mercoledì 18 dicembre 2013

8,999 kg, ovvero Central Vapeur al microscopio

[di Diletta Colombo e Giulia Mirandola]

Siamo a Strasburgo in occasione di Central Vapeur tredicesima edizione per rappresentare Topipittori, ospite straniero 2013. Central Vapeur è una fiera dedicata all'editoria indipendente nata nel 2000. Cura il progetto l’associazione omonima, un collettivo costituito da editori, autori indipendenti e attori culturali di Strasburgo e Alsazia, sensibili soprattutto al fumetto e al disegno contemporanei. Ci troviamo ad Hall des Chars, ex centrale del latte trasformata a uso culturale. Al salone, oltre a noi, sono presenti trentacinque realtà diverse, che operano sia attraverso canali distributivi tradizionali sia nei circuiti indipendenti collegati a esperienze di riviste, festival, progetti editoriali realizzati a tiratura limitata e rivolti a un pubblico selezionato di appassionati e collezionisti.



A Jean Lecointre e Icinori è dedicata una piccola mostra che ha l'effetto della sorpresa, per l'intensità e la cura con cui è allestita, nonostante l'essenzialità. Oltre alle opere, chi visita la mostra, ha modo di scoprire e di leggere su comodi divani tutti i loro libri ed eventualmente di acquistarli all'interno del salone.



Destreggiarsi tra gli stand è facilissimo, portafogli permettendo. United Dead Artist è un'isola postdark-postpunk che raccoglie opere prime di disegnatrici giovanissime, titoli di autori del calibro di Blex Bolex, riviste di grande formato.


Les Rhubarbus vende a prezzi competitivi locandine di film mai esistiti e affiche di viaggi turistici avventurosi in luoghi immaginari realizzati in serigrafia.


Biscoto (http://www.biscotojournal.com/ ) è un giornale di illustrazione e fumetto mensile, per bambini dai sei anni, nato nel gennaio 2013 con una tiratura di 2000 copie a numero.


Lubok Verlag conquista per i colori smaglianti della storica rivista del gruppo di Leipzig e la gentilezza di Henriette. Orbis Pictus Club mostra uno dei libri più belli del salone, un abc di Jérémie Fischer, tra i fondatori del gruppo formatosi nel contesto dell'HEAR (École des Arts décoratifs de Strasbourg).


Éditions du livre tenta di rendere compatibile il linguaggio del silent book con quello della poesia visiva, in oggetti sofisticati prodotti a livello industriale, come il bellissimo Dans la lune.


Ma i veri principi del salone sono Icinori, che fanno sold out con Explorer, un leporello in serigrafia, senza parole, dedicato ai grandi esploratori da Colombo ad Neil Armstrong.


La principessa, invece, è Marion Fayolle che dedica i suoi libri allo stand delle Éditions Magnani, dove scoprire anche un delizioso picture book su uno strano personaggio privo di pancia. L'Association, collocato in mezzo al salone, ne rappresenta simbolicamente il cuore. Qui ci sono tutti: da David B. a Satrapi, da Rupert e Mullot a Guibert. Portiamo con noi questo reportage dai ghiacci, fiocco natalizio insieme a un libro quadrato sui diversi modi di chiamare la neve secondo gli Inuit, di La nef des fous.


Papier Gâchette ha l'odore d'inchiostro dell'esperienza della stampa artigianale, tra libri, quaderni, cartoline, poster a prezzi imbattibili, senza rinunciare alla cura del progetto. Delle celebri Éditions 2024, si vorrebbe avere il catalogo completo. Ci accontentiamo (si fa per dire) di una copia di AZ firmata dall'autore, Guillaume Chaucat.


Mescolata tra i progetti maggiormente sperimentali, c'è Séries Graphiques, la futura libreria café che sorgerà a Strasburgo a marzo 2014, specializzata in disegno contemporaneo, illustrazione, grafica, fumetto, arte, architettura, design.


Central Vapeur, offre a chi giunge da visitatore, una panoramica ampia e internazionale per capire chi sono realmente, tra le realtà indipendenti, le novità e i protagonisti. Soprattutto, è un osservatorio dinamico. Qui, si coniugano in modo armonico qualità organizzative, ricerca, capacità progettuale e commerciale. Il confronto tra operatori di settore si svolge a un livello alto di comunicazione, dove contano in pari misura lo scambio intellettuale e commerciale, il profilo professionale e quello umano. Queste caratteristiche fanno sì che si possa parlare di una effettiva proposta di mercato alternativa. Essa appare attenta alla crescita e allo stesso tempo al ruolo indipendente degli autori. È influenzata positivamente da una visione organica di tutti i passaggi necessari al successo di un progetto editoriale, dall'ideazione alla vendita.
Il festival è accompagnato da un via vai di persone strettamente interessate ai linguaggi presenti al festival: autori, editori, curatori. Tuttavia, c'è spazio per altro: la musica, che anima le serate fino a notte fonda; i laboratori di stampa, per bambini e adulti.



Mentre vendiamo i libri del catalogo Topipittori (esaurito Forte come un orso; vanno per la maggiore C'è posto per tutti e Il grande libro dei pisolini), constatiamo la natura composita del pubblico di Central Vapeur.


Partecipano mamme con bambini nel marsupio e in passeggino, bambini che hanno caldo e protestano per muoversi in maglietta e senza scarpe, lettrici e lettori provenienti da paesi non europei (Sud America, Stati Uniti, Giappone, Africa).



Fino all'ultimo minuto non possiamo prevedere quello che ci accadrà grazie a un premio indetto dagli organizzatori del festival e che consiste nell'indovinare il peso di un paniere di prodotti editoriali donati dai trentacinque espositori. C'è chi dice 26 kg, chi 11, chi 9, 450. Noi puntiamo su 8, 999 kg. Con la nostra previsione, sbagliamo di un solo grammo il peso esatto e siamo ufficialmente le vincitrici della tredicesima edizione del premio.
«Giulia, adesso come facciamo a tornare? Abbiamo già uno zaino e un trolley a testa pieni di libri.»
«Ma ti rendi conto, Diletta, è una notizia sensazionale, dobbiamo festeggiare! Ti porto a cena in un ristorante indiano!»
«Giulia, ma come facciamo a tornare? Pensa ai bagagli. Vado a comprare due borse.»
«Preferisci cucina kashmere o alsaziana?»
«Giulia! Mi ascolti!... Ok, vada per Bollywood.»