venerdì 11 marzo 2011

Surreale, ma bello...

Spiazzante, estroversa, imprevedibile.
Mi vengono in mente questi tre aggettivi pensando a Guia Risari, scrittrice per ragazzi e non.
Quando ci inviò il testo della Coda canterina, ormai qualche anno fa, la contattammo subito, tanto quella fiaba, che nei modi e nei ritmi evocava la lezione della fiaba popolare e quelle, discendenti, di Calvino e Rodari, ci piacque e ci colpì.
Ci piacque la scrittura, prima ancora della storia: perché, a mio parere, lo posso dire senza ombra di dubbio, è la scrittura che più di tutto latita, quando si parla di libri illustrati per bambini e ragazzi.



È più facile trovare nuovi talenti fra gli illustratori e i grafici che fra gli aspiranti autori. Perché quelli dotati di talento, idee, cultura e un concetto e una pratica rigorosi della parola, sono rari. E saper raccontare, non c'è dubbio, significa saper usare bene le parole, averne una conoscenza, una coscienza profonda. Per questo la scrittura è una scienza esatta, anche se può non sembrare.



Anche, e soprattutto, quando si sposa con l'immaginazione e la fantasia più sfrenate. Con la dimensione surreale. Mi viene in mente quella memorabile battuta del film Notting Hill, quando la diva internazionale, Julia Roberts, incontra per la prima volta l'impacciato libraio, Hugh Grant, e alla fine dell'incontro lui commenta: “È stato bello... surreale, ma bello...” Per raccontare bene quel che va oltre la realtà, ci vuole un'arte provetta.


La scrittura della Coda canterina, cantava insieme alla coda che era protagonista del racconto, e la sua musica ci conquistò. Trovammo in Violeta Lopiz, brillante figura dell'illustrazione spagnola, un'interprete ideale per questa vicenda surreale e provocatoria, per niente semplice dal punto di vista visivo.


Primo fra tutti, il problema della rappresentazione della coda (spuntata una mattina al bambino protagonista), pose a Violeta (oltre che hai genitori del bambino) una quantità enorme di problemi.

Tutti superati con grande finezza: per farvi capire quanta, guardate le immagini che accompagnano l'articolo, che indicano il percorso compiuto da Violeta per arrivare a una delle tavole più belle del libro, quella che, senza parole, esprime la stupefazione dei genitori rimasti, appunto, senza parole davanti alla rivelazione della coda del figlio. Il libro, condotto su tre colori, rosso, nero e bianco, è una festa per gli occhi, e oggi noi siamo molto contenti di avere in catalogo i nomi di queste due bravissime ragazze.

Stiamo parlando di Guia Risari perché domani, 12 marzo, nell'ambito del Festival Minimondi, Guia sarà impegnata in ben tre attività. Dalla home page del festival potete scaricare il programma, con anche tutte le informazioni sugli appuntamenti di Guia. Qui invece potete leggere il dettagliato articolo sul festival postato ieri dal blog La scatola del tè.
Studiosa e appassionata di letteratura per ragazzi, oltre che presentare la Coda, e i due bei libri che ha editato la francese MeMo, La terre respire (ill. Alessandro Sanna) e Le chat-âme (ill. di Ghislaine Hérbera), Guia terrà anche un incontro su surrealismo e letteratura per ragazzi, un tema a lei caro, in questa occasione incentrato in particolare sul lavoro del grande autore americano Remy Charlip, a cui quest'anno Minimondi dedica, come evento centrale, una grande mostra.
Tutte le immagini che accompagneranno gli eventi di Minimondi 2011, sono di Charlip, tratte dall'albo Fortunatamente, da poco edito da Orecchio Acerbo, che di Charlip ha pubblicato anche Niente.

1 commento:

Isabella ha detto...

mi sembra una poesia