Qualche giorno fa ci siamo trovati a chiacchierare con Giusi Quarenghi di tante cose. Fra queste, di un libro di cui abbiamo condiviso la lettura e che ci è parso bello, interessante e importante. L’autrice è Marianella Sclavi, il titolo Arte di ascoltare e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte, edito da Bruno Mondadori nel 2003.
Il saggio parla di una tema cruciale: quello dell’ascolto e della capacità di ascoltare e fissa l’attenzione sul modo in cui gli esseri umani entrano in relazione con le cose, le situazioni e con gli altri. In particolare, la Sclavi si concentra sulle modalità di relazione fra individui di culture diverse e si rivolge a tutti coloro che per le ragioni più varie, di studio, professionali o personali, hanno a che vedere con gli altri. Fra questi, per esempio, gli insegnanti. Infatti, di insegnanti e genitori e ragazzi e bambini si parla spesso nel libro e in modo illuminante. Arte di ascoltare fra l’altro ha il vantaggio di essere una lettura appassionante e divertente, veramente capace di orientare il pensiero secondo prospettive nuove. Insomma, lo consigliamo caldamente. Le sette regole dell’arte di ascoltare che la Sclavi suggerisce e che si trovano riportate in quarta di copertina, bisognerebbe segnarsele e portarsele in tasca. Primo punto: Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
Il saggio parla di una tema cruciale: quello dell’ascolto e della capacità di ascoltare e fissa l’attenzione sul modo in cui gli esseri umani entrano in relazione con le cose, le situazioni e con gli altri. In particolare, la Sclavi si concentra sulle modalità di relazione fra individui di culture diverse e si rivolge a tutti coloro che per le ragioni più varie, di studio, professionali o personali, hanno a che vedere con gli altri. Fra questi, per esempio, gli insegnanti. Infatti, di insegnanti e genitori e ragazzi e bambini si parla spesso nel libro e in modo illuminante. Arte di ascoltare fra l’altro ha il vantaggio di essere una lettura appassionante e divertente, veramente capace di orientare il pensiero secondo prospettive nuove. Insomma, lo consigliamo caldamente. Le sette regole dell’arte di ascoltare che la Sclavi suggerisce e che si trovano riportate in quarta di copertina, bisognerebbe segnarsele e portarsele in tasca. Primo punto: Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
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