giovedì 12 aprile 2012

Cinque anni di Catalogoni: per una cultura dell'albo illustrato

Il brano che riportiamo è l'introduzione a Catalogone 5. Le parole e le immagini del 2012, quest'anno rinnovato nella grafica da Giulia Sagramola, autrice anche della copertina. Se vi interessa, trovate la pubblicazione scaricabile in pdf dal nostro sito e dai siti di La Margherita e Babalibri. Oppure potete chiederla al vostro libraio specializzato di fiducia che, se già non la riceve, potrà richiedercela. Oppure chiedetela a noi, che ve la spediremo appena possibile. 

Per quanto possa fare mostra di cinismo e disincanto, non c'è orticultore che manchi di emozione e orgoglio quando dalla terra spunta il germoglio del seme che ha piantato. Perché, come scrive Giulia Mirandola in una delle recensioni che pubblichiamo in queste pagine, «è molto difficile decidere dove finisca l'ovvio e si avvii il prodigio.»
E anche per noi, che ormai da cinque anni facciamo questo Catalogone, è venuto il momento dell'emozione e dell'orgoglio. Il nostro seme, all'improvviso, quasi inaspettatamente, ha cominciato a germogliare.
Non è solo il fatto che il Catalogone si sia rivelato un efficace strumento di relazione con gli intermediari del libro e di promozione delle pubblicazioni di Babalibri, la Margherita e Topipittori. Questa è indubbiamente la funzione primaria che gli è stata attribuita, fin dal suo primo concepimento. E questa è una funzione che ha svolto egregiamente, accompagnando la crescita di alcune fra le case editrici che meglio rappresentano una nuova stagione della creatività italiana nell'ambito della cultura dell'infanzia, guardata con estremo interesse in tutto il mondo. E crescendo egli stesso, passando da una prima edizione con una tiratura di settecento copie alle attuali duemila e cinquecento, che temiamo si riveleranno insufficienti.



Di non secondaria importanza, ai fini della nostra emozione, è il fatto che a partire dalle ormai cinque edizioni del Catalogone abbia cominciato a manifestarsi, quasi per partenogenesi, un nuovo interesse culturale per l'albo illustrato. Sono di recente o di imminente uscita volumi, monografici o collettanei, dedicati all'albo illustrato. È significativo che fra i loro autori ci siano Giulia Mirandola, Marcella Terrusi e Ilaria Tontardini che hanno collaborato, continuano e speriamo continueranno a collaborare alla redazione di questo Catalogone. E accanto a queste tre persone, che hanno condiviso una parte del loro percorso con noi, in queste nuove intraprese editoriali ne sono coinvolte molte altre, con le quali, in diversi contesti e per diverse ragioni, abbiamo a lungo e approfonditamente discusso della rilevanza dei temi legati all'illustrazione e all'albo illustrato, incontrando, dapprincipio, anche qualche resistenza.
Quando le abbiamo presentato il primo Catalogone, uscito nel 2007, un'amica libraia ed esperta di letteratura per l'infanzia e illustrazione ci domandò: «Ma perché non lo fate pagare?» L'idea di far pagare un oggetto nato con finalità promozionali, benché coniugate a obiettivi formativi e informativi, non ci sfiorava nemmeno. Eppure, ci spiegava l'amica, «È l'unica pubblicazione che esista sugli albi illustrati. La comprerebbero tutti.»



Esattamente dalla consapevolezza di una vistosa carenza culturale è venuto l'impulso alla realizzazione del Catalogone: di albi illustrati non si parlava abbastanza. E se se ne parlava, lo si faceva spesso in modo non organico, ma rapsodico, casuale, e spesso relegando prodotti intellettuali di estrema raffinatezza, destinati a un pubblico altrettanto raffinato ed esigente (i bambini, per intendersi), a un concetto di libro illustrato legato a schemi desueti, o ad approcci insufficienti a esaurire una materia quanto mai complessa e ricca, vincolato a un punto di vista sorpassato, o quantomeno fortemente bisognoso di rinnovamento e di aggiornamento per allinearsi con la migliore produzione critica europea e internazionale, da alcuni anni molto vivace intorno ai temi del picture book, dell'illustrazione, della grafica, del libro tout court in quanto oggetto produttore di senso, strumento pedagogico fondamentale nelle esperienze della crescita e della trasmissione di cultura ai più piccoli.
Siamo orgogliosi all'idea di aver contribuito per la nostra parte – non solo facendo libri, ma facendo sì che dei libri, con un organico progetto di comunicazione, analisi e informazione, si cominciasse a parlare in modo più consono alle loro qualità, alla loro funzione, al loro spessore – a generare e modellare questa nuova cultura dell'illustrazione e dell'albo illustrato.



4 commenti:

Chiara Fratar ha detto...

Ho appena letto l'articolo e ne sono molto contenta. Pur avendo esplorato a lungo il vostro sito, non avevo capito che i Catalogoni fossero proprio degli approfondimenti sul mondo dei libri illustrati, e non dei semplici elenchi di nuovi titoli. Favoloso! E ci sono anche le sottolineature, nei punti ritenuti più importanti. Vi ringrazio per il vostro continuo impegno. Da molto sento il desiderio di allargare i miei orizzonti di autrice di romanzi. I libri illustrati sono un'avventura affascinante e ancora inesplorata, per me. Ho appena scaricato tutti gli altri Catalogoni. Spero di trovarvi il sentiero giusto da seguire per avventurarmi in questo mondo così diverso da quello che ho conosciuto finora. Un saluto!

Topipittori ha detto...

@chiara: Un saluto a te e grazie!

illustrAutori ha detto...

grazie grazie grazie grazie grazie: un ringraziamento per ogni anno... ed è ancora troppo poco ;-)

Topipittori ha detto...

Ricambiamo i cinque grazie con uno, ma grosso: GRAZIE.