Si intitola La vita è bella anche se non hai la tv. Basta il cinema, la bella recensione dedicata a Senza Tv da Paolo Mereghetti, uscita sul “Corriere della sera” del 4 gennaio, di cui riportiamo un brano:
Chi ama il cinema dovrebbe tenersi stretto un «piccolo» libro, pubblicato da una «piccola» casa editrice per bambini, Topipittori: si intitola Senza Tv (traduzione di Massimo Scotti) e racconta l'infanzia autobiografica di Guillaume Guéraud. È un libro da leggere non solo perché è divertente, ha un ritmo prodigioso, è intelligente, ma perché è una delle più belle dichiarazioni d'amore per il cinema (e per la vita) che ho letto.
Qui trovate anche la lunga intervista dedicata a Guillaume da wat.tv.
Una bella sorpresa anche da “il manifesto”, che il 12 gennaio pubblica l'articolo Postcoloniali tra fiaba e magia a firma di Silvia Albertazzi.
Oggi molte delle storie in cui crediamo con più entusiasmo, desiderando che non finiscano, ci vengono da autori non occidentali, postcoloniali, migranti, ancora capaci di tradurre la loro realtà sotto specie magica, consci del fatto che, come puntualizza il nigeriano Ben Okri, “abbiamo bisogno del mistero e di un rinato senso di meraviglia per ritrovare la nostra integrità”, scrive in un passo la giornalista, che propone un'attenta disamina di tre racconti, alla luce degli archetipi della fiaba: Luka e il fuoco della vita, di Salman Rushdie, Il libro selvaggio di Juan Villoro e il nostro Il fazzoletto bianco di Viorel Boldis e Antonella Toffolo.
Bello che i quotidiani stiano dalla parte delle storie, nei libri e nei film. Anche quando sono per ragazzi e per bambini.
Qui trovate anche l'intervista a Viorel Boldis realizzata da Leon Blues.
Viorel BOLDIS from Leon Blues on Vimeo.
Chi ama il cinema dovrebbe tenersi stretto un «piccolo» libro, pubblicato da una «piccola» casa editrice per bambini, Topipittori: si intitola Senza Tv (traduzione di Massimo Scotti) e racconta l'infanzia autobiografica di Guillaume Guéraud. È un libro da leggere non solo perché è divertente, ha un ritmo prodigioso, è intelligente, ma perché è una delle più belle dichiarazioni d'amore per il cinema (e per la vita) che ho letto.
Qui trovate anche la lunga intervista dedicata a Guillaume da wat.tv.
Una bella sorpresa anche da “il manifesto”, che il 12 gennaio pubblica l'articolo Postcoloniali tra fiaba e magia a firma di Silvia Albertazzi.
Oggi molte delle storie in cui crediamo con più entusiasmo, desiderando che non finiscano, ci vengono da autori non occidentali, postcoloniali, migranti, ancora capaci di tradurre la loro realtà sotto specie magica, consci del fatto che, come puntualizza il nigeriano Ben Okri, “abbiamo bisogno del mistero e di un rinato senso di meraviglia per ritrovare la nostra integrità”, scrive in un passo la giornalista, che propone un'attenta disamina di tre racconti, alla luce degli archetipi della fiaba: Luka e il fuoco della vita, di Salman Rushdie, Il libro selvaggio di Juan Villoro e il nostro Il fazzoletto bianco di Viorel Boldis e Antonella Toffolo.
Bello che i quotidiani stiano dalla parte delle storie, nei libri e nei film. Anche quando sono per ragazzi e per bambini.
Qui trovate anche l'intervista a Viorel Boldis realizzata da Leon Blues.
Viorel BOLDIS from Leon Blues on Vimeo.
3 commenti:
che bello sentire che pubblicherete le petite homme et dieu a settembre kitty crowther mi piace tantissimo spero anche di vedere in italia l'enfant racine che adoro !! grazie mille ai topi!!!!
ps ho cpmprato "il fazzoletto bianco" e l'ho letto la settimana scorsa ai bambini del mio laboratorio è una storia bellissima è stato bellissimo vederli ascoltare col fiato sospeso la parte dell'avvicinamento alla casa nel ritorno ...bellissime anche le illustrazioni...e quindi un altro grazie ai topi che ci permettono queste eperienze!
chiedo scusa per l'intromissione in questo splendido blog ma sto cercando cinefili per scrivere post sul cinema sul forum Kinarto ,il forum sul cinema classico.
Kristiano, grazie per l'invito. Siamo molto impegnati con il nostro blog, in questo momento e sarà difficile che riusciamo a occuparci di altro. Forse possiamo vedere di estendere il tuo invito ai nostri lettori, se eventualmente qualcuno volesse collaborare.
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