[di Leyla Vahedi (per Cartastraccia)]
Illustratori, librai, lettori, bibliotecari, editori e chi ancora cerca la propria strada: individui eterogenei, ma accomunati dalla passione per l'albo illustrato, si sono ritrovati intorno a un grande tavolo, letteralmente pieno di libri, letteralmente portati a spalla dal Trentino da
Giulia Mirandola, per il corso “Leggere le figure maxi”.
Il luogo che ci ospita è
Spazio B**K, quartiere Isola a Milano: una neolibreria che non è solo una libreria, ma uno spazio per le idee. Proviamo a capire che cosa rende B**K così interessante e appetitoso: gli albi sono messi di piatto alle pareti, così l'impressione entrando è di essere letteralmente circondati e immersi nei libri; la selezione è accurata; si possono scovare edizioni fuori catalogo (di gran valore ma a prezzi molto ragionevoli) ed edizioni straniere. Tutto, insomma, sprigiona impegno e passione.
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Chiara (alla cassa) e Diletta (al sorriso) della neolibreria Spazio B**K. |
La libraia Chiara alza le spalle e con semplicità mi dice: «Guarda, noi abbiamo provato a pensare a come sarebbe piaciuta a noi una libreria, e ecco, abbiamo provato a farla così.» Nulla di più facile insomma, pensiamo, aggirandoci tra gli scaffali e lasciandoci guidare dalle proposte di Chiara e Diletta. Certo che a Roma manca un posto così; e se ci fosse, Cartastraccia vorrebbe sempre stare lì.
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Giulia comincia. I libri sono ancora in ordine. |
Torniamo al nostro tavolo, quello pieno di libri, preparato da Giulia per i corsisti di “Leggere le figure maxi”. Un centinaio, forse più, di libri illustrati: cento libri per cominciare, per addentrarsi tra questi libri che “solo” libri non sono, nel senso che non si esauriscono con la lettura.
Giulia infatti ci dice e ci dimostra che gli albi illustrati costruiscono un vero e proprio patrimonio verbovisuale che continua a lavorare nel lettore anche una volta riposto il libro, patrimonio che di continuo si riattiva collegandosi ad altre storie, altre immagini, altri libri.
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Libri, libri e ancora libri. |
Giulia ci presenta una selezione di libri capaci di aprire orizzonti, offrendoci delle lenti privilegiate di osservazione: i libri senza parole, i libri dal formato eccentrico, i libri con i buchi, i libri “brulicanti”. Il tentativo è quello di fornire un orientamento e individuare degli elementi indicatori di qualità per scegliere buoni libri. Giulia ci offre
Toc toc toc (Casterman),
Moby Dick illustrato e progettato da J. Jolivet (Gallimard Jeunesse),
Un foglio più un foglio (Topipittori),
Animatti di Pittau-Gervais (Electa Kids), il manuale di disegno di Keisai,
Un cappello tutto giallo di Asch e Stamaty (Emme Edizioni) e tanti altri. Molti dei libri di cui parla Giulia, li ritroveremo poi, a sera, tra gli scaffali ella libreria, grazie al lavoro meticoloso di ricerca di Chiara e Diletta.
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Sembra quasi un puzzle. |
Come selezionare e usare questi materiali così particolari? Giulia sottolinea che troppo spesso riduciamo la lettura a alta voce alla sola lettura animata, senza tenere conto di tante altre modalità di lettura (tutte valide!) del bambino: quella iconografica, quella dialogica, quella giocata, quella chiacchierata, letture che si possono fare con un senzaparole, o con un grande albo come
Oxiseau di Pittau-Gervais (Grandes personnes), o ancora con un
wimmelbuch come
Una giornata di primavera in città, di R. S. Berners (illustratrice tedesca di cui ci siamo innamorate, ne parliamo
qui).
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Fra gli altri spicca Floatsam di David Wiesner. |
Discutiamo e ragioniamo quindi sulle modalità di proporre un albo e una questione si fa particolarmente calda: la fascia d'età. Esiste un lettore ideale? Si può stabilire con esattezza la destinazione di un libro?
Siamo tutti adulti, di età diverse, ma eccoci intorno a un tavolo pieno di libri a contenere a malapena sia i gridolini di entusiasmo sia il gesto rapace di accaparrarsi il libro ogni volta che Giulia finisce di mostrarcelo e lo appoggia sul tavolo. Dunque, libri per bambini che piacciono agli adulti, libri per bambini piccoli che funzionano a più livelli anche con i più grandi.
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Tanti "Tantibambini", tutti insieme, non li avevamo mai visti. |
La questione dell'età alla fine della discussione ci sembra meno rilevante di quella, ben più spinosa e urgente, della qualità. Immaginiamo infatti che un libro, che quasi mai viene progettato e pensato per una determinata fascia d'età, trovi da solo i propri lettori e le proprie strade. Di un libro con le figure se ne appropriano piccolissimi, ragazzini, giovani adulti e i grandi.
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Giulia ci mostra Costumes, uno dei molti "libri brulicanti". |
Dopo una prima giornata scorrazzando tra i libri, Giulia ci accoglie il giorno seguente aprendo con gli albi illustrati una porta sul tempo e sullo spazio.
Un viaggio nel tempo ci viene proposto ragionando sul lavoro di ricostruzione di cataloghi storici - lavoro spesso fatto di casi fortuiti e rocamboleschi - e in particolare entrando nella collana Tantibambini (Einaudi). E un viaggio nello spazio: Giulia racconta della
Internationale Jugendbibliothek di Monaco e ci mostra albi provenienti un po' da tutto il mondo che sembrano capaci di contenerlo nella sua complessità:
Madlenka di Peter Sìs (Ed. Grasset & Fasquelle) e
Costumes di Joelle Jolivet (Editions du Panama) ne sono due felici esempi. Giulia ci invita, quando siamo in paesi stranieri, a entrare in libreria per creare una nostra biblioteca di albi che sia capace di rispecchiare il mondo, pezzetto dopo pezzetto, viaggio dopo viaggio.
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...e fu così che Giulia si trasformò in un orso
(illustrazione di Angela Marchetti). |
Non è questo l'unico suggerimento che Giulia ci abbia lasciato. Anzi, siamo tornati a casa pieni di appunti, idee e entusiasmo per quelli che, fino a ieri consideravamo libri come gli altri (magari un po' più belli, magari un po' più brutti) ma che abbiamo scoperto essere maxi-libri, super-libri. Nella settimana successiva ci siamo scritti, fra noi allievi, e abbiamo continuato a scambiarci suggerimenti e aggiornamenti. Qualcuno ha persino disegnato un'illustrazione ispirata ai due giorni del corso. Insomma, gli stimoli che ci ha lanciato Giulia continuano a lavorare. Anche grazie ai saggi, scritti da Giulia e da altri studiosi, raccolti in
Ad occhi aperti. Leggere l'albo illustrato, volume a cura di Hamelin, edito da Donzelli nel 2012. Ma soprattutto grazie al desiderio sempre più forte e incontrollabile di leggere le figure per leggere il mondo.
3 commenti:
Magnifico corso! l'ho fatto anche io lo scorso anno a Mozzo (Bg): ricchissimo di spunti! consiglio anche la lettura del libro "ad occhi aperti" che è di notevolissimo spessore, ricco di approfondimenti e spunto per numerose riflessioni. Grazie!
beh, Giulia è Giulia! L'invidioso omino tondo...
Io sono ancora a bocca aperta.
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