lunedì 20 dicembre 2010

La gioia discenda su di voi

Nel 1789, e poi ancora nel 1794, William Blake ha creato e stampato il più famoso dei suoi illuminated books, e quello che può essere considerato il primo picture book della storia: Songs of innocence.
In questo libro non c'è nulla di specificamente riferito al Natale, ma si trova un prezioso canto all'infanzia: "Infant Joy". In controluce, in questo testo si legge il tema della Natività, dell'avvento di un bambino divino, privo di nome e di appartenenza, capace di rinnovare il mondo con la sua sola presenza, intatta e misteriosa.


I have no name
I am but two days old.__
What shall I call thee?
I hapy am
Joy is my name.__
Sweet Joy befall thee!

Pretty joy
Sweet joy but two days old.
Sweet joy I call thee;
Thou dost smile
I sing the while
Sweet joy befall thee.



Le due immagini che proponiamo sono tratte da libri che compongono la collezione di tesori bibliografici donata da Lessing J. Rosenwald  alla Library of Congress. L'intero corpus delle opere di William Blake è stato digitalizzato ed è accessibile da qui.
Una sintetica descrizione della tecnica di stampa utilizzata da William Blake si trova qui.
Non c'è momento più adatto dell'anno di questo, per riflettere su quel che ha detto ieri Paolo De Benedetti nelle bellissima trasmissione Uomini e profeti, citando il Salmo 8: Dio parla ex ore infantium.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per gli utilissimi e interessanti links sui lavori di Blake e la sua tecnica di incisione. Questo è un artista che mi ha sempre affascinato. Visionarie e potenti, molte delle sue opere. Tipografo, incisore ed editore di se stesso, in un faticoso lavoro da certosino dove la compenetrazione di testi e immagini sembra davvero precorrere i picture books di oggi.