lunedì 6 maggio 2013

Detesto le fotocopie

[di Antonella Capetti]

Non saprei in quale altro modo dirlo. Le fotocopie non mi piacciono, le trovo poco utili, se non addirittura dannose (credo che l’incapacità di scrivere di alcuni dei nostri ragazzi, e di farlo rispettando le regole basilari dell’ortografia, dipenda in larga misura dall’abuso di schede/fotocopie degli ultimi anni) e, soprattutto, minano qualsiasi senso estetico, arrivando a far odiare il disegno a bambini che, per anni, hanno fatto di matite, pastelli, tempere e pennarelli il naturale prolungamento della propria mano.

Come si fa ad apprezzare la bellezza con un quaderno ridotto a un ammasso di fotocopie incollate (a volte malamente) su ogni pagina, talvolta di pessima qualità, frutto di penosi copia/taglia/incolla, colorate di malavoglia dai bambini (e molto spesso dai genitori stessi, per far prima) e utilizzate male e in fretta solo per far spazio, e tempo, a un’altra fotocopia?

Sto per concludere un ciclo: i miei ragazzi (45) sono in quinta (due quinte, per la precisione) e talvolta riprendo in mano i quaderni della prima, solo per riguardare i libri letti con loro, e che hanno insegnato loro a leggere e scrivere.
Il primo giorno di scuola, io e Lisa avevamo preparato l’accoglienza di quella classe, animando L’albero dell’alfabeto di Leo Lionni.















Sulle prime pagine di quei quaderni trovo la A iniziale di Anselmo (Anselmo va a scuola di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani) e quella di Achille di Mangerei volentieri un bambino di Sylviane Donnio e di Dorothee de Monfreid. Poi la P di Pico Pecora di Vis Leendert Jas, la E di Eugenio Trombetta, di Birte Muller e di Elmer di David McKee, la O di Olivia di Jan Falconer.

Quaderno di Silvia M., 6 anni, 15 settembre 2008.





















A settembre 2013, ci saranno due nuove prime (di 26 e 28 bambini) e ad Anselmo nel frattempo si sono aggiunte Alba e Bella (Alba e Bella amiche per la pelle, di Dafne Ben Zvi e Ofra Amit); con la E è arrivata invece Evelina Verdemela di Mara Dompè, Annalisa Sanmartino e Giulia Torelli. Per fortuna, nuovi libri continuano a essere pubblicati: quando stavo preparando la consonante P per i primini del prossimo settembre, Il grande libro dei pisolini, di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, non era ancora uscito, e ora lo posso aggiungere, pensando a nuove attività con i bambini.















Lo scopo del blog che oggi qui presento, da me pensato e realizzato, è proprio questo: condividere una didattica dell'italiano in prima classe studiata per essere strettamente e intimamente collegata al vissuto del bambino, attraverso la lettura di albi illustrati per l'infanzia e la presentazione dell'alfabeto attraverso i rispettivi protagonisti. Ogni storia, fantastica e suggestiva, in questo senso, diventa un magnifico strumento per parlare della quotidianità, delle proprie esperienze, dei propri sentimenti, della relazione con i pari e con gli adulti, in una continua fruizione di letteratura di qualità e di una rappresentazione iconica che diventa stimolo per la creatività e la strutturazione di uno stile grafico-pittorico personale e non stereotipato.

Quaderno di Silvia M., 6 anni, 7 ottobre 2008.





















Post dopo post, nel blog illustro come insegno l'intero alfabeto, e non nell'ordine consueto, ma in quello particolare che si propone a scuola: partendo cioè dalle prime lettere che vengono presentate ai bambini, per terminare con suoni dolci e duri, digrammi, trigrammi, h e lettere straniere.
Nel blog, quindi, ogni lettera dell'alfabeto è presentata non nell'ordine noto, ma così come viene solitamente insegnata nel corso del primo anno di scuola. Da qui il nome che ho scelto: APEdario perché A, P ed E sono spesso le prime lettere insegnate agli alunni, che possono cominciare a utilizzarle per formare le prime sillabe e parole.















Per ogni lettera presento uno o più albi illustrati il cui protagonista abbia attinenza con la lettera presa in esame; a seguire, troverete una breve trama del libro, il suo incipit e i necessari riferimenti bibliografici.
Vengono poi presentate nel dettaglio le diverse attività ispirate al libro che ho proposto per l'apprendimento di lettura e scrittura, con gli eventuali collegamenti interdisciplinari (con particolare riferimento ad arte e immagine, cittadinanza e costituzione). Grande attenzione è riservata alla dimensione affettivo-relazionale, finalizzata alla creazione in classe di un clima sereno e di un ambiente di lavoro efficace.
APEdario è tutto qui: se pensate che possa interessarvi, vi aspetto!

Quaderno di Sofia R., 6 anni, 22 ottobre 2008.




















P.S.
Non è esattamente vero che detesto proprio tutte le fotocopie. In classe, ogni anno, propongo a ogni bambino di disegnare il proprio autoritratto. Poi faccio una composizione di tutti i ritratti per ottenere un ritratto collettivo, di classe, che fotocopio e distribuisco a tutti i bambini.

Autoritratto della prima classe, Scuola primaria di Carimate, a.s. 2008/2009.

6 commenti:

s ha detto...

Bellissima idea grazie Antonella e grazie ai Topi di condividerla

mammozza ha detto...

Mio figlio in prima ha già i quaderni pieni di fotocopie (oltre a due libri per materia!) e a noi le insegnanti hanno chiesto anche di fargliele.
Una alternativa c'è!
Ed è strepitosa. Mi segno il tuo blog.

Antonella Capetti ha detto...

grazie per i commenti qui e su fb...
sono davvero felice (e anche un po' commossa, a dire il vero) dell'entusiasmo e degli apprezzamenti che avete dimostrato per il blog e soprattutto per questa possibilità di insegnare a leggere e a scrivere in un modo diverso...
e, come sempre, grazie ai topi!
anto

Nicoletta Petruzza ha detto...

Che bellissimo esempio!! Per fortuna ci sono ancora maestre, e persone, in grado di insegnare con tale creatività ai bambini!!
Complimenti!!

Francesca ha detto...

Che bello che esistano ANCHE insegnanti così! Mia figlia quest'anno ha iniziato la prima e non ti dico il delirio di NOIOSISSIME shede...mi sembra delirante e opprimente questo schedio strabordante...e ti dirò di più, tante insegnanti persino alla materna non fanno altro che proporre schede. Orrore! Ma dove insegni? Ci possiamo trasferire da te? :-)

Maestra Senese ha detto...

Mi piace il tuo modo d'insegnare....seguo il tuo blog e complimenti ...una domanda forse l'ennesima ma solo per capirne di più e apprendere: quando presenti il libro con la letterea da proporre dai ancor oggi la fotocopia del libro colorata da attaccare al quad. come vedo nelle pagine sopra postate?Grazie e continuerò a seguirti brava!!!!