lunedì 31 dicembre 2012

Devi pensare anche questo

L'edizione Querido di Lettere dal bosco.
Nelle foreste e nei boschi, l'anno nuovo scocca senza clamori, nel buio e nel silenzio fra i tintinnii dei rami nudi, lo sciacquio dell'acqua e i fruscii degli animali, d'inverno ancora più furtivi. Mi sono sempre chiesta cosa pensino gli animali, ascoltando i rumori lontani delle città impazzite, a capodanno. Toon Tellegen, che ho il sospetto sia una sorta di Re Salomone, in questo breve racconto, tratto da Lettere dal bosco (edizioni Donzelli; ne abbiamo già parlato qui), illumina uno scorcio delle vita segreta della Natura, preclusa a noi esseri umani. Un giorno gli scienziati (e Toon Tellegen, fra parentesi, è medico), scopriranno che gli animali davvero si trovano sul finire dell'anno a dialogare come filosofi. E noi stupiremo, estasiati, da perfetti imbecilli che siamo. 
Vi auguriamo un sereno 2013. Grazie per l'attenzione che ci rivolgete ogni giorno. Ci ritroviamo il 7 gennaio.


In una cupa giornata verso la fine dell'anno, gli animali si riunirono nella radura in mezzo al bosco.
Quando tutti ebbero detto qualcosa, il coleottero si schiarì la voce e chiese: «Chi di noi è mai morto?».
Il vento soffiava tra gli alberi, il sole era pallido e tutti tacevano.
«Nessuno?», chiese il coleottero.
La salamandra si alzò e chiese: «Proprio morto? Non solo la coda o...»
«No, proprio morto», disse il coleottero.
Il silenzio si prolungò. Nessuno aveva il coraggio di guardarsi intorno.
Infine il coleottero disse: «Vi ringrazio. Volevo solo sapere questo».
Si alzò un mormorio e tutti si diedero di gomito l'un l'altro.
«Perché volevi saperlo?», chiese la gazza.
«Per ogni evenienza», rispose il coleottero. Poi si girò e scomparve dentro un cespuglio.
Animali che non avevano mai corrugato la fronte, ora la corrugarono, e il vento aumentò e non restò altro di cui parlare.
La formica e lo scoiattolo se ne andarono verso casa. La formica aveva i brividi, ma non erano brividi normali.
«Che brividi sono questi?», chiese lo scoiattolo.
«Sono tremiti», rispose la formica.
«Tremiti?», disse lo scoiattolo. «Non ne ho mai sentito parlare».
Lo scoiattolo si mise a pensare intensamente. Ma tutto d'un tratto ebbe paura di sprofondare troppo nei pensieri e di non poterne più uscire. Allora cominciò a pensare più intensamente che poté alle ghiande e alle pigne e al fiume e al sole d'estate. Diede un colpetto di gomito alla formica e disse: «Devi pensare anche questo, formica, all'estate!».

Illustrazione di Mance Post per Toon Tellegen.

5 commenti:

Antonella Capetti ha detto...

che meraviglia terminare l'anno vecchio e iniziare quello nuovo con queste parole...
grazie, topi, e continuate ad aprirci la mente e a suggerirci letture, riflessioni, immagini su cui meravigliarci e stupirci...è il miglior regalo che si possa ricevere!
un abbraccio
anto

Ila ha detto...

Un bel racconto è il dono migliore che si può desiderare :)
Grazie Topi e Auguri per uno Splendido Inizio 2013!

Ila

lea ha detto...

Grazie della bellissima lettura e un Felice 2013 anche a voi.

Topipittori ha detto...

Grazie Antonella, Ilaria e Lea. E grazie a tutti gli altri. E grazie a Toon e Mance

gioia marchegiani ha detto...

I vostri libri hanno dentro il silenzio del bosco! Buon Anno a voi cari Topipittori!