martedì 27 marzo 2012

Quello che non avete visto a Bologna: le maquette (seconda puntata)

Ed eccoci qui a completare la carrellata dei nuovi progetti che abbiamo presentato a Bologna (anche se qualcosa resterà segreta ancora per un po').


Del progetto con Anna Emilia Laitinen avevamo già parlato molto tempo fa (qui) a dimostrare che gli illustratori si sa quando cominciano, ma non quando finiscono. Già a Bologna lo scorso anno avevamo presentato una maquette provvisoria, riscontrando l'interesse di qualche collega straniero, ma individuando anche alcuni problemi di ritmo nel libro. Ad Anna Emilia è servito un altro anno di prove, di discussioni e di lavoro per arrivare a un risultato soddisfacente per tutti. Aspettiamo il responso del mercato.


Massimo Caccia, invece, è stato velocissimo. Avevamo visto un suo quadro e ci era venuta un'idea che gli abbiamo sottoposto un mesetto fa. Lui si è messo all'opera e ne è venuta fuori una nuova storia senza parole: Animali in cucina.


C'era una volta una storia è una specie di telefono senza fili: una mamma legge un libro a un bambino che non sa ancora leggere. Questi, affascinato dalle illustrazioni, a sua volta la racconta al suo orsetto, che corre a raccontarla a un trenino di legno, che... Ma per leggere la storia e godervi le illustrazioni di Camilla Engman dovrete aspettare fino alla prossima primavera. Intanto, Camilla ha già presentato qualche altra immagine qui. In Fiera abbiamo scoperto che Camilla ha illustrato anche un altro libro, di prossima uscita per i tipi di Magikon, un editore norvegese da seguire con attenzione.


Presto i Topipittori si cimenteranno nei libri per ragazzi sull'arte. La nuova collana si chiamerà PIPPO, acronimo di PIccola Pinacoteca POrtatile e presenterà libri da colorare, da ritagliare e da smontare. I primi due titoli saranno un coloriage di Guido Scarabottolo, nume tutelare della collana che prende spunto da una sua bellissima idea...


... e un libro-collage di Francesca Zoboli.


E con questo abbiamo quasi finito. Mancano ancora un paio di cosette, ma ce le teniamo per dopo.

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