lunedì 2 aprile 2012

Guardare guardare guardare gli alberi

Raccontare gli alberi è un libro bellissimo. Forse il migliore che si è visto in fiera, quest'anno. Anche se un'affermazione del genere è un po' approssimativa, dato che bisognerebbe effettivamente averli visti tutti, i libri, cosa non umanamente possibile. Tuttavia l'impressione è questa. Ed è un'impressione complessiva. Non si tratta solo di belle illustrazioni e bei testi: è proprio bello il libro, tutto intero, come è venuto fuori. Pia Valentinis e Mauro Evangelista sono stati messi a lavorare al meglio delle loro possibilità e hanno raggiunto quello che a nostro avviso è il punto più alto della loro pur brillante carriera: un risultato strabiliante. I testi (Parazzoli e Quarenghi) sono perfetti: secchi senza essere noiosi o aridi, colloquiali ma privi di concessioni a deliqui eco e/o pseudopoetici che appesantiscono 

Raccontare gli alberi, Pia Valentinis
tanta letteratura per l'infanzia. Lo spazio alla poesia è lasciato alla Poesia: da Montale a Pasternak a Jabès e via di questo passo. La grafica, curata da Mariagrazia Rocchetti,  è ottima: fa in modo che ogni riga, ogni immagine si possa leggere, guardare nel migliore dei modi, in pieno agio, senza distrazioni e interferenze, sciatterie o virtuosismi, mettendo in luce, valorizzando, senza mai essere opprimente, eccessiva, incerta, inesistente o gratuita. Insomma: Raccontare gli alberi è un libro meraviglioso.
Come fa un libro a centrare l'obiettivo con tanta precisione? La sua riuscita, ne siamo certi, non si spiegherebbe senza quella figura fondamentale, quando è presente ed è presente lavorando bene, cioè con creatività, correttezza, sensibilità ed equanimità, sopraffina intelligenza, che è l'editor.


Raccontare gli alberi, Pia Valentinis
Che in questo caso è Paola Parazzoli. Bene: è lei che senza dubbio ha intuito come doveva essere il libro e ha fatto in modo che tutti dessero il meglio in vista di questo obiettivo. Ed è lei che rimane più defilata, fra tutti quelli che lo firmano. Va detto questo: perché se nel nostro paese la funzione e il lavoro dell'editor, poco conosciuti e compresi, non godono ancora del rilievo che meriterebbero (e, da qui, mi vien da pensare, tutte le storture commesse da editor approssimativi e maldestri, argomento su cui ritorneremo a breve), allora è il caso di fronte a un libro del genere di sottolineare quanto la sua riuscita si debba a chi lo ha diretto, coordinato, pensato, meditato, visto.




Raccontare gli alberi, Pia Valentinis
Che una grande casa editrice come Rizzoli investa in un libro come questo, mostra quanta strada si sia fatta in questi anni con gli albi illustrati e quanta acqua sia passata sotto i ponti. Ci auguriamo che di fronte a questo risultato non si debbano ascoltare quelle riflessioni a proposito dei destinatari di libri di questo tipo: sarà davvero per ragazzi, lo capiranno i bambini? Ci sono tanti modi bellissimi per perdere tempo. Per esempio, anziché porsi domande ingenerose verso l'intelligenza e il talento che mai come oggi sembrano essersi risvegliati nella nostra editoria, andare per boschi. E guardare, guardare, guardare gli alberi. Pia, Mauro, Giusi, Paola, Mariagrazia con questo libro ci spingono a farlo come non ci saremmo mai aspettati che qualcuno riuscisse.

Le immagini di questo post sono tratte dal blog di Pia Valentinis e da Zazienews.



Raccontare gli alberi, Pia Valentinis
Raccontare gli alberi, Pia Valentinis


Raccontare gli alberi, Pia Valentinis
Raccontare gli alberi, Mauro Evangelista
Raccontare gli alberi, Mauro Evangelista

4 commenti:

paola ha detto...

Rispondo insieme a Giusi a questo commovente e generoso post. Per dire grazie ai Topi per come hanno guardato, guardato, guardato, e visto. Che questo libro è stato molto pensato, molto amato, molto discusso, molto sentito; e che viene da un gran lavorare, solitario e comune, non senza confronti aspri e momenti difficili. Ma alla fine come è stato bello vedere che il libro c'era, quasi come per forza propria, e allo stesso tempo per quel fare-pensare-sentire di ognuno, mettere in comune e discutere insieme. Ci sono libri che hanno bisogno di un pensiero speciale, e poi continuano a portarlo con sé. I Topi lo sanno benissimo.
Paola e Giusi

Teresa Porcella ha detto...

Guardare gli alberi. Guardare chi sa guardare...
Qui hanno saputo guardare in molti, ognuno il suo pezzo e ognuno con gli altri. I libri belli (è questo è bellissimo), nascono così.
Quel pensiero speciale che Paola e Giusi evocano nel loro commento, riesce a passare nello sguardo di chiunque si avvicini a questa foresta della visione. Liber davvero, a partire dalla copertina, che è una corteccia tutta speciale. Un grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato, regalando a tutti noi una botanica degli affetti. Grazie anche ai Topi che segnalano e raccontano con puntualità e giustizia fuori dal comune.

marta ha detto...

l'articolo mi ha fatto venire voglia di vedere a tutti i costi il libro e le tavole ...ieri mattina camminando nella mia prima mezz'ora nel parco vicino casa ho scoperto proprio una bella sorpresa! vi segnalo quindi l'evento:
In occasione della manifestazione “Fieri di Leggere 2012”, sabato 24 marzo la fondazione Villa Ghigi inaugura “Raccontare gli alberi”, mostra di tavole originali, alle 11.30 presso il Palazzino nel parco di Villa Ghigi a Bologna. Presenti gli autori Mauro Evangelista e Pia Valentinis e il poeta argentino Jorge Lujan. A seguire un laboratorio per bambini.

Nel pomeriggio l’iniziativa continua alle 16.30 presso la Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani (via Rizzoli, 1/F) con la presentazione dell’album.

La mostra resterà al parco di Villa Ghigi fino al 15 aprile, dal 12 maggio al 10 giugno si sposterà a Villa Smeraldi.

Per maggiori informazioni:

Fondazione Villa Ghigi

tel. 051 3399084 / 3399120

info@fondazionevillaghigi.it

artfrog design ha detto...

Ho visto ieri l' esposizione dei disegni originali al parco di Villa Ghigi.... belli! in una antica stalla; esposti anche il librone e alcune stampe ingrandite dei lavori.

Ho chiesto anche se sono disposti ad ospitare altre mostre... sembra di si.
Il parco è meraviglioso!