborato un programma stimolante e davvero intenso e variegato.
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Sandra Lopez. |
Rebecka Svensén (direttrice
ALMA) presenta
The Lost Thing, il cortometraggio di
Shaun Tan, mentre sullo schermo c’è un augurio speciale disegnato dall’illustratore per la
FIL.
Jutta Bauer apre il Foro raccontando quali sono i personaggi che hanno nutrito la sua fantasia e commenta un’immagine che li contiene tutti.
Le illustratrici Noemi Villamuza (Spagna),
Claudia Rueda (Colombia) e
Isabel Hojas (Cile) si confrontano sulle fasi dello sviluppo creativo di un’idea, accompagnate da Angel Domingo. Vengono proiettate moltissime immagini commentate in modo personale e quasi confidenziale dalle autrici, si parla di ordine e disordine, di silenzio e di musica, di tormento e di piacere, di conflitto e di quiete.
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Immagine di Jutta Bauer durante il suo intervento. |
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Gli eroi di Jutta Bauer. |
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Noemi Villamuza, Claudia Rueda, Angel Domingo e Isabel Hojas. |
Il giorno successivo si apre con la conferenza di
Anthony Browne (Gran Bretagna). Davvero ‘magistrale’ questa appassionata esposizione di contenuti ricchissimi che sono quelli di un illustratore che continuamente riflette sulla sua vita, sulle sue passioni e sui suoi sentimenti per creare storie e immagini nuove, il tutto ispirato da un gran rispetto per i lettori e per i bambini.
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Anthony Browne. |
Il dialogo come premessa essenziale della creazione impegna in una discussione filosofico-teologica
Daniel Goldin (editore) e gli illustratori messicani
Mauricio Gomez Morin,
Ixchel Estrada e
Carlos Palleiro. Si rimanda tra l’altro alle riflessioni di Shaun Tan che trovate
qui.
Arriva poi il momento dell’illustrazione digitale: Quetzal León (
SM Messico) modera l’incontro tra l’illustratore
Manuel Monroy e Elisa Castellanos, (editrice
CIDCLI) che mostra buoni e cattivi esempi di libri digitali. La conclusione è che che ogni nuovo mezzo espressivo è buono o cattivo a seconda dell’uso che ne facciamo, e Monroy curioso sperimentatore della tecnologia digitale conclude sorridendo con queste parole: “il libro puoi portarlo con te in un’isola deserta”.
FILUSTRA si conclude con Katsumi Komagata, con il suo design essenziale, con i suoi libri dove pieghe, fori e ritagli raccontano storie importanti. C’è un seme di carta che germoglia, un albero che nasce e rinasce tra le pieghe di un libro...
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Katsumi Komagata mostra Little tree. |
Che mondo meraviglioso quello dell’illustrazione! Non credo di essere riuscita a dare davvero l’idea della ricchezza di questi incontri. Ma mi sento di dire: non perdete mai l’occasione di ascoltare un professionista che si racconta.
(2. continua martedì, 31 gennaio)
1 commento:
Meraviglioso questo reportage. Adoro Katsumi Komagata, quello che ci insegna con la sua carta (e la sua poesia) è qualcosa di veramente unico.
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