venerdì 24 ottobre 2014

Di città in città, con postkarten-cartoline

[di Giulia Mirandola]

Nel 2012, Goethe Institut Roma mi incaricò di scrivere una serie di ritratti dedicati ad alcune figure rappresentative dell'illustrazione italiana contemporanea (Simona Mulazzani, Iela Mari, Guido Scarabottolo, Pia Valentinis). Da quel tipo di ricerca, nacque a breve distanza di tempo l'idea di Postkarten-Cartoline, un programma internazionale biennale di promozione delle culture tedesca e italiana, attraverso il linguaggio dell'illustrazione. Avremmo raccontato in immagini quattro città: Bolzano e Palermo, per l'Italia; Amburgo e Lipsia, per la Germania.


Il progetto è attualmente in corso e si è concretizzato, fino adesso, nell'ospitalità di due autori italiani e due autori tedeschi nelle città menzionate. Dall'Italia sono partiti alla volta della Germania, Alessandro Gottardo, in arte Shout, e Marta Jorio. Dalla Germania sono giunti in Italia, Aljoscha Blau e Katja Spitzer.
Cosa hanno fatto, visto e immaginato, proverò a raccontarlo aiutandomi con una scelta di foto scattate mentre li seguivo nei loro spostamenti, nel corso di incontri pubblici e conferenze accademiche, durante serate conviviali insieme ad altri artisti e curatori. Momenti di pura evasione in compagnia di paesaggi, condizioni atmosferiche, profumi irripetibili sono stati pure capitoli non secondari di questa indagine sui luoghi, alla quale hanno preso parte attivamente HAW Hamburg, HGB Lepzig, Accademia di Belle Arti di Palermo, Libera Università di Bolzano.

Vito, nella storica Vucciria, mostra orgoglioso il ritratto che Blau gli ha dedicato.
Caffè e torta con Alessandro Gottardo e Nina Wehrle.
Katja Spitzer, un momento prima di incontrare gli studenti universitari.

Lo scopo di queste residenze è la realizzazione di quattro leporelli, che saranno stampati nel 2015. Per ciascuno un panorama differente, una serie di vedute soggettive, un mazzetto di cartoline da viaggio, per leggere e scrivere città. Senza parole, a colori, esse racconteranno Palermo, Bolzano, Amburgo e Lipsia, sollecitando le medesime a ri-guardarsi.
Alessandro Gottardo, nei giorni scorsi, mi ha riportata ad Amburgo con le sue visioni. Nella posta ho trovato ad attendermi alcune immagini magnifiche, di cui autorizza gentilmente la pubblicazione qui, in anteprima.





















Amburgo è una città in rapida trasformazione, dove il futuro si manifesta in forma di cantieri e architetture vicine all'acqua. Sul fiume Elba abbiamo navigato durante un pomeriggio uggioso in compagnia di Nina Wehrle, per poi dedicarci a studiare cosa pensano i tedeschi della cucina italiana.


Alla pioggia siamo sfuggiti riparando in magnifici musei, tra cui la Hamburger Kunsthalle, la Barlach Haus, il Bucerius Kunst Forum, nelle sale della splendida Zentralbibliothek.


Ospite della classe del professor Bernd Mölck Tassel, Gottardo ha avuto modo di parlare per due ore davanti a una platea numerosa e attentissima, alla presenza, tra gli altri, di un'autrice molto amata in Italia, Anke Feuchtenberger. L'incontro di Gottardo inaugurava il ciclo Spezial Material, cui fa riferimento il manifesto che vedete, occasione per avvicinare il mondo studentesco a quello delle professioni. Alla fine dei lavori, niente buffet, ma vassoi di soffici Franzbrötchen, tipici di questa zona.





















Nella città di Palermo, altre luci, colori, sapori. Per strada, il teatro magico dei mercati a Ballarò e al Capo può improvvisamente cambiare voce, intonare il canto dei maestri pupari incontrati nel laboratorio d'arte di Mimmo Cuticchio, oppure la lirica, sul palco del sontuoso Teatro Massimo.


Grazie alla collaborazione con Goethe Institut Palermo e Maria Giaramidaro di Oliver Associazione Culturale, Aljoscha Blau ha avuto modo di incontrare gli alunni di due scuole, di svolgere un workshop in Accademia, negli spazi restituiti alla città di Cantieri Culturali Alla Zisa e di incontrare gli amici di Goethe Institut Palermo negli stessi giorni in cui era ospite dell'istituto un altro autore tedesco per ragazzi, lo scrittore Rüdiger Bertram.

Un disegno di Blau dedicato a Luca.
Blau durante il suo incontro nella scuola Trento Trieste.
Due momenti del workshop ai Cantieri La Zisa.

Bolzano saluta Katja Spitzer con l'esuberanza del professor Giorgio Camuffo e dei suoi studenti, fortunati di poter studiare in una facoltà che offre loro ogni ben di dio, come rivela la visita che facciamo nei laboratori, insieme a un giovanissimo e gentilissimo docente, Johnatan Pierini.

L'ingresso della Libera Università di Bolzano.
La moderna biblioteca che ospita l'incontro di Spitzer.
Un momento del workshop di Katja.
Accompagno Katja Spitzer in alcuni luoghi chiave per capire la natura atipica di questa città multilingue eppure divisa: l'ex lager di Via Resia, la Fondazione Alexander Langer, il Teatro Comunale, la Biblioteca Civica, il Monumento alla Vittoria. Da sola, invece, può perdersi tra portici, botteghe, chiese, musei, teatri, sale da concerto. Riempie un quaderno di schizzi e appunti visivi, che mi concede di sbirciare.


Del suo passaggio in terra sudtirolese, saranno testimoni il panorama che si ammira dalla funivia di San Genesio, un manifesto progettato dagli studenti e una serie di cartoline realizzate durante il suo workshop.


Il primo ottobre, Marta Jorio ha raggiunto Lipsia, dove ci siamo date appuntamento con Christina Hasenau di Goethe Institut Rom, in occasione di un incontro organizzato presso HGB, ospiti del professor Thomas Mueller. Marta e io, nei giorni successivi, abbiamo proseguito verso Berlino, complice una piccola mostra dedicata alla sua opera prima, Cicale, curata in collaborazione con Topipittori, la libreria italiana Dante Connection e Istituto Italiano di Cultura, approfittando della vicinanza tra le due città.

La mostra e la presentazione di Cicale a Dante Connection.

Nel quartiere di Kreuzberg, Marta ha incontrato per la prima volta il pubblico berlinese, mentre qualche ora prima ci trovavamo ad ascoltare il tedesco e l'italiano parlati nell'asilo italotedesco Il Girasole, nel quartiere di Schoeneberg, con le mani e il pensiero impegnati a costruire un memory bilingue, che Marta ha poi donato alla scuola.

Marta Jorio all'asilo italo tedesco Il Girasole.

Postkarten-Cartoline prosegue il suo programma serrato nel 2015.

In cantiere vi sono due mostre  nelle città di Bolzano e Palermo, che stiamo progettando con la supervisione di due realtà preziose, cui va un ringraziamento speciale per le intuizioni e l'accuratezza nel metodo di indagine: Studio Lupo&Burtscher, a Bolzano, e Autonome Forme, a Palermo.

Un catalogo di documentazione, curato insieme a Studio Lupo&Burtscher, coronerà a conclusione di progetto la vicenda avventurosa di questa storia che raggiunge fisicamente punti lontani d'Europa e, a bordo di immagini vascello, tenta di metterli in comunicazione.

Nessun commento: