lunedì 26 settembre 2011

Quei libri che fanno la ruota

Antonella Del Cinque è una giovane grafica milanese. Come Marina, sua sorella, a cui si deve le grafica di numerosi nostri libri, ha studiato a Londra, al Central Saint Martins College of Art, e, come Marina, alla professione in senso stretto affianca un'attività creativa in cui carte, scritture, tecniche di stampa, corpi e caratteri tipografici diventano materiali con cui costruire architetture, sculture, oggetti.


In particolare, i lavori di Antonella partono dai libri e li interpretano in modo molto munariano, come strutture architettoniche, forme pure, materiali vivi, spazi tridimensionali da attraversare, oggetti parlanti oltre la funzione loro assegnata. Nelle sue mani, ogni libro, mediante tagli, piegature, rotazioni, conosce una metamorfosi imprevista che lo porta a rivelare una seconda natura, mai colta prima, impegnati com'eravamo a considerarlo un invisibile, neutro strumento al servizio del sapere, della conoscenza, del divertimento. Senza capire che pagine, margini, lettere, frontespizi, risguardi, parole, copertina, sono, in un libro, elementi salienti, tratti di una fisionomia che attende solo di essere letta, rivelata, mostrata.


Scopriamo così che certi libri fanno la ruota simili a uccelli nella stagione degli amori, che sanno esibire la bellezza fragile e geometrica di un ventaglio, che possono diventare eliche di vascelli destinati a viaggi letterari, o clessidre, piramidi, croci...




Quando osa una composizione di più volumi, ecco che dai pensieri di Antonella escono architetture avveniristiche: costruzioni che non sfigurerebbero negli studi di architetti celebri impegnati a immaginare fantasmagorici contenitori d'arte, di musica, denari, turisti, aerei, treni in ogni parte del mondo.



A noi i libri fantastici di Antonella piacciono. Ci fanno venire in mente tante cose, come avessero parentele, lontani cugini un po' dappertutto, nella moda, nel folclore, nel design: certi abiti di Roberto Capucci, certe sculture di tessuto di Issey Miyake, certi origami, certi lampioncini cinesi, certi pop-up, o quei festoni di carta che a carnevale si comprano bidimensionali, e, tirati fuori dalla confezione, spiegati, acquistano una sorprendente bellezza tridimensionale.
Se siete interessati ad acquistare o a esporre i libri di Antonella, mandateci un messaggio e vi metteremo in contatto con la loro autrice.

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