lunedì 8 settembre 2014

Un tempo nuovo di zecca

Simone Rea, studi per la copertina
di L'uomo dei palloncini.
L'idea di questo libro nasce da una cosa che ho visto dalla finestra una sera di agosto del 2008.

Ho una casa sull'appennino emiliano, nel centro di un paese dove, da giugno a settembre, si fanno mercatini per ogni occasione possibile: festa del patrono, festa del cioccolato, festa di ferragosto, festa del mirtillo, festa della tigella, festa della costoletta, festa della salamella, festa del commerciante, festa dello sbarazzo, festa della notte bianca, festa del borlengo eccetera.

In mezzo a un tripudio di bancarelle gremite di abiti made in China, strafalari etnici, pietre curative, bigiotterie, cani di ceramica a grandezza naturale e ratamaglia varia al gustoso prezzo di un euro, loro ci sono sempre: l'uomo dei palloncini e la sua signora che, dal camioncino dei torroni, vende delizie in una nuvola di profumo di mandorla caramellata. E sempre davanti alla mia finestra. Questo libro, L'uomo dei palloncini, perciò, è su di loro. Dedicato a questa coppia archetipica che regna su tutte le feste di paese, forse di tutto il mondo.


Le feste cambiano, loro no. Lo si capisce da come trattano i bambini e anche dai dolci che vendono, che vien voglia di comprarli solo da loro. Lo si capisce dallo zucchero filato e dalla miracolosa macchina che lo produce. A nessuno piace lo zucchero filato. Ma al fatto che una nuvola si impigli in uno stecco e per di più sia dolce, finora nessuno, che io sappia, ha mai resistito.


L'uomo dei palloncini e la sua signora sono due persone normalissime, all'apparenza. Ma è chiaro che non è così. Per esempio, dove si impara a fare lo zucchero filato? Cosa succede dentro al camioncino delle caramelle nei giorni in cui non è festa? E quanti giorni di festa hanno festeggiato in vita loro, l'uomo dei palloncini e la sua signora?


Quanti palloncini avrà gonfiato nella sua vita l'uomo dei palloncini? Come gli viene in mente a uno, di fare quel lavoro? E dove abitano, quei due? Come sarà la loro casa? Di meringa? Come fanno a essere sempre gentili? Sembra davvero che vogliano bene ai bambini e sappiano benissimo quello che vogliono, ogni bambino del mondo.


A tutte queste domande, naturalmente, il libro non risponde. Quindi dovrete cercare di rispondervi da voi, se per caso pensiate sia il caso di trovare una risposta.
Il libro, infatti, parla di un'altra cosa, una cosa ancora più misteriosa di quelle elencate. Così misteriosa che proprio non saprei come fare a spiegarla, se non con le parole e le immagini che ci sono nel libro. Oltretutto le illustrazioni sono di Simone Rea che, come tutti sanno, è bravissimo e quindi direi che almeno da questo punto di vista non ci si può proprio trovare niente da ridire.


Questa cosa misteriosa riguarda il tempo: il favoloso Tempo Che C’Era Prima di Loro. Loro intesi come i bambini. Quel tempo di cui tutti i bambini hanno sentito parlare e da cui l'uomo dei palloncini proviene insieme ai delfini e alle stelle, alle scimmie e ai cavalli, agli orsi bianchi e alle astronavi che vende per la strada, in tutti i paesi in cui si festeggia qualcosa, e in attesa ognuno del suo bambino, con il suo tempo nuovo di zecca.
E direi che per ora questo è tutto.

Fra qualche tempo ci sarà un secondo post in cui vi spiegheremo come abbiamo fatto questo libro e in quanto tempo. Perché naturalmente ci vuole tempo per fare un libro sul tempo.
Ah, dimenticavo: il libro è in libreria da qualche giorno, ragione per cui mi chiedo cosa stiate facendo ancora qui a leggere invece di correre come forsennati a procurarvelo...

Simone Rea, studio per la copertina di L'uomo dei palloncini.

4 commenti:

Marcella Brancaforte ha detto...

un gioiello prezioso a un prezzo accessibile, comprare o regalare subito

Topipittori ha detto...

Grazie, Marcella. Generosa, come sempre!

Rain'B ha detto...

La nascita di questa storia è troppo affascinante! Quando si dice, guardarsi meglio intorno. Magnifico, spero di procurarmelo presto! Abitando in romagna, so bene di cosa si tratta, queste sagre/mercatini che avvengono continuamente e abitate da personaggi che sembrano sempre essere stati lì, che hanno tanto da raccontare, che non negano una battuta, un sorriso o una storia a nessuno. Bellissimo albo, anche questa volta!

Topipittori ha detto...

Grazie Rain'B per il sostegno e l'entusiasmo!