mercoledì 18 gennaio 2012

Visitando la FIL, a Guadalajara. I parte.

[di Monica Monachesi]

[Guadalajara è una delle più importanti fiere del libro e dunque anche di libri per ragazzi. Noi non ci siamo andati. Però, abbiamo chiesto di raccontarcela a una reporter d'eccezione: Monica Monachesi, consulente artistico, curatrice del catalogo e coordinatrice di Le Immagini della Fantasia, Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede. Da oggi, e per tre settimane, Monica ci racconterà cose viste, persone incontrate, libri adocchiati, novità e riflessioni.]

Partenza!
C’è un appuntamento molto importante per il mondo del libro che si svolge ogni anno a Guadalajara, in Messico: è la FIL ovvero la Fiera Internazionale del Libro. Nel 2011, si è svolta dal 16 novembre al 4 dicembre, appena dopo la FILJI di Città del Messico (con una mostra personale di Svjetlan Junakovic e corsi di illustrazione diretti da lui e da Manuel Monroy) e quasi in contemporanea con il Salon du Livre di Montreuil. A Montreuil, non sono potuta andare e ho letto molto volentieri i reportage apparsi su Le figure dei libri. Da parte mia, ecco il mio contributo: vi racconto i momenti più interessanti dei miei cinque giorni a Guadalajara.

A Guadalajara, camminando verso la fiera.
Le immagini della fantasia è stata invitata dalla FIL a partecipare alla Giuria del II catalogo Iberoamericano de los ilustradores (realizzato da FIL, Fondazione SM e El ilustradero), e a presentare la Mostra e le sue attività di formazione al Salon de los ilustradores durante la fiera.
Un’occasione da non perdere e un gran lavoro di preparazione che ci ha colti mentre eravamo immersi nei preparativi per l’inaugurazione della nostra 29ma edizione. Però ce l’abbiamo fatta e il 25 novembre sono partita da Bologna per Parigi.

Guadalajara, avenida de las Rosas.
Arrivata Parigi cerco il mio volo per Città del Messico e ci vuole davvero il fisico. Regola fondamentale: viaggiare comodi e leggeri. Una volta sull’aereo tutto bene: tempo per leggere e pensare. Guardo anche molti episodi di Sam Sam di Serge Bloch: bellissimi!
Arrivata a Città del Messico, code interminabili e controlli doganali: perdo la coincidenza per Guadalajara e mi preoccupo perché arrivando in orario avrei trovato chi mi avrebbe portata all’hotel, ma ora non so. Ma ecco i primi angeli custodi, anche loro in partenza per Guadalajara: Pencil! Ovvero Sandra Lopez e Angel Domingo. Vanno anche loro in FIL come organizzatori di Filustra, le due giornate di FIL dedicate all’illustrazione con conferenze e workshop condotti da Noemi Villamuza, anche lei lì, insieme a tutti noi. Potevo trovare di meglio per entrare nel vivo della FIL?

Attenti ad attraversare!
La mattina seguente in albergo, mi trovo in mezzo a tantissimi bibliotecari, soprattutto americani, lì per visitare la Fiera. Dopo colazione, mi dirigo a piedi verso la fiera. Grandi vie trafficatissime. Mi sembra di vedere degli omini blu, mi avvicino e scopro una forma particolare di pubblicità.

Pubblicità per la strada
L’avenida de las Rosas, invece, è piena di alberi e un po’ più tranquilla e conduce dritta dritta in fiera. I pedoni devono stare molto attenti, non sempre ci sono semafori. 10 minuti circa e sono arrivata.
Eccomi all’ingresso della FIL. Fondata 25 anni fa dall’Università di Guadalajara, è un appuntamento attessissimo per un pubblico non solo professionale; la Fiera è un festival della letteratura, il più grande del continente, aperto a tutti, con tanto di FIL niños che offre attività destinate proprio ai bambini. Alcuni numeri: 1.935 editori di 43 Paesi e oltre 700 autori presenti, oltre 660.000 i visitatori.

Finalmente in Fiera.
Mi aspetta un’altra accoglienza decisamente al di sopra delle mie aspettative: cerco l’ufficio di Veronica Mendoza (Exhibitors and Professionals Manager), dove mi accolgono con un caffè che bevo accanto a una gentilissima Elisabeth Lortic (editrice Les trois ourses) e a Katsumi Komagata! Elisabeth mi mette in mano il pieghevole realizzato dalla Mostra appositamente per la FIL.

Insieme a Veronica Mendoza, Katsumi Komagata, Elisabeth Lortic.
Che inizio! Caricatissima, mi appresto a visitare la Fiera, ma mi ancora aspetta un incontro speciale: abbraccio anche Gita Wolf (editrice di Tara Books) con cui abbiamo collaborato intensamente per la nostra 29ma edizione, dedicata alle Terre d’India.
Lascio il Business Center e mi avventuro tra gli stand: ci sono moltissimi giovani, molti passeggini, molte mamme e papà con bambini oltre che visitatori professionali.

Visitando la Fiera.
Per prima cosa, cerco la Mostra del II Concorso Iberoamericano. Come giurato, ho analizzato il lavoro dei 73 partecipanti, ma su computer, da lontano. Ora finalmente posso vedere gli originali dei 30 illustratori selezionati e incontrarne alcuni di persona. Conoscevo già Gerardo Suzan, Beatriz Martin e Enrique Torralba, per la loro partecipazione a Le immagini della fantasia, ma gli altri in gran parte sono stati per me delle scoperte, compresa la vincitrice Cecilia Rebora.
Potete sfogliare qui il catalogo. E qui trovate altre informazioni.

Mostra del II Concorso Iberoamericano.
Mostra del II Concorso Iberoamericano, Cecilia Rebora.

La giuria del Concorso era formata da Adriana Ruano (FIL) Abril Castillo (El Ilustradero), Pablo Nuñez (SM Spagna) e Segundo Perez (SM Messico). La curiosità di conoscere i miei compagni in quest’impresa mi porta verso lo stand di SM, dove trovo Quetzal Leon e Segundo Pérez.

Un angolo tranquillo dello stand SM.
Quetzal Leon e Segundo Pérez.
Che bello incontrarsi: che accoglienza! Una bella chiacchierata con cataloghi e libri in mano per conoscerci meglio e poi si parte per pranzare insieme. Arriviamo in taxi a Tacos Providencia, un posto piuttosto popolare, con una lunga fila di gente che aspetta. Nell’attesa sono attratta da una scritta: Nieve de Garraffa. Segundo mi offre subito l’assaggio. Si tratta di una granita finissima, come neve appunto, di vari gusti. Io ho assaggiato quella alla noce: ottima!

Street food!
Poi ci sediamo a mangiare tacos che uno stuolo di cuochi prepara senza sosta. Sono tutti preoccupati per il piccante, ma a me piace assaggiare. I tacos con carne e varie salse e verdure sono ottimi. Non mi chiedete di dirvi i nomi dei cibi perché non me li ricordo. Ma il pranzetto me lo ricorderò, per l’allegria soprattutto.

I cuochi di Tacos Providencia al lavoro.
Si torna in FIL e continuo la visita, mi soffermo nell’area della nazione ospite: la Germania.
L’allestimento si fa notare: grandi alberi bianchi e arredo essenziale. Jutta Bauer è l’ospite di spicco per l’illustrazione, nel programma anche di Filustra.

Area della Germania, nazione ospite.
Mostra degli illustratori tedeschi.

Una visita è d'obbligo anche allo stand di Fondo de Cultura Economica: tra le molte cose interessanti, ecco un libro illustrato da Manuel Monroy che avrei voluto inserire nella 29ma edizione di Le immagini della fantasia. Appassionante anche l’area dedicata a Antony Browne, con un bellissimo catalogo che FCE ha tradotto in spagnolo e che ovviamente mi sono portata a casa (1, continua).

Allo stand del Fondo de Cultura Economica.
Il libro di Manuel Monroy.
Sezione dello stand dedicata a Anthony Browne.
Continuando a girovagare, scopro una piccola meraviglia: Migrar, illustrato da Javier Martínez Pedro, scritto da José Manuel Mateo, ed edito da un piccolo editore, Edizioni Tecolote.
Su una lunga fisarmonica di papel amate (carta dell’antica antica tradizione olmeca), scorre la drammatica storia di un bambino che dal Messico migra a Los Angeles, simile a quella di migliaia di bambini che ogni anno varcano o cercano di varcare la frontiera. Per saperne di più, qui.

Javier Martínez Pedro, José Manuel Mateo, Migrar, Edizioni Tecolote.
Javier Martínez Pedro, José Manuel Mateo, Migrar, Edizioni Tecolote.
(1. continua mercoledì 25 gennaio)

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