giovedì 11 ottobre 2012

Segnali di umanità

[di Francesca Zoboli]

Consiglio a tutti di prendere una bicicletta, caricare le borse del necessario, scegliere una pista ciclabile e partire. Io questa estate ho fatto così, pedalando da Dobbiaco a Maribor, lungo la pista ciclabile della Drava, in mezzo a bellissime valli piene di mucche.

Maribor è una graziosa cittadina slovena che nel 2012 è stata insignita del titolo di capitale europea della cultura.

Camminando nel grande parco della città sono rimasta colpita dalla presenza di alcuni cartelli segnaletici, sparsi qui e là, che offrivano immagini del tutto inconsuete: ragazzi che si baciano, cani, anziani che si tengono per mano, bambini in corsa.

Inizialmente, ho pensato che l’amministrazione di Maribor avesse un dipartimento di arredo urbano all’avanguardia e molto spiritoso, poi ho capito che doveva esserci lo zampino di un artista.




















Infatti, così era: quei cartelli erano il risultato di un'installazione realizzata dall'artista Petra Varl nell’ambito delle numerose manifestazioni e degli eventi che si sono tenuti nel corso dell'anno in cui la città è stata capitale della cultura.



















Subito  il modo di disegnare di Petra mi ha conquistato: così spontaneo, fluido, quasi orientale, una sorta di stenografia degli accadimenti quotidiani: un passante, una coppia che mangia il gelato, due amiche, una mamma con la carrozzina, una signora con gli occhiali da sole, due amanti abbracciati e così via. Un’ umanità varia colta in modo affettuoso e ironico nei momenti del gioco, dello svago, dell’amore.





















Tornata a Milano sono andata a vedere il sito di Petra e ho scoperto la sua prolifica attività di artista e illustratrice. E mi sono resa conto che quei disegni tracciati con un segno nero piuttosto spesso, sopportano le dimensioni di una piccola cartolina fino a ingigantirsi su muri e pareti, dove mi pare che tutta questa gente disegnata ritorni a mescolarsi nel mondo da dove è venuta.

Granddad in a Topolino and the rest of the Family
exhibition Heimat/Domovina, MMMK, Klagenfurt, 2010.

Nose to Nose, Metelkova parking lot, Ljubljana, 1994.

I Always Get What I Wish For. Gallery MC, New York, 2012.

1 commento:

Andrea Calisi ha detto...

fantastico. tutto ciò deve essere stata un'esperienza unica e meravigliosa. mi ricorda la pista ciclabile della mia città, Roma, in particolare zona Eur (arrivandoci da Garbatella). cioè, più che ricordarmi mi fa pensare che la mia pista ciclabile(la mia?)è quanto di meno si possa ricordare per il resto dela propria vita. ostacoli, macchine, fumi irrespirabili, alberi caduti, bidoni della spazzatura messi di mezzo, piste che s'interrompono per dare spazio a tangenziali per poi riprendere con innimaginabili buche (voragini) aperte davanti a noi. la bella pista ciclabile della mia città...almeno la cosa curiosa, scrivendo questo post di commento a Francesca è che digitando le due parole che ti chiede ogni volta per lasciare un commento è che è venuta fuori la seguente combinazione: 9 e Toptom. curioso no? i topi la sanno proprio lunga. saluti cari.