lunedì 4 giugno 2012

Fare un libro come si deve

[di Valentina Colombo]
 
Uno dei miei guru-blog (dicesi guru-blog quel blog che visiti tutti i giorni e che sempre ti sorprende) è il bellissimo BrainPickings. Si parla di scienza, libri, illustrazione, si riflette sulla creatività e l'insegnamento di concetti complessi attraverso metodi originali. La scorsa settimana, per esempio, ci ho trovato notizia di un concorso indetto da The Literary Platform.
L'idea era quella, partendo dalla registrazione di una intervista del 1993 a Douglas Adams, di realizzare una animazione che accompagnasse il profetico annuncio fatto dallo scrittore sull'avvento dell'ebook. Tracciando una breve storia della parola scritta, dalle incisioni sulla pietra, ai papiri, ai libri, Adams prevedeva che il libro sarebbe poi diventato una sorta di oggetto piatto fatto di silicio: insomma, sembra proprio che si sia immaginato un ebook. Qui sotto una traduzione dell'intervista (ma trovate l'originale qui).

Inventare un libro come si deve è stata una grande sfida per l'umanità. I primi ad affrontarla hanno avuto seri problemi a cominciare dal materiale. La base era costituta da una roccia, il che vuol dire che era pesante, scomoda e soprattutto molto dura. Poi, qualcuno ha avuto un'idea geniale: accartocciare un po' di alberi, farne una poltiglia, appiattirli, asciugarli, scriverci sopra e poi, non so, arrotolarli o una cosa così. E' stato un successo, o almeno un mezzo successo. Il rotolo era molto più leggero, molto più sottile e un bel po' più semplice da tenere in mano. Chiaramente quel "non so, arrotolarli o una cosa così" richiedeva un po' più di lavoro. Nuove ricerche hanno portato ad una nuova sorprendente idea: perchè non tagliare i fogli di carta, cucirli nel mezzo e, non so, racchiuderli tra alcune tavole o una cosa così? Questa è stata la svolta. Questa nuova versione del libro era eccezionalmente facile da usare; tutto quello che dovevi fare era, basicamente, sederti. Ha preso rapidamente piede. Infatti, ha avuto così tanto successo che subito tutti avrebbero iniziato a scrivere praticamente tutto quello che gli passava per la testa e metterlo nei libri. Molti libri. L'intera faccenda era di nuovo fuori controllo.
Quindi, si ritornò alla tecnologia della pietra. Qualcuno ebbe un'idea brillante su come usare il silicone, che era "accartocciarlo, farne una poltiglia, fargli un altro innumerevole orrendo mucchio di cose e poi, non so, cacciarlo in un powerbook o una cosa così. Questo è stato il grande cambiamento. Ora, anche se molta gente scriveva, il libro poteva essere caricato in un software per l'espansione di libri da viaggio ("Voyager Expanded Books") e il powerbook poteva contenerlo. Tutto quello che tutti amavano delle versioni precedenti del libro -immagini, testi, lo sfoglare e girare le pagine- poteva essere realizzato nel software e potevi portarti dietro quanti libri volevi, dovunque volessi.
Voyager Expanded Books: tutto quello che ti piaceva del libro, incrostato nel silicio, o una cosa così. Voyager expanded book: inventare un libro come si deve.

(Traduzione a cura della redazione)

Piccola nota su questo audio: Adams lo ha realizzato per il suo editore negli USA, Robert Stein della Voyager Expanded Books. Nome alquanto ispiratore e profetico, potremmo dire. La Guida galattica per gli autostoppisti (la copertina sopra è della prima edizione americana del 1980), d'altronde, è stato uno dei titoli pubblicati all'interno del The Expanded Books Project, assieme per esempio a Jurassic Park. Il termine Powerbook usato da Adams definiva proprio una delle tipologie di questi antesignani ebook, ma è stato poi abbandonato quando la Apple ha rilasciato la sua versione del noto portatile. L'idea, insomma, di un libro che potesse "espandersi" attraverso l'uso della tecnologia è già nell'aria da un po', ma solo negli ultimi anni parliamo di ebook.

The book reader of the future, da Everyday science and Mechanics, aprile 1935. Fonte: http://www.retronaut.co/2012/03/the-book-reader-of-the-future-1935/

The Literary Platform è un progetto internazionale dedicato alla promozione, studio e diffusione di tutto ciò che avviene intorno al binomio letteratura-tecnologia. I creatori della piattaforma si dividono tra Londra e Ginevra e hanno creato questo spazio dove non solo si commenta, si critica e si analizza ciò che avviene ma si possono anche presentare i propri progetti, idee e soluzioni. Un punto di incontro per tutti colori che si occupano di apps, ebook, animazione e letteratura per adulti e bambini. Il concorso "Getting the book invented properly" si è chiuso pochi giorni fa, proprio in occasione del Towel day. Ha accolto artisti da tutto il mondo, che sono stati chiamati a caricare sulla pagina i loro video, votati poi sia dal pubblico sia da una giuria di esperti. Il premio era, manco a dirlo, un iPad2.

La vincitrice è stata Eleanor Stokes con questa bella animazione in stop-motion. Ma potete anche vedere le altre qui.



A noi per esempio è piaciuta anche questa versione di Gavin Edwards:

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