lunedì 27 giugno 2011

Rispetto, passione, delicatezza

[di Anna Masini]
 
Nato nel 1953, olandese di origine e londinese di adozione, Michael Dudok de Wit è illustratore, animatore e realizzatore di cortometraggi e spot pubblicitari animati.
La sua carriera inizia nel 1992 con Tom Sweep, cortometraggio inizialmente pensato come prima puntata per una miniserie poi mai realizzata, che ci racconta il disappunto di uno spazzino coscenzioso e tenace alle prese con le maleducate abitudini della gente.



Il tratto di Dudok de Wit è già personalissimo: leggero e stilizzato, ispirato alla sintesi dell’arte orientale, con un uso di colori acquarellati, poche tinte - due o tre - quante ne bastano per creare un personaggio e la sua storia.
Tutti, protagonisti e comparse, sono semplici nella figura e curatissimi nella mimica e nel movimento. I tratti del volto sono persino poco definiti eppure ogni uomo ed ogni donna hanno un carattere proprio, perfettamente riconoscibile e reso sottilmente comico.

Il lavoro di Dudok de Wit continua e, due anni dopo, nel 1994, esce Le moine et le poisson, produzione francese con lo studio Folimage di Jacques-Rémy Girerd, che ottiene il plauso della critica internazionale con una nomina per l’Oscar e un premio César. Il disegno di Dudok de Wit ormai è riconoscibile, e la tecnica di animazione tradizionale (ovvero quella di disegnare a mano fotogramma per fotogramma) è squisita, in un’epoca in cui ormai la digitalizzazione e le lavorazioni a computer stanno avendo la meglio. A impreziosire il cortometraggio c’è la sincronia delicata tra il movimento dei disegni e la musica, composta ad hoc per il filmato e liberamente ispirata a La Follia, un tema musicale di antiche origini portoghesi che fu ripreso, tra gli altri, anche da Corelli e Vivaldi nelle le loro sonate settecentesche.

Father and Daughter è forse il suo cortometraggio più conosciuto, e ve lo lascio guardare senza annotazioni, mentre io mi soffio il naso per l’ennesima volta. Ogni volta, sempre, mi commuovo.
In pochi minuti, la storia percorre una vita intera, il tempo sembra scandito dai raggi delle ruote delle biciclette, che girano, girano veloci come un orologio e trasportano la protagonista dall’infanzia alla vecchiaia e ancora una volta ci emozioniamo con un personaggio di cui a malapena scorgiamo il volto e di cui non sentiamo mai la voce.



I personaggi di Dudok de Wit, nei cortometraggi artistici come in quelli pubblicitari, sono di un’umanità commovente, esasperati nel linguaggio del corpo e nei sentimenti.
Quello che, a mio avviso, li rende ancora più raffinati è un folle amore per il linguaggio cinematografico che si rivela in ogni microsequenza. Gli stacchi, le dissolvenze, la varietà dei campi e tutto quello che sono i puri ingredienti del cinema sono usati da Dudok de Wit con estremo rispetto, passione e - soprattutto - con delicatezza.

Per chi volesse approfondire la conoscenza di questo splendido autore, The Aroma of Tea (del 2006) è il suo ultimo lavoro di animazione, disegnato interamente con il tè, mentre qui trovate una mini collezione dei suoi filmati pubblicitari.

4 commenti:

laura paoletti ha detto...

'Father and Daughter' è un cortometraggio meraviglioso! non posso smettere di vederlo. e lui è un disegnatore incredibile!

isabel archer ha detto...

mi associo!

Ila ha detto...

Ci ho scritto la mia tesi sul lavoro di Michael.
Una persona a dir poco squisita.
Un lavoro profondo, ricco di qualità...
Il periodo più bello del mio percorso di studi.

Se vi facesse piacere legger qualche pagina del mio scritto (in cui comparo animazione e illustrazione editoriale, peraltro) è a disposizione ;)

Topipittori ha detto...

Ila, ne saremmo davvero onorati. E ci piacerebbe poter pubblicare un tuo contributo su questa tua esperienza sul nostro blog. Se l'idea ti piace, scriviamoci in privato. Il mio mail, mio nel senso di Giovanna, è sul sito dei Topi.