La brillante, vulcanica, inarrestabile Alessandra Berardi ha organizzato un tour in Sardegna per la presentazione del suo C'era una voce. Insieme ad Alessandro Gottardo (aka Shout), che ha magnificamente illustrato il libro, toccherà le maggiori città della regione, dal 19 al 23 aprile 2012. Lasciamo a lei la parola.
[di Alessandra Berardi]
Già mi era simpatico, già lo stimavo tanto, e già gli tributavo grande e sincera gratitudine per aver illustrato con tanta ispirazione il mio poemetto C'era una voce. Ma la mia considerazione per Alessandro Gottardo, noto Shout, doveva crescere ancora. Gli stavo illustrando il percorso del nostro prossimo tour sardo, una piacevole gimcana in quattro tappe e sei giorni; e cercavo di fargli capire che i trasporti, sulla mia isola, sono particolarmente rarefatti, per cui ci dovremo muovere tra inesorabili orari di pulmann e trasbordi in auto a cura dei gentili organizzatori.
«Perché in Sardegna, se non guidi, è un problema, e io la patente non ce l'ho; però mi hanno dato la licenza poetica...».
«Anch'io non ce l'ho.»
La complice rivelazione di Alessandro mi è stata di enorme conforto: finalmente un altro essere umano con una vena di originalità tutta naturale (dicasi pure imbranatura).
Shout non è mai stato in Sardegna, e io mi guardo bene dal cercare di spiegargliela: prima dovrei capirla io, che invece spesso non la capisco, senza però mai smettere di amarla. E poi, ognuno ha diritto alla sua personale scoperta. Gli ho solo detto che la qualità della luce è molto particolare, e credo che vedrà dei verdi e degli azzurri che potranno piacergli. Lui è felice del prossimo sbarco. Vedrà certo pezzi di città costruiti male, ma potrà anche sentire la forza di una natura arcana e selvaggia, la stessa che immaginavo apparire agli albori del mondo, quando nel 2002 scrivevo, a Nuoro, il racconto sulla creazione che ora è il nostro libro.
Alessandro, sai che in Sardegna ci sono i “lettori forti” più forti d'Italia? E – a dire la verità – non so se ci sia più gente che legge o gente che scrive... Che si tratti delle stesse persone? Speriamo di poterne salutare tante:
Faremo anche una tappa di firme del libro in una casa privata, quella dell'amico Paolo, che purtroppo non può raggiungerci in libreria, ma che avrà ugualmente un bacio, una rima baciata e il disegno della nuvola che Alessandro disegna come dedica.
Uno stuolo di amici e amiche brillanti ci aiuteranno nelle presentazioni, in due delle quali interverrà il Maestro Battista Giordano, che accompagnerà la lettura con la musica originale che ha composto sul testo. E corre voce che si sentiranno anche risuonare i versi tradotti in lingua sarda (in una delle lingue sarde) dal magnifico Andrea Deplano:
B’aìat una bìa…
Eh, ma ite b’aìat
Innanti de cussa bìa?
Unu sero… una die…
E innanti? Innantis galu?
Innantis de manzanu…
De biddìa o soliànu …
De faeddu e de ascurtu…
Ite cosa b’at curtu?
Grazie mille ai nostri sponsor sardi che hanno permesso l'iniziativa! E voi, amici del blog dei Topi, seguiteci nella nostra licenza poetica. Con i piedi o con il cuore. Noi vi guideremo tra parole e immagini... ma senza patente.
[di Alessandra Berardi]
Già mi era simpatico, già lo stimavo tanto, e già gli tributavo grande e sincera gratitudine per aver illustrato con tanta ispirazione il mio poemetto C'era una voce. Ma la mia considerazione per Alessandro Gottardo, noto Shout, doveva crescere ancora. Gli stavo illustrando il percorso del nostro prossimo tour sardo, una piacevole gimcana in quattro tappe e sei giorni; e cercavo di fargli capire che i trasporti, sulla mia isola, sono particolarmente rarefatti, per cui ci dovremo muovere tra inesorabili orari di pulmann e trasbordi in auto a cura dei gentili organizzatori.
«Perché in Sardegna, se non guidi, è un problema, e io la patente non ce l'ho; però mi hanno dato la licenza poetica...».
«Anch'io non ce l'ho.»
La complice rivelazione di Alessandro mi è stata di enorme conforto: finalmente un altro essere umano con una vena di originalità tutta naturale (dicasi pure imbranatura).
Alessandra Berardi, Alessandro Gottardo, C'era una voce, 2012. |
Shout non è mai stato in Sardegna, e io mi guardo bene dal cercare di spiegargliela: prima dovrei capirla io, che invece spesso non la capisco, senza però mai smettere di amarla. E poi, ognuno ha diritto alla sua personale scoperta. Gli ho solo detto che la qualità della luce è molto particolare, e credo che vedrà dei verdi e degli azzurri che potranno piacergli. Lui è felice del prossimo sbarco. Vedrà certo pezzi di città costruiti male, ma potrà anche sentire la forza di una natura arcana e selvaggia, la stessa che immaginavo apparire agli albori del mondo, quando nel 2002 scrivevo, a Nuoro, il racconto sulla creazione che ora è il nostro libro.
Alessandra Berardi, Alessandro Gottardo, C'era una voce, 2012. |
giovedì, 19 aprile, alle 18, alla libreria Koinè di Sassari,
sabato 21, alle 18, a Villa Muscas di Cagliari,
lunedì 23, alle 16, alla Biblioteca Comunale di Irgoli,
e, sempre lunedì, alle 18 alla libreria Mondadori “Atene Sarda” di Nuoro.
Faremo anche una tappa di firme del libro in una casa privata, quella dell'amico Paolo, che purtroppo non può raggiungerci in libreria, ma che avrà ugualmente un bacio, una rima baciata e il disegno della nuvola che Alessandro disegna come dedica.
Alessandra Berardi, Alessandro Gottardo, C'era una voce, 2012. |
B’aìat una bìa…
Eh, ma ite b’aìat
Innanti de cussa bìa?
Unu sero… una die…
E innanti? Innantis galu?
Innantis de manzanu…
De biddìa o soliànu …
De faeddu e de ascurtu…
Ite cosa b’at curtu?
Grazie mille ai nostri sponsor sardi che hanno permesso l'iniziativa! E voi, amici del blog dei Topi, seguiteci nella nostra licenza poetica. Con i piedi o con il cuore. Noi vi guideremo tra parole e immagini... ma senza patente.
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