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venerdì 22 maggio 2015

Lo sviluppo naturale delle forme

Fra i candidati italiani alla Biennale di Illustrazione di Bratislava (BIB), che si terrà dall’5 settembre al 25 ottobre 2015, IBBY Italia ha segnalato Antonio Marinoni per il libro Case stregate (testo di Massimo Scotti) e Simone Rea per L'uomo dei palloncini (testo di Giovanna Zoboli).
Naturalmente è una notizia molto bella, un riconoscimento al lavoro di due illustratori che in questi anni hanno lavorato in modo esemplare, con coerenza e rigore professionale, a tutti i progetti in cui sono e sono stati coinvolti, non solo quelli che hanno realizzato con noi, ovviamente.

Nell'autunno del 2011, alla Triennale di Milano, ricordo che a una mostra dedicata al designer Odoardo Fioravanti, nella presentazione al suo lavoro avevo letto una riflessione di Richard Sapper relativa all'eccesso di produzione di oggetti di design, dominati da una falsa idea di novità e originalità, i cui tempi sono quelli dettati dalla produzione industriale, che sopravanzano quelli della creazione, della comprensione e della funzione. E si concludeva con queste parole: “Sono personalmente un po' preoccupato per questo fenomeno che considero un pericolo per lo sviluppo naturale delle forme, molto più lento, molto più lungo, molto più profondo…”.

Quattro dettagli del minuzioso lavoro di Antonio Marinoni per Case stregate.

Impossibile non allargare il raggio di questo pensiero ad altri ambiti professionali, fra i quali sicuramente c'è quello dell'illustrazione. Da questo punto di vista, a nostro avviso, il lavoro di Antonio e Simone sono emblematici. I libri per cui oggi sono stati selezionati, entrambi, hanno avuto tempi lunghi di progettazione, sviluppo e realizzazione. Tempi che potrebbero apparire eccessivi, ma che sono stati quelli necessari a che i libri arrivassero a quella forma definitiva. Il tempo è una componente decisiva per il lavoro progettuale e creativo, e va rispettato, perché come nota Sapper, le idee e le forme hanno tempi di sviluppo lunghi e profondi. L'illustrazione è un linguaggio, una tecnica narrativa, complessa, articolata. Ogni nuovo progetto editoriale a cui si applica ha tempi propri che vanno rispettati e che sono organici alla produzione di un risultato convincente.



Il lavoro di Antonio Marinoni per Case stregate, che passa in rassegna, attraverso la storia dei luoghi e delle case infestati da fantasmi, la storia dell'architettura e dei suoi stili, dall'antichità ai giorni nostri, ha richiesto un lavoro di documentazione lungo, impegnativo e approfondito. La quantità di riferimenti presenti nel testo di Massimo Scotti, studioso di letteratura comparata, ricchissimo di atmosfere e suggestioni storiche, artistiche e letterarie, ha trovato nelle illustrazioni di Antonio Marinoni un racconto visivo in grado di amplificarne la forza, la bellezza e la qualità.

Dallo sketckbook di Simone Rea, lavori preparatori per L'uomo dei Palloncini


Ne L'uomo dei palloncini, Simone Rea dovendo affrontare un testo completamente diverso da quello del libro precedente, le Favole di Esopo, si è trovato a di fronte alla necessità di cambiare completamente registro e tonalità narrativa. La ricerca di uno stile e di una tecnica nuovi, il distacco radicale dalla strada intrapresa con grande successo nel libro precedente, il lavoro sulla caratterizzazione delle figure umane, in particolare dei bambini, per un testo oggettivamente difficile da illustrare, perché astratto, lento, sintetico, ha richiesto un lavoro intenso e rigoroso di codificazione linguistica.



A volte l'editore scalpita, nell'attesa di un libro. Anche a noi capita, quando i tempi si allungano (e a Simone abbiamo dato il tormento); cerchiamo però, sempre, di evitare di forzare lo sviluppo naturale, organico, necessario che connota ogni progetto, mai stabilendo astrattamente tempi di consegna e termini che il più delle volte non rispettano la complessità dei compiti e la difficoltà oggettiva degli obiettivi che si affidano agli autori.
Se questa idea la abbiamo sempre avuta chiara, la vicinanza con il lavoro di chi illustra e scrive per noi, ci ha fornito continuamente testimonianze della sua importanza e verità, sulla base dei risultati, davvero emozionanti, raggiunti.



Per questo, oggi, la selezione alla Biennale di Bratislava di Simone e Antonio ci fa particolarmente felici, al di là dell'orgoglio personale, perché sembra indicare un'idea di libro, di progetto editoriale, di rispetto per il lavoro autoriale che, oggi più che mai, in un panorama editoriale che si dibatte fra modelli imprenditoriali desueti, improntati alla logica cieca del presidio degli scaffali delle librerie, afferma la necessità di cambiare insieme ai libri, il modo di farli.


martedì 6 settembre 2011

Ossa rotte, medaglie e lamentazioni

Certo, Giovanna batte tutti, con ben quattro fratture in un colpo solo. Ma l’estate non è stata solo foriera di apparecchi gessati, tutori regolabili e fili di k. Qualche esempio:

1) «Refined forms and a beautiful use of color for these Aesop’s fables. Balance and elegant compositions dominate the pages renewing a classic work.» Con questa motivazione a Simone Rea e al suo Favole di Esopo è stata assegnata una delle BIB Plaque conferite quest’anno alla Biennale di illustrazione di Bratislava, lo scorso 29 agosto.


2) All'inizio di agosto, Alicia Baladan, con le illustrazioni di Una storia Guaranì ha ottenuto una menzione speciale al Certamen 2011: Premio a la ilustración latinoamericana - UP “Las mejores ilustraciones latinoamericanas 2010” della Universidad de Palermo, a Buenos Aires.


3) Sempre all'inizio di agosto, Velluto di Silvana D’Angelo e Antonio Marinoni, o meglio, la sua edizione tedesca Der Duft der Dinge, pubblicato da Gerstenberg Verlag è stato inserito dalla rivista Focus e da Deutschland Rundfunk fra i “7 Besten”: i sette migliori libri per giovani lettori.



4) All'inizio di luglio, poi, mi è giunta la notizia che, con decreto del ministro della cultura Frédéric Mitterrand, sono stato nominato Chevalier dans l’ordre des arts et des lettres.
Sono sicuro di non essere stato io a meritare una così alta onorificenza della Repubblica Francese, che viene concessa a «les personnes qui se sont distinguées par leur création dans le domaine artistique ou littéraire ou par la contribution qu’elles ont apportée au rayonnement des arts et des lettres en France et dans le monde.»  Penso che l’abbiano data a me, non potendola assegnare, per statuto, a un’entità immateriale come i Topipittori.

Come dite? Libri, autori ed editori italiani ottengono all’estero più riconoscimenti di quanti ne abbiano nel loro paese? Non è così strano: più che un nemo propheta è una delle conseguenze più gradevoli della globalizzazione.
Certamente ci farebbe piacere se di queste e di tutte le altre notizie che documentano i successi di un settore vivace, e ormai sotto i riflettori in tutto il mondo, si desse maggior seguito sulla stampa, nei media specializzati, nei portali di informazione sull’editoria per ragazzi, nelle istituzioni nazionali e in quelle di settore.
Gli specializzati fanno un ottimo lavoro, ma sono ancora legati a un’immagine vecchiotta e provinciale dell’editoria per ragazzi italiana che, invece, ormai  non è più un fenomeno esclusivamente locale. Negli ultimi dieci anni, autori, illustratori, libri ed editori italiani hanno conquistato una posizione di rilievo nel panorama europeo. Questo richiederebbe un cambio di prospettiva.
I media generalisti e le istituzioni, invece, sono completamente latitanti. A sottolineare la differenza fra la Repubblica Italiana e i paesi nei quali la letteratura per ragazzi e l’illustrazione hanno ben altro seguito da parte delle istituzioni (giacché quello del pubblico ci viene continuamente confermato dalla crescita dello specifico segmento di mercato, unico nel panorama dell'editoria nazionale), faccio presente che l’Ambasciata del Portogallo a Tokyo ha segnalato nel proprio sito, con tutto l’orgoglio che la cosa merita, la presenza di un illustratore portoghese (Bernardo Carvalho di Planeta Tangerina) in una mostra al museo Itabashi (vedi qui). Per la cronaca, a quella mostra gli illustratori italiani erano 14: la rappresentanza nazionale più forte, dopo quella giapponese. Di questo l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, l’Istituto Italiano di Cultura e le altre istituzioni nostrane non hanno avuto tempo di occuparsi.

lunedì 16 maggio 2011

Stop the presses! Breaking news!

Marcella Terrusi ci ha or ora informato che Ibby Italia ha deciso di candidare, fra gli altri, Simone Rea e il suo/nostro Favole di Esopo a rappresentare l’Italia alla BIB, Biennale di Illustrazione di Bratislava.
Ricordiamo che Ibby Italia fra le proprie importanti funzioni ha anche quella di segnalare nei contesti internazionali le eccellenze espresse dagli artisti del libro e dall’editoria per ragazzi italiana.

Queste sono le immagini che Simone ha scelto per la mostra.