[Qualche tempo fa abbiamo ricevuto dall'autore di questo articolo, un insegnante, un messaggio che ci proponeva in lettura una raccolta di racconti scritti dai suoi ragazzi, della scuola elementare Alessandro Manzoni di Tizzano Val Parma. Erano belli, ma più bello ancora era il blog, diario quotidiano di classe, per cui queste storie sono state scritte. Angelo Paganini ha descritto, su nostro invito, questa esperienza scolastica. A volte siamo particolarmente contenti di avere questo blog. Questo è uno di quei casi.]
[di Angelo Paganini]
Non ho certo scoperto nulla di nuovo. Lo faceva già il mio maestro. Io ho soltanto cambiato strumento. Però funziona bene come allora.
Di che parlo? Dell’idea che i bambini possano essere non soltanto fruitori, ma anche creatori di cultura.
Circa cinquant’anni fa, il mio giovane maestro ci aveva proposto casa editrice, giornalino, coro, orto. E ci faceva inventare storie, scrivere articoli, creare canzoni. Se mi sono laureato e sono diventato professore, credo di doverlo a lui. Se non lo avessi incontrato, penso sarei diventato un operaio come mio fratello. Non ci sarebbe stato nulla di male, per carità. Però son contento di aver studiato.
Così, quando, negli ultimi due anni, i casi della vita mi hanno portato a lasciare il mio liceo per una piccola scuola elementare di montagna, ho cercato di seguire il suo esempio. Gli ho scritto e gli ho chiesto consiglio. Oggi, però, non è più tempo di fogli ciclostilati. Meglio un blog: non costa nulla e arriva più lontano. Lo abbiamo chiamato Una Scuola tra i monti.
Per il blog, avevo obiettivi ambiziosi e non li ho raggiunti tutti. Per esempio, non sono riuscito a coinvolgere molto i genitori né a realizzare esperienze di collaborazione duratura con altre scuole. Però qualche risultato importante c’è. I bambini sono fieri di pubblicare e si occupano del blog tanto volentieri da rinunciare al gioco. Seguono attentamente le mie proposte di correzione e quando non capiscono, chiedono. Scrivere è diventato un piacere.
Quando ho cominciato a lavorare con loro erano in terza e quarta elementare. Molti, soprattutto gli stranieri, scrivevano davvero male; non riuscivo a capire che cosa avessero intenzione di dire e dovevo farmelo spiegare. Sembravano aver paura del foglio. Ora, invece, si fanno capire bene. Ortografia e grammatica son sempre uno scoglio, ma anche qui c’è un miglioramento. Non riuscivano a discutere per più di quindici minuti. Adesso, grazie all’idea di realizzare testi collettivi, tra cui una lettera a Obama e il copione di uno spettacolo teatrale, insistono per continuare la discussione e tocca a me dire: «Basta, adesso facciamo un collage». In più, stanno imparando a usare computer diversi, con diversi sistemi operativi. E lo fanno in modo naturale e spontaneo.
Una ricetta da esportare? Sarò sincero: non credo ci siano ricette valide per ogni insegnante e ogni situazione. L’importante è che i bambini stiano volentieri a scuola e facciano amicizia con la cultura.
Come è nato il progetto
Il dirigente mi aveva chiesto di preparare un progetto per Cl@ssi 2.0. Sono abbastanza esperto di siti web, avevo già creato il blog dell’istituto Calvino di Rozzano e, quindi, mi è sembrato naturale proporre di sfruttare le opportunità offerte da un blog, di cui qui di seguito allego la descrizione.
Il progetto era ambizioso, ma non è stato finanziato. Però, con i modestissimi strumenti disponibili, il blog lo abbiamo fatto lo stesso, anzi i blog perché quasi ogni scuola dell’istituto ha voluto il suo:
Scuole di Lagrimone;
Diario di bordo della scuola di Beduzzo;
Scuola di Corniglio;
Scuola primaria di Palanzano;
Esperienza di alternanza scuola/lavoro;
Terza media di Tizzano.
Cerco di seguirli e sostenerli tutti, ma, come è ovvio, ho bisogno dell’aiuto delle colleghe. Purtroppo qui il ricambio di personale è alto. Così qualche blog si è incagliato.
Presentazione sintetica del progetto
Nel contesto di un progetto pedagogico basato sullo sforzo cooperativo, sulla costruzione sociale e collaborativa della conoscenza, realizzeremo un blog didattico perché:
- abbatte le distanze;
- offre un pubblico reale, in potenza l'intero web;
- utilizza una metodologia attiva centrata sull’esperienza (Dewey);
- dà dignità di “prodotto culturale” al lavoro degli alunni (Freinet);
- l'attività didattica diventa per le famiglie trasparente e condivisa.
Il blog può essere un quaderno, portfolio e diario di formazione degli alunni e inoltre uno spazio:
- collettivo per progetti di apprendimento collaborativi (rete e/o gemellaggi elettronici con altre scuole);
- di riflessione, discussione, condivisione per gli insegnanti e gli alunni: maggiore consapevolezza.
La realizzazione del blog stimola l’apprendimento, aiuta a superare l'ambito ristretto della classe e del territorio, aiuta ad acquisire ed esercitare competenze comunicative e tecniche, soprattutto nel campo informatico, abitua ad usufruire di risorse elettroniche come gli ebooks.
Nell'attività di blogging il posto centrale sarà riservato alla produzione scritta, grafica e video degli alunni. Si andrà ad arricchire di una nuova prospettiva sia il lavoro tradizionale sia quello per la redazione del vivace giornalino di istituto. Si potranno cogliere le diverse forme comunicative proprie di ciascun medium: una vera e propria media education. Si proporranno alcuni criteri generali di scrittura per il web adattando alle esigenze della scuola primaria le indicazioni di esperti.
I testi potranno essere redatti direttamente al computer. Quelli più importanti e significativi saranno discussi collettivamente. I testi non sottoposti ad una discussione preventiva potranno comunque essere commentati da tutti. Si introdurranno strumenti di controllo automatico dei testi: il correttore ortografico e gli analizzatori di leggibilità. Si proverà a rendere più chiari i testi considerati poco leggibili.
Agli alunni verranno presentati anche i temi dell'accessibilità dei siti web per far capire come, oltre alle barriere architettoniche esistono anche barriere, da abbattere, che impediscono ai disabili di fruire appieno delle opportunità offerte dalla rete mondiale.
Useremo soprattutto software open source: oltre a risparmiare insegneremo ad usufruire di risorse preziose senza per questo violare le leggi che regolano la comunicazione.
Strumenti
- spazio web, database
- alcuni computer in rete
- Lim
- scanner
- fotocamera
- videocamera
- braccialetto usb per ogni alunno.
Partner scientifici: Enrico Mauro Salati, Giulio Tosone, Università Cattolica di Milano.
[Tutte le foto e i disegni che illustrano l'articolo sono pubblicate sul blog Una scuola fra i monti.
Il filmato qui di seguito è stato realizzato dai ragazzi di Tizzano sotto la guida delle loro insegnanti e racconta il territorio in cui si trova questa bellissima scuola di cui il blog dà testimonianza. Ringraziamo Angelo Paganini che ci ha permesso di conoscere questa realtà e ce l'ha raccontata. È uno dei tanti insegnanti che lavora per costuire il futuro dei bambini che gli sono stati affidati, cioè del nostro paese.]
A scuola, in aula computer. Tizzano. |
[di Angelo Paganini]
Verso l'isola delle linee magiche. |
Circa cinquant’anni fa, il mio giovane maestro ci aveva proposto casa editrice, giornalino, coro, orto. E ci faceva inventare storie, scrivere articoli, creare canzoni. Se mi sono laureato e sono diventato professore, credo di doverlo a lui. Se non lo avessi incontrato, penso sarei diventato un operaio come mio fratello. Non ci sarebbe stato nulla di male, per carità. Però son contento di aver studiato.
Così, quando, negli ultimi due anni, i casi della vita mi hanno portato a lasciare il mio liceo per una piccola scuola elementare di montagna, ho cercato di seguire il suo esempio. Gli ho scritto e gli ho chiesto consiglio. Oggi, però, non è più tempo di fogli ciclostilati. Meglio un blog: non costa nulla e arriva più lontano. Lo abbiamo chiamato Una Scuola tra i monti.
Per il blog, avevo obiettivi ambiziosi e non li ho raggiunti tutti. Per esempio, non sono riuscito a coinvolgere molto i genitori né a realizzare esperienze di collaborazione duratura con altre scuole. Però qualche risultato importante c’è. I bambini sono fieri di pubblicare e si occupano del blog tanto volentieri da rinunciare al gioco. Seguono attentamente le mie proposte di correzione e quando non capiscono, chiedono. Scrivere è diventato un piacere.
Gita al Monte Fuso. |
Coltiviamo e osserviamo le erbe di casa nostra. Lezione con l'agronomo. |
Gita a Pianedetto e Prato Spilla. |
Quando ho cominciato a lavorare con loro erano in terza e quarta elementare. Molti, soprattutto gli stranieri, scrivevano davvero male; non riuscivo a capire che cosa avessero intenzione di dire e dovevo farmelo spiegare. Sembravano aver paura del foglio. Ora, invece, si fanno capire bene. Ortografia e grammatica son sempre uno scoglio, ma anche qui c’è un miglioramento. Non riuscivano a discutere per più di quindici minuti. Adesso, grazie all’idea di realizzare testi collettivi, tra cui una lettera a Obama e il copione di uno spettacolo teatrale, insistono per continuare la discussione e tocca a me dire: «Basta, adesso facciamo un collage». In più, stanno imparando a usare computer diversi, con diversi sistemi operativi. E lo fanno in modo naturale e spontaneo.
Cosa succederebbe se Tizzano Val Parma finisse nella preistoria. |
Al mare, Giada Lazzari. |
L'emozione di scivolare sulla neve, Kunwar Walia. |
Una ricetta da esportare? Sarò sincero: non credo ci siano ricette valide per ogni insegnante e ogni situazione. L’importante è che i bambini stiano volentieri a scuola e facciano amicizia con la cultura.
L'emozione di scivolare sulla neve, Andrea Rozzi |
Il dirigente mi aveva chiesto di preparare un progetto per Cl@ssi 2.0. Sono abbastanza esperto di siti web, avevo già creato il blog dell’istituto Calvino di Rozzano e, quindi, mi è sembrato naturale proporre di sfruttare le opportunità offerte da un blog, di cui qui di seguito allego la descrizione.
Il progetto era ambizioso, ma non è stato finanziato. Però, con i modestissimi strumenti disponibili, il blog lo abbiamo fatto lo stesso, anzi i blog perché quasi ogni scuola dell’istituto ha voluto il suo:
Scuole di Lagrimone;
Diario di bordo della scuola di Beduzzo;
Scuola di Corniglio;
L'emozione di scivolare sulla neve, Reda Aouil. |
Esperienza di alternanza scuola/lavoro;
Terza media di Tizzano.
Cerco di seguirli e sostenerli tutti, ma, come è ovvio, ho bisogno dell’aiuto delle colleghe. Purtroppo qui il ricambio di personale è alto. Così qualche blog si è incagliato.
Presentazione sintetica del progetto
Nel contesto di un progetto pedagogico basato sullo sforzo cooperativo, sulla costruzione sociale e collaborativa della conoscenza, realizzeremo un blog didattico perché:
- abbatte le distanze;
- offre un pubblico reale, in potenza l'intero web;
L'emozione di scivolare sulla neve, Oumaima Labhar. |
- dà dignità di “prodotto culturale” al lavoro degli alunni (Freinet);
- l'attività didattica diventa per le famiglie trasparente e condivisa.
Il blog può essere un quaderno, portfolio e diario di formazione degli alunni e inoltre uno spazio:
- collettivo per progetti di apprendimento collaborativi (rete e/o gemellaggi elettronici con altre scuole);
- di riflessione, discussione, condivisione per gli insegnanti e gli alunni: maggiore consapevolezza.
La storia di Goccia Lina, Reda Aouil. |
Nell'attività di blogging il posto centrale sarà riservato alla produzione scritta, grafica e video degli alunni. Si andrà ad arricchire di una nuova prospettiva sia il lavoro tradizionale sia quello per la redazione del vivace giornalino di istituto. Si potranno cogliere le diverse forme comunicative proprie di ciascun medium: una vera e propria media education. Si proporranno alcuni criteri generali di scrittura per il web adattando alle esigenze della scuola primaria le indicazioni di esperti.
La storia di Goccia Lina, Jorgo. |
Agli alunni verranno presentati anche i temi dell'accessibilità dei siti web per far capire come, oltre alle barriere architettoniche esistono anche barriere, da abbattere, che impediscono ai disabili di fruire appieno delle opportunità offerte dalla rete mondiale.
Useremo soprattutto software open source: oltre a risparmiare insegneremo ad usufruire di risorse preziose senza per questo violare le leggi che regolano la comunicazione.
Il pianeta azzurro, Andrea Zanchetta. |
- spazio web, database
- alcuni computer in rete
- Lim
- scanner
- fotocamera
- videocamera
- braccialetto usb per ogni alunno.
Partner scientifici: Enrico Mauro Salati, Giulio Tosone, Università Cattolica di Milano.
[Tutte le foto e i disegni che illustrano l'articolo sono pubblicate sul blog Una scuola fra i monti.
Il filmato qui di seguito è stato realizzato dai ragazzi di Tizzano sotto la guida delle loro insegnanti e racconta il territorio in cui si trova questa bellissima scuola di cui il blog dà testimonianza. Ringraziamo Angelo Paganini che ci ha permesso di conoscere questa realtà e ce l'ha raccontata. È uno dei tanti insegnanti che lavora per costuire il futuro dei bambini che gli sono stati affidati, cioè del nostro paese.]
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