martedì 13 maggio 2014

Prove di libri

Alla mattina, c'erano solo mani che lavoravano...
Fino a qualche tempo fa, neanche immaginavo che mi piacesse insegnare. E se mi immaginavo che tipo di soddisfazione si potesse trarre dall'insegnamento, immaginavo cose sbagliate.

Il bello di insegnare è avere allievi. E il bello di avere allievi non è che, siccome gli insegni qualcosa, ti adorano, ti mandano gli auguri per Natale e per il compleanno e contribuiscono ad alimentare la voracità del tuo ego.

... e lavoravano...
Il bello di avere allievi è che dagli allievi si imparano un sacco di cose che non sarebbe possibile imparare altrimenti. Da ciascuno di loro e dal gruppo nel suo complesso.

... e lavoravano.

Dal gruppo, assai eterogeneo, del corso della Scuola Superiore d'Arte Applicata del Castello Sforzesco del 2013-14 ho imparato che non si può immaginare di ottenere dei buoni risultati lavorando da soli, ognuno a casa propria. E che il lavoro collettivo, sperimentato in aula può e deve uscire dall'aula, dall'ambito della formazione. Non è necessario che diventi amicizia, consuetudine, affetto: basta che trovi uno spazio di condivisione e si concentri su obiettivi materiali e realizzabili. E non è neppure necessario che trovi una guida in senso convenzionale: un capo, un leader.

Rifinivano i libri.

E anche dei bei modellini didattici.

Ecco, queste persone mi hanno insegnato proprio questo: l'insegnante è un motorino d'avviamento. Facilita l'innesco di un processo, ma è meglio che se ne stia buono buono a farsi scarrozzare dal motore che ha messo in moto, senza fare nient'altro che esserci.

Ma all'ora prestibilita era tutto pronto.

Proprio tutto.

Ragioni che non è importante spiegare mi hanno costretto a stare abbastanza in disparte, dopo la conclusione del corso e in attesa dell'inaugurazione della mostra che vedete raccontata in queste immagini. Questo bellissimo gruppo ha fatto tutto da solo. Alcuni si sono incontrati, altri hanno lavorato insieme, altri ancora si sono semplicemente consultati e consigliati. Senza un mio intervento. E, visti i risultati, penso che non abbiano affatto sentito la mia mancanza.

Le affascinanti perturbazioni di Francesca Zoboli.
Cose da cercare e da trovare di Francesca Strick-Lievers.
La vita dei topi raccontata da Angela Marchetti.
Una pecora e un lupo che si incontrano in uno sguardo (Cristina Berardi e Olga Barbieri).

Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. Roba che le navi da combattimento in fiamme al largo dei Bastioni di Orione e i raggi B che balenano nel buio vicino alle porte di Tannhäuser fanno ridere i polli. E sono belle soddisfazioni.

I sette libri in uno di Astrid Branca.
La passeggiata nel bosco di Simona Traina
Un pop up à la japonaise di Angela Marchetti
Di questo ho perso cognizione. Qualcuno mi aiuti.

E il libro/maschera di Francesca Zoboli in vetrina.
Per la cronaca, la mostra "Prove di libri" è aperta fino al 19 maggio alla Libreria Sempreliberi. Hanno partecipato e contribuito, in ordine alfabetico:

Poi qualcuno ha cominciato a sfogliarli
e guardarli da vicino.
Angela Marchetti
Astrid Branca
Barbara Scotti
Chiara Fedele
Cristina Berardi
Fabrizio Frasca
Francesca Dainotto
Francesca Strick Lievers
Francesca Zoboli
Irene Brambilla
Lorenzo Bocca
Olga Maria Barbieri
Roberta Ragona
Roberta Ravasio
Simona Balmelli
Simona Traina

***STACCHETTO PUBBLICITARIO***
Se qualcuno fosse interessato a partecipare alla versione intensiva del corso, a Sàrmede, dal 16 al 21 giugno, può trovare tutte le informazioni qui. Qualche posto è ancora disponibile. Ma non me la sento di garantire i medesimi risultati. Posso solo promettere che farò del mio meglio per stare in disparte.

E se qualcuno volesse partecipare a un workshop più breve, organizzato da Oliver a Mazara del Vallo, da 7 al 9 giugno, può trovare tutte le informazioni qui.

Alla fine, è venuta un sacco di gente.

E se qualche libreria volesse ospitare la mostra, basta chiedere.

3 commenti:

Anna Pisapia ha detto...

La maieutica è un'arte e tu ne sei dispensatore. Grazie per la condivisione e per le suggestioni. Hai mai tenuto corsi ai ragazzi?

Topipittori ha detto...

No, Anna. Ma posso sempre cominciare.

Anna Pisapia ha detto...

e faresti proprio bene, perché i ragazzi e i bambini secondo me ti darebbero altrettante soddisfazioni, magari anche diverse da quelle con gli adulti.