Evidentemente, abbiamo un genio onomastico oscuro. Infatti, ci chiedono sempre: «Da dove viene Topipittori?» E, da quando c'è la collana di narrativa, non sono pochi ad averci chiesto: «Perché “Gli anni in tasca”?»
La risposta è complessa, ma le tracce di questa scelta possono essere seguite fino a qui:
È il discorso che il maestro Richet tiene ai suoi allievi, una quinta elementare, l'ultimo giorno di scuola. È l'ultima scena del film di François Truffaut Gli anni in tasca [L'argent de poche nell'edizione originale francese].
Il film intero ve lo potete godere in DVD alla modica cifra di nove euro e novantanove centesimi. Soldi spesi bene.
3 commenti:
Un bel discorso. Utile ai bambini, ma anche ai genitori. Mi procurerò il film. Grazie per averlo segnalato.
"Gli anni in tasca" sembra un titolo molto poetico e indovinato per una collana che verte su infanzie raccontate. Le tasche dei bambini racchiudono piccoli oggetti che spesso, ai loro occhi, rappresntano molto, dei veri 'tesori'.
La cosa più bella è che il professore parli ai suoi alunni come a persone grandi. Credo che una comunicazione trasparente ed emotiva sia lo stimolo più importante per crescere forti e sereni.
grazie a voi di ricordarmi questo splendido film complimenti per le vostre segnalazioni preziose.
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