lunedì 21 maggio 2012

Quello che accomuna tutti i popoli

Qualche giorno fa, al Salone del libro di Torino, dove sono stata per parlare a un interessante convegno, sono passata allo stand delle Edizioni Esserci a salutare due care amiche: Wilma Costetti e sua figlia Giulia.
Le Edizioni Esserci, fondate da Wilma Costetti nel 2003, si occupano di Comunicazione Nonviolenta e pubblicano libri specificamente su questo argomento. Dato che questa disciplina riguarda tutte le interazioni sociali - lavoro, scuola, famiglia eccetera -, alcuni di questi libri sono rivolti ai bambini e ai ragazzi, più o meno piccoli.
Siamo molto affezionati alle Edizioni Esserci, anche per un motivo personale: con loro (e con Zoolibri) abbiamo condiviso i nostri primi stand alla fiera di Bologna.

Da allora si è creato un rapporto di amicizia e solidarietà professionale, come a volte capita, ed è una bella cosa.
I libri di Wilma e Giulia sono molto diversi dai nostri, pensati e realizzati con obiettivi differenti, e forse è proprio per questo che mi suscitano sempre molta curiosità. Quest'anno, guardando fra le loro novità, ho trovato un libro che ha decisamente attratto la mia attenzione.
Si intitola È arrivato un bambino e il suo autore è la Scuola dell'Infanzia San Gottardo di Zovencedo, in provincia di Vicenza. Sì, perché questo libro cartonato con gli angoli stondati di 24 pagine, formato 17 x 24, è nato, come mi ha spiegato Wilma, che ne è la curatrice, e come si spiega nel'introduzione, da uno spunto molto particolare: un dialogo fra un papà e la sua bambina su un nuovo compagno arrivato all'asilo.

O meglio: un confronto piuttosto serrato fra le loro diverse visioni su ciò che significa essere un bambino. Uno scambio di idee importante, che ha tanto colpito il papà da spingerlo poi a parlarne con la maestra della figlia e da spingere la maestra, Giovanna Priante, a farne il tema per un lavoro collettivo con i suoi bambini della Scuola dell'Infanzia. Infine, è arrivata Wilma, e da tutti questi materiali è nato, appunto, È arrivato un bambino, che contiene il dialogo fra padre e figlia illustrato dai disegni dei compagni d'asilo della bambina. Da questo primo volume, infine, è nata l'idea di dedicare una collana ai lavori dei bambini: Da cuore a cuore, che ha lo scopo, come si legge in catalogo, di “consolidare il piacere umano naturale di donare con il cuore per contribuire alla vita.”
Trovo molto interessante questa iniziativa, anche perché è da qualche tempo che in casa editrice ci arrivano messaggi da parte di insegnanti e/o genitori che ci propongono di pubblicare testi o immagini realizzati da bambini o ragazzi. Naturalmente la collana delle Edizioni Esserci ha un taglio preciso, e non è un contenitore di materiali indistinti, in cui può entrare qualsiasi cosa, ma si propone di editare libri realizzati da bambini su temi ben precisi.

In ogni modo mi pare interessante che un editore vada in questa direzione e mi sembra che le Edizioni Esserci, per il lavoro che svolgono, abbiano la fisionomia giusta per farlo. Mi sono venuti in mente due libri che mio padre ci aveva comprato quando eravamo bambine, e che io adoravo. Uno è Liuba. Trentacinque poeti del Novecento italiano illustrati e commentati dai ragazzi (Mursia, 1972, a cura di Marino Ghirardelli): una magnifica antologia poetica, da Pascoli ai poeti degli anni Settanta, alla cui realizzazione lavorarono 9 scuole, 43 classi medie, 9 insegnanti, producendo 1000 disegni e 1500 commenti letterari. Testi e disegni selezionati appartengono a 221 alunni. Dall'introduzione del volume, che prende il titolo da una poesia di Montale dedicata a una ragazza ebrea costretta a fuggire dall'Italia in seguito alle persecuzioni razziali, riporto un brano del curatore che descrive questo lavoro collettivo:

Il commento più lungo l'ha avuto Sbarbaro perché interessa anche il conflitto politico con i padri, il più raro Campana, perché la scuola di Marradi ha permesso di scoprire la storia segreta della poesia "L'invetriata". Ci sono stati incontri con le persone dei poeti (Montale, Fortini, Giudici, Valeri), con le loro immagini televisive (Gatto, Ungaretti), con i luoghi dei poeti (D'Annunzio, Sinisgalli, Campana), con gli animali dei poeti (la cetonia di Gozzano e il maggiolino di Bartolini). Ma l'incontro più commovente è stato con uno che non poteva rispondere e ce l'ha procurato una alunna di Bergamo che si è fatta dare un passaggio dal padre camionista ed è arrivata fino a Roma, alle Fosse Ardeatine, per incontrare Aladino Govoni, un personaggio non così fortunato come Liuba, che si è salvata.

Liuba. Mursia, 1972.

Liuba. Mursia, 1972.


L'altro libro è Come i bambini vedono il mondo (Garzanti, 1972), che in copertina dichiara:

Questo libro capovolge le abitudini: infatti è stato scritto dai bambini per gli adulti. Le paure, le sofferenze, le gioie, la felicità dei bambini sono le stesse in tutto il mondo, malgrado le differenze sociali, razziali e geografiche. Sono gli adulti che...

Autrice: Jella Lepman. Sì, proprio lei, la fondatrice dell'Ibby e della Jugendbibliothek di Monaco, di cui abbiamo già parlato alcune volte.

E all'interno del volume, accanto al frontespizio, si legge:

Jella Lepman fondatrice della Internationale Jugendbibliothek e autrice di libri per bambini, ha considerato suo compito guidare i bambini verso una profonda comprensione di ciò che accomuna tutti i popoli e contribuire così a una migliore e duratura intesa internazionale. 

Insomma, mi sembra che questa iniziativa delle Edizioni Esserci viva di uno spirito molto simile a questi due bei libri che appartengono al mio passato, e si trovi quindi in ottima compagnia.
Ultima osservazione: ottimo anche il prezzo di È arrivato un bambino: quattro euro e novanta. A misura di piccole tasche. 



Come i bambini vedono il mondo, Garzanti, 1972.

Come i bambini vedono il mondo, Garzanti, 1972.

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