giovedì 19 gennaio 2012

Il significato fondamentale della fratellanza


Recentemente, ci è stato domandato più volte, da persone diverse, se avessimo libri bilingui in catalogo. La risposta è no. Non abbiamo una ragione particolare per non averlo fatto. Semplicemente, non è ancora accaduto.
Ma ci avevamo seriamente pensato. Come avevamo già accennato in questo post, in passato avevamo tentato di ripubblicare i libri di Antonio Frasconi, ma la trattativa con il suo agente non è andata a buon fine. Il libro al quale avevamo pensato, come primo esperimento, era See and Say – Guarda e parla – Regarde et Parle – Mira ey Habla, a Picture Book in Four Languages, pubblicato nel 1955 da Harcourt, Brace & World.

Frasconi un incisore xilografico di straordinario talento, animato da un forte impegno politico e sociale, ha cominciato a pensare ai libri per ragazzi nel 1952, con la nascita di suo figlio Pablo. A partire da quell’anno, creò una serie di libri a fisarmonica, in copia unica, per presentare a suo figlio il mondo naturale attraverso una sequenza di immagini fra loro collegate, che potessero essere osservate una per una o aperte completamente a formare un panorama. Conosciamo due di questi titoli, grazie al catalogo The Books of Antonio Frasconi, pubblicato dal Neuberger Museum of Art di Purchase (NY), nel 1992, in occasione di una mostra: Plants, Ants and Other Insects del 1953; e A Book of Animals and Insects del 1954.

Antonio Frasconi: Plant, Ants and Other Insects, 1954 (da The Books of AF)
Da questo suo progetto personale scaturirono poi due linee evolutive. Una avrebbe portato a due libri a fisarmonica pubblicati e stampati:  Kaleidoscope in Woodcuts (del quale Valentina Colombo ha scritto qui) e A Day in Monterey (che cerchiamo, cerchiamo... e un giorno troveremo). L’altra avrebbe preso le mosse dalla richiesta che Margaret McElderry, uno degli editor di Harcourt Brace and Company fece a Frasconi: sottoporre alla sua casa editrice progetti di libri per bambini. Il primo proposto fu, appunto, See and Say.


Antonio Frasconi, nato a Buenos Aires da genitori italiani, cresciuto a Montevideo, e poi trasferitosi a New York nel 1945, parlava tre lingue. I suoi figli, invece, erano nati e sarebbero cresciuti in un paese nel quale la conoscenza delle lingue straniere era l'eccezione, non la regola e la consapevolezza dell'esistenza di un mondo vasto e variegato al di là dei confini nazionali piuttosto vaga. Secondo lo stesso Frasconi: «Questo non è un libro per imparare le lingue. È un libro per imparare il significato fondamentale della fratellanza.»


Le pagine di See and Say sono popolate di immagini a colori brillanti di cose che interessano ai bambini, come una barca, una farfalla o una torta di compleanno. La parola che descrive ciascun oggetto è riportata in quattro lingue, a ognuna delle quali è attribuito un colore: nero per l’inglese, blu per l’italiano, rosso per il francese e verde per lo spagnolo.
Le illustrazioni sono un monumento al potente immaginario, all’entusiasmo creativo, alla tecnica incisoria e di stampa, all’uso del colore e al senso della composizione di Frasconi.


Chiunque abbia pratica, diretta o indiretta dell'incisione xilografica e della sua stampa, sa quanto questo processo sia laborioso. Il risultato di questo libro è, al contrario, lieve e vibrante. E la stampa litografica dell'edizione, a quattro colori pantone, condotta sotto la supervisione dello stesso Frasconi, riesce a non perdere la potenza e l'incisività dello strumento originale
Nel catalogo della mostra Myth, Magic, and Mistery. One Hundred Years of American Children's Book Illustration (Chrysler Museum of Art, Norfolk, Virginia, 1996), abbiamo anche trovato la riproduzione di una xilografia originale, che vi proponiamo qui sotto.


Per tutte le immagini: © Antonio Frasconi. Le immagini riprodotte sono di pagine di sinistra affiancate casualmente: dato che la legatura da biblioteca, con cucitura a filza, del nostro esemplare è molto stretta, non ci è stato possibile fotografare né le doppie pagine aperte né le pagine di destra.

1 commento:

K ha detto...

che Meraviglia!