
Massimo che, come Scarabottolo, più lavora in economia più è contento, sia perché è pigro sia perché preferisce stare sull'essenziale, quando iniziai a strepitare “Animali domestici! Animali domestici!”, dichiarando che quello sarebbe stato il titolo del libro, abbozzò. E fu d'accordo che una galleria di animali associati agli oggetti di casa sembrava una idea promettente, visto che sono anni che praticamente non dipinge altro. Naturalmente bisognava trovare un filo conduttore, un'idea che tenesse insieme il libro. Così, si mise (quasi subito) all'opera.
Qualche tempo dopo ci mostrò il progetto: una sfilata di animali e oggetti legati ai riti cucinieri del mattino, con finale a sorpresa. Il libro ci sembrò perfetto. Fummo tutti d'accordo che non avrebbe avuto testo: seguendo la logica e l'atmosfera silenziosa di C'è posto per tutti, pensavamo che le immagini, anche in questo caso, sarebbero state sufficienti a raccontare quello che accadeva fra le pagine.
Poi è arrivata la fiera di Bologna, le tavole erano ultimate, facemmo una maquette e la proponemmo in visione a diversi editori stranieri. Successo, complimenti all'artista, “wonderful illustrations”: però, alla fine, nessuno si fece avanti per acquistarne i diritti. Valentina, la nostra agente all'Avana per il foreign rights department, ci informò che, non capiva bene il perché, ma qualcosa non funzionava. Finita la Fiera, sedimentata la polvere altissima e complicata delle emozioni bolognesi, un pomeriggio, a Milano, ci trovammo a fare il punto su Animali domestici.
Va bene i silent book, va bene il lettore attivo, ma questo libro era un po' troppo silenzioso, praticamente un silenzio di tomba, e i lettori più che attivi sembravano molto perplessi... Tutto appariva troppo sibilino.
Concordammo che c'era bisogno di qualcosa che lo togliesse dalla capsula di eccessivo mistero in cui era precipitato. Forse ci voleva un testo, forse un altro titolo... Ed era chiaro che il libro non poteva funzionare come C'è posto per tutti, sorretto da una storia notissima da tempo immemorabile: quella dell'arca e del diluvio universale.
Riflettendoci su da sola, poi, un giorno mi fu evidente che sì, a quel libro mancavano proprio le parole. Tutti i wordless books, durante la lettura, chiamano parole nelle mente di chi osserva le figure. Ma questo non si limitava a evocarle, le gridava, le pretendeva! Mi misi a pensare a quali potessero essere. O meglio, a quali fossero. Perché, come spiega Lionni, se la creatività è un gioco combinatorio, l'opzione giusta poi è una, e una sola, fra mille. Esattamente come una sola combinazione apre la cassaforte. O, almeno, così è per l'autore, per il quale la cassaforte è l'attenzione del lettore.
Più che un pensiero compiuto su quelle parole, il mio fu uno stato di all'erta. Non mi è mai capitato prima, ma per questo libro mi sono messa a scrivere senza guardare né le immagini né la loro esatta sequenza. E quando sono arrivata alla fine, le frasi e le pagine corrispondevano come se le avessi avute davanti. Mi è sembrato un buon segno. Le frasi erano già formulate mentre le scrivevo, senza doverci pensare. E, dato il testo, fu evidente che il titolo sarebbe cambiato: non più Animali domestici, ma La più buona colazione del mondo.
Le tavole di La più buona colazione del mondo saranno esposte sabato, 19 ottobre, a Bologna da Zoo, nell'ambito di Pets, una mostra dedicata a Massimo Caccia, nella quale beneficeranno di una sezione tutta per loro: e io credo che non potessero trovare accoglienza e lancio migliore. Se non sapete cosa e dove sia Zoo, guardate questa animazione e leggete qui.
Siamo grati alle ragazze di Zoo di aver deciso di festeggiare la riapertura del loro spazio, dopo l'impegnativa ristrutturazione estiva, scegliendo anche un nostro autore e un nostro libro. Penso sia una cosa molto bella avere la possibilità di questa mostra in occasione della loro nuova stagione e dell'uscita del libro: lo dico come autrice e come editore.
Queste le iniziative e i laboratori legati alla mostra:
sabato 19 ottobre, dalle 18:
PETS. Una paersonale di Massimo Caccia
Inaugurazione e dediche con l'autore.
domenica 20 ottobre:
dalle 11 - ZOO!brunch.
alle 16.30 - ANIMALI DOMESTICI
Laboratorio Metodo Munari® e merenda con Massimo Caccia, per bambini dai 4 ai 7 anni.
Per info, qui.
Perciò, se siete dalle parti di Bologna, ricordatevi di Massimo, di Zoo, dei Topi. Ma soprattutto di fare una degna colazione. Anzi, la più buona colazione del mondo.
1 commento:
Un grande insegnamento in questo racconto, su come vivere il lavoro. Di non scoraggiarsi davanti alle difficoltà ma anzi, grazie a queste migliorarsi e creare un prodotto che funziona.
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