venerdì 21 novembre 2014

La Pagina Che Non C’Era

Maria Laura vanorio intervista Valerio Magrelli.
Qualche tempo fa siamo venuti a conoscenza di un bellissimo progetto, La Pagina Che Non C’Era, nato a Napoli, nel 2010, per avvicinare alla scrittura e alla lettura i ragazzi delle scuole superiori. Fondata sul confronto tra studenti e scrittori, l'idea di questa iniziativa è stata di Diana Romagnoli e Maria Laura Vanorio, due insegnanti dell’ISS Pitagora di Pozzuoli, alla periferia di Napoli. In una intervista pubblicata sull’"Indice dei Libri del Mese", aprile 2012, Maria Laura Vanorio, traduttrice e insegnante, racconta: «L’idea è nata in classe, e mi è venuta naturale. Anziché fare il solito compito in classe (con analisi del testo, saggio breve, etc.) ho chiesto ai ragazzi di leggere Certi bambini di De Silva e di provare ad aggiungere una pagina al romanzo. Dall'autovalutazione (che di solito è una cosa che facciamo spesso, e che comporta la discussione in classe di punti forti e difetti dei temi in classe) sono venute fuori davvero un sacco di cose interessanti. Abbiamo letto insieme alcuni dei compiti in classe e ho visto come i ragazzi spesso coglievano aspetti dello stile e della struttura del libro con una profondità e precisione che non avrebbero raggiunto di fronte a un compito in classe tradizionale.Visti questi risultati, insieme alle colleghe abbiamo pensato all’idea di un concorso delle superiori. La prima edizione era riservata a scuole campane, mentre da questa seconda il concorso è diventato nazionale.» Maria Laura Vanorio ha spiegato il progetto anche sul sito della Rai dedicato alla letteratura. 



Sviluppatosi in un primo tempo come concorso, oggi il progetto è diventato anche un festival, che, iniziato ieri a Napoli, si svolgerà fino al 22 novembre. Lo scorso anno a La Pagina Che Non C’Era ha partecipato anche lo scrittore e poeta Valerio Magrelli con il suo romanzo Geologia di un padre. Intervistato da Antonio Fiore, il 7 marzo scorso, sul "Corriere della sera", a proposito della sua esperienza con i ragazzi e sulla liceità di una operazione come questa, fondata sulla riscrittura di opere letterarie, ha risposto: «Tutta la pedagogia greco-romana antica si basava su un classico, da Omero a Tacito, che lo studente doveva riscrivere a modo suo. Altro che il ‘‘moderno’’ atteggiamento verso i classici, pavidamente considerati intangibili». (E se vi interessa vedere in che modo hanno interpretato la pagina che non c'era di Valerio magrelli, guardate qui). E ora lasciamo che a raccontarvi l'edizione straordinaria 2014 di La Pagina Che Non C’Era sia Donatella Brindisi, che si occupa della comunicazione del progetto.

[di Donatella Brindisi]

È in arrivo una versione autunnale straordinaria della Pagina Che Non C’Era che, in occasione del Forum Universale delle Culture Unesco, torna con un’edizione speciale dedicata al genere letterario della cosiddetta Literary Non Fiction.


Grazie al successo delle precedenti edizioni e alla sempre entusiasta adesione degli scrittori ospiti e degli studenti coinvolti da tutta Italia, negli anni l’originaria iniziativa di promozione della lettura presso le scuole è molto cresciuta fino a trasformare La Pagina Che Non C’Era in un vero e proprio festival di letteratura per ragazzi.


Germogliata da un’idea di due insegnanti dell’istituto Pitagora di Pozzuoli, La Pagina Che
Non C’Era nasce dalla convinzione che il piacere di leggere e la capacità di scrivere non possano essere trasmessi con metodi impositivi (qui trovate il profilo di tutti gli insegnanti che si occupano del progetto). La coraggiosa sfida di questo progetto, sorto tra i banchi di una delle più complesse e problematiche periferie italiane, è di superare la tradizionale diffidenza dei ragazzi nei confronti dell’atto della lettura grazie a un gioco letterario.


La prima parte del gioco consiste sempre nel confronto tra gli studenti e gli scrittori. E poiché il comitato organizzativo del festival ha deciso di dedicare questa edizione al genere della Literary Non Fiction, quest’anno ha invitato gli autori di alcuni dei libri che – pur restando nell’ambito narrativo – ci hanno più efficacemente raccontato la realtà dei nostri tempi: Luca Rastello (con il romanzo I Buoni, Chiarelettere), Gaetano Di Vaio e Guido Lombardi (autori di Non mi avrete mai, Einaudi) e Francesco Barilli che, insieme all’illustratore Manuel De Carli, è autore del graphic novel Carlo Giuliani. Il ribelle di Genova (BeccoGiallo).


Gli incontri tra gli autori e gli studenti iscritti al festival avverranno il 20 e il 21 novembre a Napoli nei nuovi spazi del Foqus (Fondazione Quartieri Spagnoli). La prima giornata sarà introdotta da una tavola rotonda con l’intenzione di discutere e illustrare storia, modelli e caratteristiche della Literary Non Fiction dai libri al cinema e alle serie televisive. Oltre agli autori ospiti del festival, alla tavola rotonda interverranno anche lo scrittore e critico letterario Cristiano de Majo, lo sceneggiatore Stefano Bises, la giornalista del Corriere della Sera Alessandra Coppola, il regista Guido Lombardi e l’attore Lello Serao.


Anche quest’anno un’intera sezione della Pagina Che Non C’Era sarà dedicata alla letteratura scientifica per ragazzi: negli spazi rinnovati della Città della Scienza, sabato 22 novembre gli studenti incontreranno Amedeo Balbi (Cercatori di meraviglie. Storie di grandi scienziati curiosi del mondo, Rizzoli) e Nicola Nosengo (I robot ci guardano, Zanichelli).


Ogni anno l’incontro con gli scrittori, ma anche tra i vari studenti – appartenenti a scuole superiori, città e realtà differenti – diventa una preziosa occasione di confronto intorno alla parola (letta, immaginata, raccontata e, infine, scritta). Un confronto fecondo, che consente ai ragazzi di entrare in contatto con gli autori dei romanzi senza la mediazione degli adulti e senza distanze gerarchiche, costituendo un momento fondamentale del successivo processo creativo.


Anche quest’anno, infatti, dopo aver incontrato gli scrittori ospitati dal festival, gli studenti saranno invitati a leggerne i libri e a scrivere (o a disegnare) una pagina – per l’appunto “la pagina che non c’era” – da aggiungere in un punto qualsiasi del libro scelto fra quelli proposti, imitando lo stile dell’autore e mimetizzandosi nella sua opera.  Il metodo della scrittura mimetica e vincolata (o à contrainte) consente di accostarsi al testo con occhio attento per individuare e distinguere peculiarità, regole, stili e registri e, allo stesso tempo, di trasformare in gioco la letteratura, desacralizzandola e avvicinandola ai giovani lettori. I vincitori del concorso saranno gli studenti autori delle pagine migliori che, secondo il giudizio di una giuria composta da insegnanti e scrittori, il prossimo febbraio verranno premiati –  naturalmente –  con nuovi libri.


Il festival, patrocinato dal Forum Universale delle Culture 2013-2014 e dai Comuni di Napoli e Pozzuoli, è stato insignito da numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Gutenberg 2013 dell’Ali e il prestigioso Maggio dei Libri del MiBac e del Cepel come migliore attività nazionale per la promozione alla lettura in ambito scolastico. 
Gli autori che hanno partecipato alle precedenti edizioni della Pagina Che Non C’Era sono:
Andrea Bajani, Maurizio de Giovanni, Viola Di Grado, Giuseppe Genna, Nicola Lagioia, Andrej Longo, Valerio Magrelli, Marco Malvaldi, Margherita Oggero, Valeria Parrella, Paolo Piccirillo, Antonio Scurati, Paola Soriga, Andrea Tarabbia, Paolo Zanotti.

Le foto che corredano il post sono relative a diversi momenti e a diverse edizioni di La Pagina Che Non C’Era e sono state scattate dagli studenti che hanno partecipato all'iniziativa.

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