lunedì 13 giugno 2011

Una tendopoli per i piccoli nomadi della lettura

[di Saba Farivar]

La Tribù versione 2008
Vorrei iniziare questo breve testo, ringraziando calorosamente il “signor Canton” e Giovanna per la possibilità che mi stanno dando e soprattutto per la pazienza dimostrata nell’aspettare un mio testo che raccontasse la Tribù dei Lettori.

La Tribù dei Lettori, la cui edizione 2011 si è conclusa lo scorso 31 maggio, è nata cinque anni fa. Nel tempo è cresciuta, in parte è anche cambiata e soprattutto si è espansa, invadendo pacificamente sempre più spazi di Roma e della Provincia, andando a coinvolgere un numero sempre maggiore di lettori, piccoli e grandi, insegnanti, editori, autori, illustratori e da quest’anno anche librai. Quella che è rimasta immutata è la voglia di creare momenti e spazi in cui potersi fermare e dedicarsi a una delle attività meno praticate del nostro tempo: leggere. Un leggere di qualità fatto non solo di parole, ma anche di immagini, suoni, voci, emozioni. Generalmente quando bisogna descrivere un evento si tende a considerare soprattutto i numeri. In questa sede, mi piacerebbe farli passare in secondo piano, per dare maggiore spazio a quell’aspetto più emotivo che è stato e continua a essere il motore della Tribù. Non vorrei per questo sembrare eccessivamente romantica, ma credo che il volto dei bambini rapiti dal racconto di un libro, dalle immagini che esso porta e spesso anche l’emozione data dalla voce che si presta per accompagnarli in questo viaggio, sia veramente il motivo per cui abbiamo deciso di creare la Tribù dei Lettori.

La Tribù versione 2010
Il primo passo è stato quello di creare uno luogo che potesse accogliere quanti volessero entrare a far parte della tribù. Da qui l’idea di allestire dei teepe indiani che andassero a contaminare gli spazi urbani e all’interno dei quali poter trasmettere la passione e l’amore per la lettura. Sono proprio le tende, oggi, il simbolo più autentico e riconoscibile del fatto che la Tribù si riunisce a cadenza annuale. Il primo accampamento è nato nei Giardini di Villa Borghese, nell’estate del 2007, dove per oltre un mese si sono alternate letture ad alta voce e letture libere. Data l’ottima risposta, l’anno successivo ci siamo spinti ancora oltre, coinvolgendo direttamente quanti, tra gli editori di libri per bambini e ragazzi, investono soprattutto sulla qualità del loro lavoro.

La Tribù versione 2011
Credo sia stato proprio l’incontro e il confronto con il mondo dell’editoria a segnare un altro di quegli aspetti fondamentali e fondanti della Tribù, che ha portato nei due anni successivi a un infittirsi di relazioni, non solo tra editori, ma anche tra autori, illustratori, associazioni di lettura, bibliotecari, insegnanti e genitori. Ancora saldamente innamorati di quello stupore e di quella meraviglia che compare sui volti dei più piccoli, ma anche dei più grandi con la lettura o l’ascolto di un buon libro, la Tribù dei Lettori nel 2010, grazie anche al sostegno delle istituzioni, è divenuta una vera e propria realtà del panorama culturale di Roma e della Provincia. Ne sono nati infatti un  premio letterario, le Scelte di Classe, e la Festa della Lettura con i ragazzi. A questo punto è inevitabile scendere nel dettaglio dei numeri e delle definizioni dalle quali, come dichiarato all’inizio, avrei volentieri fatto a meno.

Il premio Scelte di Classe è un progetto volto a promuovere le proposte più significative e innovative del nostro panorama editoriale, selezionate da un Comitato Scientifico;  una giuria di ragazzi dai 5 anni 13 anni di Roma e della Provincia, durante un intero anno scolastico, è chiamata a leggere i titoli selezionati, divisi per fasce d’età, decretando, alla fine, quale sia il miglior libro dell’anno. Ad accompagnare il lavoro di ragazzi e insegnanti durante la lettura dei libri, oltre a incontri in classe con personale specializzato, è stata affiancata anche la pubblicazione di un vero e proprio catalogo con schede e approfondimenti per ciascun libro. La Festa della Lettura, ormai alla sua seconda edizione, è invece, una vera e propria festa, dove ragazzi e bambini, con la scuola o con le famiglie hanno la possibilità di incontrare autori, partecipare a workshop con artisti e illustratori, vedere mostre, ascoltare storie lette, non solo da lettori esperti, ma talvolta anche da attori del cinema italiano. Nell’edizione appena conclusasi, la città è stata letteralmente invasa, andando a coinvolgere 13 luoghi di Roma e Provincia, dal centro alle zone più periferiche. Fondamentale, per questo, è stata la partecipazione e la collaborazione di alcune librerie specializzate per bambini e ragazzi. A ognuna di esse è stata infatti affidata una tenda, all’interno della quale, si è susseguito, dal 26 al 31 maggio, un ricco calendario di appuntamenti, tra letture, incontri e laboratori.

Albertine e Germano Zullo incontrano i bambini a Casina di Raffaello
Obiettivo di quest’anno, che a posteriori possiamo dire raggiunto, è stato infatti riuscire a comunicare a quanti più bambini e ragazzi, scuole e famiglie, la passione e il piacere della buona lettura che nel futuro ci auguriamo continui a coinvolgere e “contaminare” sempre più persone.  Il segreto per tutto questo, credo stia in quell’equilibrio tra validità delle proposte culturali e voglia di mettersi continuamente in gioco, alla ricerca di stimoli sempre nuovi. La Tribù dei Lettori si potrebbe per questo definire come un vero e proprio fenomeno, che al di là di alcuni punti fermi, vorrebbe soprattutto continuare a crescere e a muoversi, perché animata da quello spirito vivo e libero che solo il giusto incontro tra lettore e libro può far scattare.

1 commento:

FogliVolanti ha detto...

Conosco i progetto (ma posso seguire da lontano): molto interessante, colgo l'occasione per salutare Saba che non sento da un pò di tempo. Complimenti giorgia atzeni