Visualizzazione post con etichetta La Scuola del Fare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta La Scuola del Fare. Mostra tutti i post

mercoledì 18 giugno 2014

Affettuoso come un Soligatto

Fra i cinque libri finalisti al Premio Soligatto 2014, quest'anno c'era anche il nostro Forte come un orso. Un libro fortunato, che in Germania, paese della sua autrice. Katrin Stangl, è stato premiato da Stiftung Buchkunst come miglior libro dell'anno nel 2012; nel 2010, inoltre, con questo progetto l'autrice si è aggiudicata la borsa di studio del Museo dell’albo illustrato di Troisdorf, importante riconoscimento.  Il libro è anche stato selezionato da Scelte di classe fra i migliori del 2013, e scelto da associazione Hamelin nell'autunno 2013 per essere posto al centro di una serie di iniziative relative all'identità di genere.

Del premio Soligatto, lo scorso anno abbiamo parlato su questo blog (qui), in occasione della premiazione di Ti faccio a pezzetti di Chiara Armellini. Il Premio Soligatto come molti di voi sanno, è attribuito dai bambini che votano i libri finalisti (selezionati da una giuria), dopo un lungo lavoro svolto a scuola sulle storie, le parole e le immagini  che vengono loro proposte.


Le insegnanti, prima di mettere al lavoro i bambini, vengono formate a loro volta sui libri dagli organizzatori del Premio, in collaborazione con l'associazione La Scuola del Fare. La qualità e la quantità del lavoro svolto, da organizzatori e insegnanti è evidente negli elaborati dei bambini: vera e propria cartina di tornasole Ne è un esempio questo manufatto che ci ha inviato Elia Zardo, presidente di La Scuola del Fare e coordinatrice del premio e progetto di lettura Soligatto. 


Si tratta di un libro realizzato da una prima classe della Scuola Primaria Gianni Rodari di Col San Martino, ispirato ai bambini dalla lettura di Forte come un orso.
Ecco qui come i bambini hanno raccontato questa esperienza:

Dopo aver letto il libro “Forte come un orso”, abbiamo pensato  di scegliere un animale che esprimesse il nostro carattere   e scrivere una frase corrispondente.  In seguito abbiamo rappresentato la frase utilizzando alcune tecniche espressive come il “tuttotondo” e “lo strappo” (senza uso di forbici, solo mani e colla) e la nostra fantasia per ricreare l’ambiente intorno ai personaggi. Infine abbiamo scritto la frase al computer e poi l’abbiamo incollata dietro a ogni tavola.  Le tavole, così preparate, sono state unite per formare un libro-gioco da mostrare agli altri.


Ed ecco il loro bellissimo libro. All'inizio, abbiamo di selezionare qualche immagine, poi guardandole ci è parso impossibile. Così ve le mostriamo tutte. Lo sappiamo che non andrebbe detto, ma la nostra preferita è Insistente come un ragno!


Lo spirito di questo premio, che è molto più di un premio ma un progetto educativo importante, e sostenuto con forza anche dalle istituzioni locali, è bene espresso da questa immagine e da questa riflessione, entrambe di Elia Zardo:

Le relazioni passano attraverso il tatto. Le mani sul Soligatto: un gesto di straordinaria intensità; il sorriso sulle labbra di tutti, perché dietro c'è un grande affetto per tutto quello che insieme è stato vissuto in classe. Insegnante, bambini, libri... Progetto Soligatto semina relazioni positive, propone percorsi educativi che valorizzano l'originalità di ciascuno nel gruppo. Sostiene la didattica che apre alla ricerca, alle prove e alle tecniche nei laboratori, all'ascolto e alla parola, al valore del cooperare, dell'accogliere e del condividere, all'importanza di essere e non di apparire, nella genuinità e nel grande valore che il gruppo rappresenta per la costruzione di una società che, nelle regole e nel loro rispetto, trova i modi veri della convivenza democratica. 


venerdì 7 giugno 2013

I bambini, le bambine e la loro crescita...

[di Elia Zardo, presidente La Scuola del Fare e coordinatrice del premio e progetto di lettura Soligatto]

Dare continuità a una buona pratica educativa è di importanza prioritaria perché questa possa consolidarsi e diventare un agire quotidiano condiviso. È questo l’obiettivo che i comuni di Pieve di Soligo e di Farra di Soligo, Refrontolo ai quali si sono aggiunti quest’anno i comuni di Sernaglia della Battaglia e Follina, vogliono perseguire con il Premio Soligatto alla sesta edizione. Il progetto, coordinato da La Scuola del Fare, propone la lettura dei libri illustrati a scuola. Si caratterizza per la sua straordinaria flessibilità organizzativa che permette una reale integrazione con le esigenze della scuola, modificando le proposte al suo interno, prendendo spunto dai suggerimenti dei docenti, cogliendo da essi le richieste di formazione collegate al premio, adeguandosi ai tempi e raggiungendo quindi ogni anno un numero sempre più elevato di partecipanti.

Quest’anno hanno aderito 70 classi con 66 insegnanti e 1400 bambine e bambini delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

La vera novità, che contraddistingue le diverse edizioni, è quella determinata dai libri illustrati in gara che vengono selezionati, con attenta riflessione, tra i libri per bambini e ragazzi editi nell’anno scolastico precedente all’assegnazione del premio. Vengono presi in considerazione cinque libri per la fascia di età 3-7 anni e 5 libri per la fascia di età 8-11 anni. I bambini valutano e premiano il miglior libro illustrato, per le due fasce di età, dopo una lettura critica di testo e immagini, sotto la guida degli insegnanti nei laboratori di classe.

La scelta avviene con il preciso intento di fornire, pur attraverso il numero limitato di dieci libri, una visione di quello che il libro illustrato può rappresentare oggi: un oggetto-contenitore di messaggi presentati in forme, formati, colori, immagini, materiali, dimensioni, tematiche e contenuti differenti.
L’obiettivo è quello di fornire a insegnanti e alunni strumenti per “leggere” l’oggetto libro in tutte le sue dimensioni così da costruire una capacità di analisi critica che passa attraverso la lettura, la comunicazione visiva, la scrittura, l’espressione personale, il fare creativo, dimensioni queste sostenute dalla proposta metodologica dei laboratori creativi di Roberto Pittarello che sottendono il lavoro de La Scuola del Fare.

Il progetto prevede una partecipazione attiva di insegnanti e bambini che incontrano i libri illustrati a scuola, dettaglio non banale e per niente scontato che ha una valenza rilevante, poiché chiediamo agli insegnanti di mettersi in gioco in prima persona, di introdurre nella loro programmazione didattica ed educativa un tempo interdisciplinare che prevede la lettura di libri illustrati in classe e l’attivazione di laboratori dedicati, tempo che deve essere scelto dagli insegnanti, poiché non è previsto dai programmi scolastici.

Segni, forme e colori, 2007.
Illustrare è comunicare, 2008.
Illustrare è comunicare, 2008.
Illustrare è comunicare, 2008.

Altrettanto importante è il percorso che viene proposto durante l’anno scolastico e che inizia a ottobre con la presentazione dei dieci libri in concorso, del progetto e dell’attività di formazione, per concludersi a maggio con la premiazione.


Momenti della premiazione del Soligatto.

E sono per prime le insegnanti a partecipare ai laboratori e ai seminari che si occupano di costruzione di libri, di illustrazioni, di scrittura, di libri, lettura e animazione. È infatti con la passione per il lavoro e nella relazione quotidiana con i bambini che è possibile formare la cultura del libro e della lettura.

Segni, forme e colori, 2007.
Segni, forme e colori, 2007.

Dal momento in cui i libri entrano nelle classi, sono previste due votazioni: la prima d’impatto, quando i libri vengono presentati, come una vetrina, tutti insieme, e i bambini sono invitati a scegliere valutando solo l’aspetto del libro, il titolo, la copertina, senza averlo preso in mano e letto; la seconda ad aprile, dopo la lettura e gli approfondimenti fatti insieme in classe, che porterà alla premiazione.

Durante gli anni sono stati attivati diversi percorsi di formazione: le tecniche di costruzione del libro, il libro illustrato, gli elementi di base della comunicazione visiva (segno, texture, forma, colore), la lettura ad alta voce, l’animazione dei libri e della lettura. Ogni anno il lavoro fatto con i bambini e le bambine è stato valorizzato con mostre dedicate e con la partecipazione attiva nelle giornate di premiazione.

Illustrare è comunicare, 2008.
Illustrare è comunicare, 2008.
Segni, forme e colori, 2007.
Segni, forme e colori, 2007.

Quest’anno la proposta ha riguardato il laboratorio Soligatto in cartolina che, partendo dalle diverse tecniche di illustrazione presenti nei libri proposti, ha trovato nell’immagine del Soligatto un originale soggetto per la sperimentazione di materiali diversi in supporti formato cartolina.
L’idea è quella di realizzare una mostra in autunno e, magari, di poter raccontare il Soligatto in un libro.

Il lavori dei bambini per Soligatto in cartolina.

Pensiamo che per i nostri bambini e bambine, soprattutto in questo momento di crisi, sia fondamentale mettere loro a disposizione la bellezza della cultura, della parola e dell’immagine, che nei libri illustrati trovano sintesi creativa e varietà di contenuti letterari e artistici. Farlo attraverso la condivisione in classe assieme a adulti-maestri, diventa tramite di vita e di relazioni costruttive, oltre che di conoscenza critica, perché al di là del libro, straordinario strumento, quello che ci interessa davvero sono loro: i bambini e le bambine e la loro crescita.