mercoledì 6 giugno 2012

Leggere l'illustrazione/ 1: i nostri antenati

Anna Castagnoli, ne Le figure dei libri, da qualche tempo sta attingendo a fonti misteriose per mostrarci alcuni piccoli gioielli della preistoria dell'illustrazione per ragazzi. Abbiamo così letto avant'ieri di The World Turned Upside Down (1829) e qualche tempo fa di Death and Burial of Poor Cock Robin del 1865 e di un rarissimo Cries of London del 1821.  Scavando ancora un po' nella sua miniera, si trovano altre immagini di altre edizioni del Death and Burial of Cock Robin.

Gesta Romanorum [...] encouraging virtue an the love of God (1720 circa)

Le vicende legate all'illustrazione e ai primi libri concepiti espressamente per un pubblico giovanile sono piuttosto oscure, soprattutto per la rarità del materiale. I libri che finivano (e finiscono) in mano ai ragazzi sono in genere destinati a una fine precoce: scarabocchiati, consunti, strappati, distrutti. Trovare qualcosa di sfogliabile, nel mercato antiquario, richiede pazienza immensa e risorse finanziarie corrispondenti.

Eleanor Mure, "The stoy of the three bears", manoscritto
autografo con illustrazioni dell'autrice, 1831

Quindi solo la letteratura bibliografica e le risorse in rete possono aiutare chi volesse ragionevolmente affrontare il tema e approfondire la conoscenza degli antenati degli attuali picture book. Ma anche in questo caso, il ricorso alla biblioteca è spesso fondamentale, perché il materiale bibliografico è spesso raro e costoso. Proponiamo qui alcuni interessanti titoli di consultazione.
William Makepeace Thackeray, "The Rose and the King",
manoscritto autografo con illustrazioni dell'autore (1853-55)
Kirkor Gumuchian (1886-1949) era un libraio antiquario parigino che, nel 1936 ha pubblicato un catalogo in due volumi della sua collezione di più di seimila libri, poi acquistata in blocco da un collezionista americano, tale George Alexander Ball. L'edizione originale del catalogo è irraggiungibile (ne ho vista una sola copia negli ultimi dieci anni), ma esistono svariate ristampe anastatiche, utilissime per lo studio (la nostra è quella pubblicata da The Holland Press nel 1979 in 600 copie numerate). Il primo volume di Les Livres de l'Enfance du XV° au XIX° Siècle è un repertorio bibliografico della collezione, con descrizione sintetica e indicazione del prezzo di vendita, ma il secondo è un ricchissimo catalogo di immagini alle quali attingere per  studio e ispirazione.

Nel 1958, Judith St. John ha pubblicato The Osborne Collection of Early Chldren's Books, 1566-1910 (Toronto Public Library), catalogando circa 2000 libri, donati da Edgard Osborne alla Toronto Public Library. La collezione ora è cresciuta a più di 80 000 libri antichi e rari ed è possibile leggerne qui. Inoltre, sul loro sito è possibile visitare alcune interessanti mostre virtuali dedicate a diversi aspetti del libro per ragazzi, come questa, dedicata ai libri mobili, e questa, dedicata alle fiabe.
Il volume (il nostro esemplare è autografato dall'autrice) raccoglie il materiale in ordine alfabetico, con sintetiche descrizioni bibliografiche e un eccellente apparato di indici, oltre a svariate illustrazioni nel testo e una ventina di tavole fuori testo a colori.

Nel 1975, la Morgan Library di New York ha organizzato una meravigliosa mostra: Early Children's Books and Their Illustrators (The Pierpont Morgan Library - Oxford University Press, stampato in tipografia da Stinehour Press e con illustrazioni a colori stampate da Meridien Gravure). Il catalogo della mostra è uno dei repertori di immagini più interessanti sull'argomento e contiene una catalogazione molto approfondita dei duecento venticinque libri in mostra, organizzati per soggetto. Molto interessante il saggio introduttivo di J. H. Plumb, sulla nascita del libro per ragazzi nell'Inghilterra del Settecento.


Infine, l'elegantissimo volume Early American Chldren's Books, di A. S. W. Rosenbach, pubblicato in 673 copie nel 1933 dalla Southworth Press di Portland, raccoglie la catalogazione di una straordinaria collezione di libri americani stampati fra il 1682 e il 1863, con uno scarno ma ben riprodotto apparato iconografico. The Rosenbach Museum and Library, fra le altre cose, ospita anche la Maurice Sendak Collection, la più grande collezione di illustrazioni e manoscritti originali di Sendak, ricca di più di diecimila pezzi, dagli schizzi preliminari alle prove di stampa.
Un'ottima risorsa in rete, per chi volesse cominciare ad affrontare l'argomento, è Picturing Childhood: un progetto della biblioteca della UCLA che raccoglie notizie propedeutiche e materiale iconografico dalle collezioni della biblioteca.

"Old Mother Hubbard and her Dog", Londra, circa 1830.

E se siete interessati a qualcosa di più accessibile e prossimo a noi e alla nostra esperienza, non dimenticate di rileggere questo articolo di Giovanna Zoboli, pubblicato nel blog la scorsa settimana.

Un precursore di Edward Lear:
Richard Scrafton Sharpe,
"Anecdotes and Adventures of Fifteen Gentlemen",
Londra, 1823.
A chi rivolgersi:
- per le bibliografie
Oak Knoll
Frits Knuf
Librairie Gaspa
Cicero Presse
- per i libri
Antiquariat Hans Lindner 
Aleph-Bet Books
Oltre, naturalmente, alle case d'asta a eBay e ad AbeBooks. Ma, come diceva il sergente di Hill Street Blues al termine del roll call. «Let's be careful out there!»

Oh, dimenticavo: per scoprire se c'è una biblioteca non troppo lontana che ha i libri segnalati (e qualsiasi libro, in generale, c'è questo utilissimo strumento online.

8 commenti:

FogliVolanti ha detto...

mitico zio OPAC!

giorgia

Topipittori ha detto...

Giorgia, non immaginavo che OPAC fosse tuo zio. Andrà a finire che scoprirò che Gallica è tua cugina

Laura Ottina ha detto...

Molto interessante! Nel caso non vi sia familiare, segnalo anche l'ottimo archivio online della Baldwin collection presso http://www.childrenslibrary.org/

Laura Ottina ha detto...

scusate, questo link è migliore: http://www.childrenslibrary.org/icdl/Collections?ilang=English

Topipittori ha detto...

Laura: grazie per il link. Conosco il progetto ma non ho mai frequentato il sito. Comincerò adesso.

Sabrina ha detto...

Articolo molto interessante! :)

Ana R. ha detto...

Da quale libro proviene la prima immagine (Gesta Romanorum [...] encouraging virtue an the love of God)? Esiste qualche link con il riferimento a chi l'ha disegnato e magari con delle altre pagine da questo libro?

Topipittori ha detto...

@ Ana R.:
B.P. - Gesta Romanorum: or, Fifty Eight Histories originally (as 'tis said) collected from the roma records. With applications or morals for the suppressing vice, encoraging virtue and the love of God - London: G. Conyers [circa 1720].
Il testo è comparso originariamente nel dodicesimo secolo. Si tratta di un testo popolare, dal quale hanno tratto ispirazione, per le loro trame, sia Chaucher sia Shakespeare (Il mercante di Venezia e Re Lear) e del quale esistono svariate compilazioni posteriori in latino, francese, olandese, inglese.
La prima edizione a stampa di data certa è del 1481 (Gouda, Olanda -copia della Morgan Library).
Non ci sono indicazioni sull'autore delle tre xilografie che ornano il testo. Indubbiamente, però, si tratta di un lavoro largamente ispirato alle incisioni xilografiche di area franco-tedesca del quindicesimo secolo