mercoledì 13 giugno 2012

Quando il lupo va a Sanremo

Lo zoo-safari di Bussolengo, disegno di Giada
Qualche tempo fa, abbiamo parlato, qui,  del blog Una scuola tra i monti realizzato e tenuto da un maestro e dai suoi ragazzi, ovvero da Angelo Paganini e dagli allievi della scuola primaria di Tizzano Val Parma.
Oggi siamo molto contenti di informarvi che il bellissimo esperimento di cui questo blog fa parte abbia ricevuto l'attenzione e l'ascolto che merita, ricevendo il Premio Innovascuola organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione tecnologica, in collaborazione con FORUM PA, con l’obiettivo di valorizzare, diffondere e premiare i migliori siti realizzati nelle scuole italiane. Le scuole partecipanti erano 240, e 10 quelle premiate, considerate “eccellenti” per aver sviluppato i migliori siti istituzionali, dedicando particolare attenzione alle funzioni e agli strumenti per la didattica.

Giraffa e leone, disegno di Arianna

Giraffe, disegno di Aurora

Paesaggio con lepre e donnola, disegno di Arianna
La scuola di Tizzano Val Parma si è classificata al terzo posto per il suo sito web con questa motivazione:

Il sito, conforme ai requisiti minimi di accessibilità e per i contenuti minimi e trasparenza, si propone di fornire gradualmente un buon archivio delle esperienze didattiche e delle buone pratiche maturate nel corso degli anni ed è affiancato da alcuni blog didattici esterni molto attivi e animati da docenti e studenti.

Gli effetti più che positivi che il blog di Tizzano ha prodotto sui suoi realizzatori, come ci ha spiegato bene Angelo Paganini nel post che ha scritto per noi, sono confermati anche dai risultati che i  bambini stanno ottenendo nella pratica della scrittura, forse la più sollecitata da questo strumento.

Lo zoo-safari di Bussolengo, disegno di Kumar
Con le storie e i racconti prodotti per il blog, infatti, i ragazzi hanno partecipato al Premio letterario Nazionale per le Scuole Primarie e Secondarie di primo grado, L'Usignolo, nell'ambito della rassegna Padus Amoenus che si svolge a Sissa.
I racconti di Tizzano partecipanti erano 14 e hanno vinto cinque premi:

1. Primo premio narrativa per la classe quinta: Riccardo Calugi con il racconto Sciabotin Ciuff Ciuff
2. Secondo premio narrativa per la classe quinta: Suraj Kumar con tre episodi de L’ippodrago
3. Primo premio narrativa per la classe quarta: Lara Pesci con il racconto Un cigolio
4. Terzo premio per tutta la pluriclasse di quarta e quinta con il racconto: Cappuccetto Nero

Scoiattolo, disegno di Riccardo
Segnalazione speciale per la narrativa alla classe terza per i racconti: Le scarpe nuove, La cuoca “mangiatutto”, Il lupo cantante, La lucciola gigantesca. Abbiamo chiesto ad Angelo il permesso di pubblicare questi ultimi quattro, che sono i nostri preferiti, anche se davvero tutti i racconti che hanno vinto sono molto belli. Lo ringraziamo per avercelo accordato.

Cinghiale, disegno di Riccardo Calugi
Le scarpe nuove

Un giorno sono andata a comprare un paio di scarpe. Sono tornata a casa ho indossato una scarpa: il mio piede a iniziato a battere.
 Ho tolto subito la scarpa e il piede si è fermato. Ho provato a mettere l’altra scarpa e anche l’altro piede si è messo a battere. Mi sembrava divertente. Ho messo tutte e due le scarpe e subito ho iniziato a ballare: sembravo la regina del valzer. In quel momento è entrata la mamma e mi ha fatto un grande applauso. Erano scarpe magiche? Le ho guardate bene bene bene e ho visto che le scarpe contenevano un piccolissimo computer. Chi lo aveva messo? In quel momento hanno bussato alla porta. Sono andata ad aprire. C’era un tipo strano, con grandi occhialoni, camice bianco e capelli in aria. Mi ha guardato e mi ha detto: «Piccola pampina, tu afere preso mie scarpe. Io folere subito». Gli ho portato le scarpe e lui me ne ha date delle altre più belle. Però non facevano ballare. Peccato!

Lo zoo-safari di Bussolengo, disegno di Reda
La cuoca “mangiatutto”

Oggi, a mezzogiorno, come sempre, siamo andati mangiare in mensa. C’erano pasta in bianco, finocchi, frittata e macedonia.
 Molti hanno avanzato la pasta e si sono messi a chiacchierare. La cuoca si è arrabbiata e ci ha sgridato. 
Qualcuno ha sussurrato: «Sembra un dinosauro». Non l’avesse mai detto! Si è sentito un terribile rumore, la scuola si è aperta a metà e la cuoca si è trasformata in un Tirannosauro. Ci ha guardato come bocconi appetitosi e si è avvicinata con la bocca spalancata. Siamo scappati quasi tutti e la cuoca stava per mangiarsi le maestre.
 Per fortuna, Suraj ha pensato di mangiare un po’ di pasta. La cuoca è tornata normale e ci ha dato tanta macedonia.

Il lupo, disegno di Benedetta
Il lupo, disegno di Iacopo
Il lupo, disegno di Pietro




















Il lupo cantante

A lupo Grup piace ululare. Lo fa così bene che tutti gli animali del bosco si fermano ad ascoltarlo. Ha deciso di partecipare a un concorso per andare a Sanremo. C’erano 234 concorrenti. Dopo la prima selezione ne sono rimasti 117. Dopo la seconda selezione erano 39. Per essere sicuro di vincere il lupo ne mangia 4 e restano in 35. I
l lupo vince il concorso e riesce ad andare a Sanremo.
 Si mangerà anche Gianni Morandi? Speriamo di no.

La lucciola gigantesca

Un cigolio sinistro mi svegliò al improvviso. Mi affacciai alla finestra. Vidi una lucciola gigantesca che lanciava dalle ali un bagliore fortissimo, dalla bocca il fuoco e dalle orecchie urla. Chiamai subito la protezione degli animali, ma sbagliai numero. Avevo chiamato un’ambulanza. Allora ho provato di nuovo, ma sbagliato numero un’altra volta: avevo chiamato i carabinieri. Intanto la lucciola era entrata in casa mia. Avevo paura ed ho provato a colpirla con una mazza da baseball.
Lo zoo-safari di Bussolengo, disegno di Riccardo
L’ho colpita all’addome ed è morta.
 Quando sono arrivati i carabinieri mi avevano portato in prigione e nell’infermeria mi hanno fatto una puntura con un ago grandissimo e mi hanno fatto dormire: non volevano che raccontassi la storia della lucciola. 
Quando mi sono svegliato, sono scappato dall’infermeria: non volevo un’altra puntura.
 Sono corso in tivù per far sapere a tutti la storia della lucciola. Sono comparso nel telegiornale e le persone mi hanno creduto e tutte le persone d’Italia sono andate a vedere la lucciola morta e mi hanno fatto tanti complimenti per aver dato l’allarme.


No dico: non vi sembrano spettacolose queste storie?  W i bambini di Tizzano!

(I disegni di questo post, che pubblichiamo per gentile concessione di Angelo Paganini, sono stati realizzati dai bambini della scuola di Tizzano nel corso delle attività didattiche. Non si riferiscono direttamente ai racconti.)

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