lunedì 16 luglio 2012

Alfabeti per nuove forme

[di Nicola Chemotti ed Elena Meneghini*]

Neue Serie Handdruck rivitalizza e amplia una prima serie di serigrafie su stoffa realizzata negli anni Settanta da un collettivo di artisti in collaborazione con il negozio Aufburg di Bolzano. È un racconto che riattiva un processo di produzione locale basato sull’interrelazione tra pratiche artigiane tramandate e storie individuali. Questa nuova serie di pupazzi serigrafati a mano su cotone - messi in forma con l’utilizzo di pura lana - è l’incontro tra grafiche di epoche e autori diversi, sviluppate utilizzando due alfabeti di forme che, scomposti e riassemblati, raffigurano personaggi carichi di carattere narrativo e personalità.

Neue Serie Handdruck Anna: Erna Hitzberger
 Tacchino: Carmen Von Aufschainter
Con questo breve testo vogliamo introdurre il nostro progetto Neue Serie Handdruck sviluppato presso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano/Freie Universität Bozen durante il semestre estivo 2012 [IN-FORMA] coordinato dal professor Kuno Prey (product design), Simone Simonelli (digital modelling) e Carmelo Marabello (antropologia culturale).
Neue Serie Handdruck nasce dal nostro incontro con Otto Von Aufschainter commerciante di filati naturali di Bolzano. Ci siamo recati nel suo negozio del centro città per cercare delle stoffe e, colpiti dalle stampe serigrafiche su stoffa, abbiamo acquistato alcuni degli ultimi pezzi rimasti della Serie Handdruck.
Handdruck in tedesco significa “stretta di mano”, ma anche “stampa a mano”. Questo doppio significato ha dato il nome alla prima serie di prodotti - copri teiere, tovaglie, canovacci, pupazzi - stampati a mano e realizzata a Bolzano nei primi anni Settanta dall’ingegnere tessile Otto Von Aufschainter, la moglie illustratrice Carmen Von Aufschainter in collaborazione con l’artista alto atesina Anna Wielander Platzgummer, la professoressa Erna Hitzberger e l’architetto Anton Hofer.

Gli ultimi pezzi della Serie Handdruck, Carmen Von Aufschainter.

Gli ultimi pezzi della Serie Handdruck, Anna Wielander Platzgummer.
Con la disponibilità di Otto, abbiamo deciso di strutturare il nostro progetto di semestre con l’obiettivo di riattivare la produzione interrotta da oltre vent’anni. Tre sono le pratiche circoscritte al lavoro: la stampa serigrafica con disegni d‘autore, la tosatura delle pecore e la sartoria.
Alla base di queste grafiche ci sono due alfabeti di forme. L’alfabeto sviluppato durante gli anni Sessanta da Erna Hitzberger, docente di design del tessuto presso la Folkwangschule di Essen, riporta una serie di elementi grafici semplici pensati per esercitare i suoi studenti alla comprensione delle combinazioni di forme nella natura. Il secondo alfabeto invece è stato sviluppato dall’artista altoatesina Anna Wielander Platzgummer durante la sua ricerca di tesi sulle figure incise su roccia nell’arco alpino.
Alfabeto di forme, Erna Hitzberger.
Alfabeto di forme, Anna Wielander Platzgummer.

Abbiamo quindi recuperato i disegni su lucido originali che Otto conservava ancora, riuscendo così a ristampare la serie con un intervento di rielaborazione fedele ed aderente alle forme primarie.

Disegni su lucido originali.
 Nella prima serie mancava il personaggio maschile. Per crearlo abbiamo scomposto l’alfabeto di forme che componeva le grafiche già esistenti. Gli abiti - i pattern di forme che compongono i pupazzi - generano figure legate al folklore, la contessa, la dama, la contadina e si presentano in forma geometrica trapezoidale disegnate in proiezione ortogonale: vista frontale e vista dal retro. Otto, il nuovo personaggio, ha una gerla sulle spalle e lo abbiamo disegnato ruotando la sua forma di 180 gradi affinché combaci perfettamente con le figure femminili.
Questa nuova serie in tricromia, ospita inoltre due animali nuovi - la pecora e il cervo - che ci sono stati gentilmente consegnati da Anna Wielander Platzgummer.

I nuovi personaggi assenti nella prima serie.  Otto: Nicola Chemotti, Elena Meneghini.
 Cervo e pecora: Anna Wielander Platzgummer.
La lana che da forma ai pupazzi è tosata a mano a Sarentino e proviene da pecore da pascolo. La famiglia Unterweger lavora la lana da cinque generazioni occupandosi anche di filatura e di tessitura in un maso alla periferia del paese.

Fase di cucitura e imbottitura dei pupazzi.
Con il nostro lavoro ci inseriamo in queste dinamiche per riallacciare legami, recuperare e riavvicinare parti di storia locale. L’oggetto che ne risulta è un dispositivo narrativo e la sua biografia diventa pretesto per una progettualità carica del luogo dove si concretizza.
Agire nello spazio presente e generare movimento nel luogo fisico è a nostro sentire - in qualsiasi pratica di design - imprescindibile. Inserirsi in questa storia, ora, vuole essere un tentativo per prolungare possibili biografie di oggetti valorizzando pratiche artistiche e progettuali cariche di una certa forza.
Le stoffe originali di Serie Handdruck e i pupazzi della Neue Serie Handdruck saranno esposti all’Unibz Design Festival che si terrà a Bolzano dal 20 al 22 settembre 2012.

Neue Serie Handdruck.  Gallo: Carmen Von Aufschainter.
 Gufo: Anna Wielander Platzgummer.
..
Neue Serie Handdruck completa.
*studenti presso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano.

2 commenti:

sonia ha detto...

Io compro la lana nel negozio Aufburg di Bolzano, quale sorpresa vederlo citato nel vostro blog!
Diffondo subito tutto, che questi pupazzetti meritano. Mi sono segnata anche l'Unibz Design Festival, grazie ancora della segnalazione.

Piero ha detto...

Bellissimo bellissimo lavoro! Molto interessante e veramente riuscita e raffinata l'interpretazione moderna e di disegni tradizionali. Strada difficile, la vostra, ma credo ricca di molte opportunità, specialmente in un posto come l'Alto Adige. Niente a che vedere con lo stucchevole kitch di alcune produzioni altoatesine (Thun e simili)!
Continuate così!