martedì 25 ottobre 2011

Di nuovo a Sàrmede (con fotocronaca)

Se decidete di andare a Sàrmede per l’inaugurazione della annuale Mostra Internazionale dell’illustrazione per l’infanzia, ricordatevi di prendere guanti, capello e giacca a vento imbottita di piumino.
Alle sei e mezza di sera, davanti al municipio, dalle montagne del Cansiglio scende precipite un’arietta gelida in grado di congelarvi in pochi minuti o di bloccarvi le vertebre lombari per una settimana.
Poi aspettatevi di dover tirar tardi nell’attesa di riuscire a vedere bene le opere esposte: di gente ne arriva tantissima e non è facile conquistarsi lo spazio e il tempo necessari per godersele.

Per un po' si gioca coi pupazzi di feltro
E si sorride al fotografo
Quest’anno, a Sàrmede, ci siamo andati con Francesca Zoboli e Guido Scarabottolo. La prima esponeva una tavola nella sezione dedicata all’India e il secondo alcune illustrazioni realizzate per il Pinocchio che ha realizzato per Prìncipi&Princìpi. Poi c’era Simone Rea, che ha curato l’allestimento scenografico del quale abbiamo parlato qui, con bellissimi personaggi di feltro che tutti, ma proprio tutti i bambini che salivano alla mostra volevano toccare con le loro belle manine grassocce, unte di patatine e sporche di pizza.
Poi si comincia a lavorare
Si schiavizza la moglie
Le si affidano incarichi di responsabilità
Di cose interessanti se ne vedono sempre: autori noti che si presentano con qualcosa che ci era sfuggito; illustri sconosciuti che rivelano qualità e talenti tutti da scoprire. Insomma, ci si riscalda rapidamente dopo il gelo iniziale. Noi, sul nostro taccuino, abbiamo segnato alcuni nomi. Terremo d’occhio le loro pubblicazioni, blog e pagine Facebook.
Rimane qualche minuto per ammirare il lavoro fatto
Scattare qualche foto
E decidere chi vince il concorso di bellezza.
Il lavoro dell’organizzazione è magistrale: riescono a coinvolgere mezzo mondo senza assumere un piglio supponente, accogliendo chiunque “come un fratello dimenticato che vive in un’altra città”, senza pretendere l’occhio di bue e il centro del palcoscenico. Lo so che tutti li hanno già ringraziati mille e mille volte, ma crediamo non ci si possa dimenticare, qui, di Francesca, Giulia, Leo, Ketty, Monica, Wanda e tutti quegli altri che per noi non hanno ancora un nome, ma si agitano dietro le quinte per realizzare un evento che, a ventinove anni, continua a crescere.

Poi arriva l'urto della folla
Aspettiamo l’edizione del trentennale, adesso. Nella nuova, annunciata sede, però.

Ma passato il marasma, si trova il tempo per godersi la mostra.
E incrociare qualche volto noto
La domenica, poi, ci sono incontri con autori, illustratori, scrittori ed editori.
Ma confessiamo di essercela svignata di prima mattina per salire al Pian del Cansiglio, parcheggiare l’automobile in località Canaie e da lì seguendo il sentiero 922, arrampicarci fino al Rifugio Semenza, sul Monte Cavallo. Da lì, due anni fa, in una giornata di rara limpidezza, avevamo visto Venezia. Quest’anno, invece, un gran cappello di nuvole e qualche centimetro di neve a terra ci hanno fermato al Sasson della Madonna, a mezz’ora dalla meta, dopo due ore e mezza di salita attraverso lussureggianti boschi di faggi con i calzini verdi di muschio, strette gole di calcare e crinali boscosi, rapiti dall’ombra di un cervo fuggitivo. Ma ci torneremo. Ci potete contare.

E domenica, mentre noi scalavamo le vette, è successo questo...

... e questo.

Le foto sono di Rossana Molfetta, Laura Moretto e Giuseppe Braghiroli. , salvo le ultime due che sono di un’amica di Monica Monachesi della quale non conosciamo il nome, ma se ce lo fa sapere lo segnaliamo qui.

2 commenti:

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

Che spettacolo.. peccato essere così lontani...

Monica Monachesi ha detto...

Grazie Topipittori!
Che soddisfazione danno queste parole.
Abbiamo cercato di dare il meglio di noi, questo è certo, e andiamo avanti esplorando questo mondo pieno di belle sorprese, nascoste tra le pagine dei libri illustrati.
Le foto del post sono anche di Laura Moretto e Giuseppe Braghiroli.
A Sàrmede vi aspettiamo, tutti.
Approfittate del nostro lavoro!