Jean de Brunhoff, Le voyage de Babar |
Che significa? Che il blog rallenta il ritmo.
Col caldo, le scuole che chiudono e le prime partenze, diventiamo anche noi più pigri. I nostri affezionati lettori sappiano che gli aggiornamenti potranno non essere più quotidiani, con precisione elveticamente impeccabile...
Capiterà che i post siano tre a settimana, oppure due, o magari chissà, se siamo vispissimi, anche quattro o i canonici cinque. Insomma ci sarà libertà. Quella libertà che conviene al tempo bello, lungo e rilassato dell’estate: stagione che, come è noto, la fa da padrona, da sempre, nei libri dedicati ai bambini e ai ragazzi perché da loro è la più amata, per le tante avventure che porta con sé, per i tanti misteri che riserva e rivela nel corso dei suoi giorni interminabili, inspiegabilmente vuoti e gremiti di eventi al tempo stesso.
Detto questo vi auguriamo le vacanze che desiderate: a esplorare giungle tropicali, se siete viaggiatori indefessi; o a casa coi piedi a mollo nel catino e in mano un bel chinotto.
Intanto vi ringraziamo per la partecipazione e l’entusiasmo con cui ci seguite. Dall’inizio di questo blog, a settembre, i nostri lettori sono lievitati: siete sempre di più e sempre più affezionati.
Bene, perché a noi scrivere per voi piace immensamente.
Jean de Brunhoff, Le voyage de Babar |
2 commenti:
che coincidenza, anche io ho pensato all'elefante per rallentare (solo ulteriormente)il mio blog. bellissimi questi due, si vede che sono spensierati.
E a me piace immensamente leggervi :-)
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