venerdì 30 settembre 2011

Sitting on the dock of the bay


Da quattro anni, a San Francisco, all’inizio di ottobre si tiene una mostra mercato di libri per ragazzi italiani: la Festa del libro. L’iniziativa è opera di Elisabetta Ponti, una grafica italiana che vive a San Rafael, animatrice di Marin Italians – un’associazione di italiani residenti nella Marin County – e di un attivo gruppo di genitori italiani. A giorni, inaugurerà la quarta edizione della manifestazione. Abbiamo colto l’occasione per fare qualche domanda a Elisabetta.

Come ti è venuta l’idea di una mostra mercato del libro per ragazzi italiani a San Francisco?
L’idea è partita proprio dopo aver conosciuto i vostri libri. Ho sempre comprato e collezionato libri per bambini, prima ancora di avere figli. Poi, con la nascita di Luca, il primo dei tre, mi sono scatenata. Durante una vacanza in Italia avevo scovato in libreria  Filastrocca acqua e sapone per bambini coi piedi sporchi, di Giovanna Zoboli e Maja Celija, e Filastrocca ventosa per bambini col fiato corto, sempre di Giovanna, ma con le illustrazioni di Simona Mulazzani. Luca e io li leggevamo tutte le sere prima di andare a nanna. Al punto che li ho imparati a memoria
L’idea della Fiera, è nata da qui. Anche perché, come me, molti genitori del gruppo Marin Italians, con cui organizzavo incontri-gioco per bambini, si lamentavano della difficoltà di reperire buoni libri per bambini in italiano. E se si vuole mantenere un contatto con la madrepatria, è importante che i figli imparino la lingua.
I banchi della prima edizione della Fiera del Libro,
alla libreria Book Passage
Come hai fatto a organizzare la prima fiera?
Con molta incoscienza. Ho contattato una libreria locale, Book Passage, e, ottenuta la loro collaborazione, ho semplicemente inviato messaggi di posta elettronica ad alcune case editrici italiane: quelle che pubblicavano i libri che mi piacevano di più. Devo dire che le uniche ad avermi risposto tempestivamente e con entusiasmo sono state Zoolibri e voi. Confesso che è stato un po’ frustrante. Poi sono venuta in vacanza in Italia e, dopo il nostro primo incontro a Milano, anche grazie al vostro aiuto, ho incontrato Patrizia Monti di Carthusia e Francesca Archinto di Babalibri, trovando altro entusiasmo e desiderio di collaborazione.

Una lettura per bambini e genitori
Una partenza in minore, dunque.
Infatti. Alla prima edizione della Festa del Libro, nel 2008, erano presenti solo quattro case editrici. Ma nonostante l’esiguità dell’offerta, nel corso di un solo week end riuscimmo a vendere 400 libri! Il successo della prima edizione mi ha rassicurato. E con i dati di vendita si sono aperte le porte anche delle case editrici inizialmente “tiepide” rispetto all’iniziativa. Oggi, collaboriamo con una quindicina di case editrici e nell'ultima edizione abbiamo raddoppiato i volumi di vendita.



Questa tua iniziativa ha avuto riscontri a livello istituzionale?
Fin dalla seconda edizione ho provato a contattare l'Istituto Italiano di Cultura, senza ottenere segnali di interesse. Quest'anno, con l’inizio della collaborazione con il Museo Italo Americano, spero di portare in futuro la Festa a un altro livello: più culturale e meno commerciale. Quindi non solo vendita di libri e qualche lettura animata, ma anche eventi dedicati ai libri per bambini e alla cultura italiana: magari con un mostra dedicata o qualche incontro con editori/scrittori. Certo: un po’ più di aiuto da parte delle istituzioni sarebbe gradito. Ma ormai ci siamo abituati a fare tutto da soli.

Elisabetta Ponti, a sinistra, con Valérie Auberger, che ha collaborato
all'organizzazione delle Feste del Libro
Se vi trovate a passare da San Francisco fra l’1 e il 3 ottobre, passate a dare un’occhiata. Altrimenti, diventate amici della Festa del Libro su facebook.

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