venerdì 5 aprile 2013

Com'è che sono quasi diventato illustratore

Paolo Canton. Autoritratto. 2012.
Collezione Castagnoli-Palier.
Opera comica in un antefatto quasi tragico, un prologo, tre atti e un epilogo vagamente filosofico, dove si parla di ali tarpate, trucchi studenteschi, nonne sublimi e di un editore che, privo del senso della decenza, mette in mostra i soò quàter spegàsc.

Antefatto quasi tragico
Sono andato all'asilo a due anni. Per anticipare la mia uscita di casa, mia madre ha approfittato del fatto che mia sorella maggiore cominciava ad andarci e della sua amicizia con la direttrice.
Ii secondo giorno di asilo mi misero in mano un pennello e un piatto di ceramica e io, dall'alto dei miei due anni, mi diedi a spennellare come un dannato, mentre mia sorella e i suoi coetanei realizzavano casette con soli ridenti e bucati stesi. La signora Pia, piena di pragmatismo milanese, si avvicinò e, con una certa perentoria dolcezza, mi disse: «Paolo, tu non disegni più. Tu fai i bolli.» Io la presi in parola.

Alle elementari mi soccorreva Roselline: io copiavo, soffrendo, disegnetti e grechine. Alle medie e al liceo (scientifico) mi hanno salvato Dario Tamburini, l'economia di mercato e una semplice uguaglianza: un disegno = un pacchetto di MS. Poi, se studi teoria economica l'unica cosa che devi saper disegnare sono parabole e iperboli nel piano cartesiano. E quelle si imparano in fretta.

Paolo Canton. Direzione, 2012.
Collezione Castagnoli-Palier.
Prologo
Anna Castagnoli - che voi tutti ben conoscete per via di questo - un giorno dell'agosto scorso, a Barcellona, sulla via di Minorca, mi ha parlato di una sua bislacca teoria: chiunque è in grado di disegnare e di ottenere buoni risultati. E io, sicuro della mia inettitudine, l'ho sfidata, raccontandole la triste storia. Mai sfidare la Castagnoli.

Mi sono ritrovato nel suo studio con un mazzo di matite in mano e il compito di usarle tutte e associare a ciascuna un aggettivo. Cominciavo a temere di essere precipitato in un vortice di stupidità. Ma non era finita lì. Fatto questo primo esercizio ne ho dovuti fare altri. Il principio di insegnamento è quello magistralmente sintetizzato da Sugata Mitra: prendi un bambino; dagli un compito; fai un passo indietro e lascia che impari da solo; meravigliati per il risultato; e fagli tanti complimenti quanti gliene farebbe sua nonna. E Anna è una nonna sublime.

Atto I - San Pelliccione ha fatto la grazia
In vacanza, Anna mi ha lasciato tranquillo. Anche lei ha disegnato poco. E ha lasciato che la guardassi disegnare.  Poi lei e Julien sono tornati a Barcellona qualche giorno prima di noi e, al nostro arrivo abbiamo trovato ad accoglierci la Pala Castañuela di San Pelliccione e un ex voto.

La celeberrima Pala Castañuela. Collezione Castagnoli-Palier

Anna Castagnoli. Ex voto Sancti Pelliccioni 1. Collezione Castagnoli-Palier.

Per ringraziare Anna, e alimentare il culto del santo peloso, mi sono sentito in dovere di disegnare a mia volta due ex voto. Uno l'ho tenuto nascosto, perché ritraeva la Bruha Castañuela nuda, ancorché in forma di nuvola temporalesca, e mi sembrava irrispettoso esporre le sue grazie

Paolo Canton. Ex voto Sancti Peliccioni 2. Archivio dell'autore.
e l'altro è diventato la mia prima opera pubblicata (sulla pagina facebook degli Amici di San Peliccione)

Paolo Canton. Ex voto Sancti Pelliccioni 3. Collezione Castagnoli-Palier.
Atto II - Della stupida baldanza
In questa storia c'è un'altra "nonna sublime". È Marina Marcolin, disegnatrice e acquerellista eccelsa, che aveva partecipato al corso di Cecchina e mi aveva chiesto di assistere all'avviamento di stampa di un libro. Alla prima occasione, cioè ai primi di settembre, l'ho inviata a Verona, alle Grafiche AZ (e lei ne ha scritto qui). Poi, prendendo il caffè dalla Nella, le ho detto della mia esperienza di disegnatore in erba e lei mi ha regalato una matita e mi ha fatto disegnare un portacenere.
Paolo Canton. Il portacenere della Nella. Archivio dell'autore

E via con i complimenti della nonna. A quel punto, imbaldanzito, ho cominciato a fare disegni e a farli vedere ad Anna e Marina. Marina, con santa pazienza, mi ha fatto disegnare una finestra, poi un cavalletto nel suo studio, poi qualcos'altro. E a fine ottobre, quando abbiamo fatto la riunione dei corsisti di Cecchina per valutare i compiti delle vacanze (che nessuno aveva fatto, salvo Marina), mi sono esibito in qualche disegno dal vero, sia a matita sia a penna bic.

Paolo Canton. Passo del Giogo (natura morta).
Archivio dell'autore.
Atto III - La beffa
Disegna oggi, scarabocchia domani, Nonna Anna ha deciso che avrei dovuto gettare il cuore oltre l'ostacolo. E visto che a dicembre, a Roma, dal suo incontro con Stefania Camilli, Vànvere edizioni e Libretto postale di Franco Matticchio era scaturito il gioco postale "Animali in viaggio", ha pensato bene di mettermi nell'elenco degli invitati. Io non ho opposto resistenza (avete provato a opporre resistenza ad Anna? A me viene in mente questa canzone, dove un tizio dall'aria tenerella dichiara I am a steamroller, baby. I'm bound to roll all over you), contando sul buon senso degli altri invitati, molti dei quali sono anche amici: loro leggono, sbigottiscono, pensano allo scherzo e io rimango ultimo, senza più il tempo per fare l'inevitabile brutta figura. Immaginate la sorpresa quando ho ricevuto, a gioco appena iniziato, la cartolina di Antonio Marinoni. [Caro Antonio, questa la pagherai, prima o poi.] Avete presente come disegna Antonio?

I pinguini di Antonio Marinoni
Per fortuna, siccome c'è un Dio anche per i pazzi e per gli ubriachi, nella cartolina di Antonio c'è una provvidenziale porta che si affaccia su una stanza buia e, dopo qualche prova,

Paolo Canton. Down the penguin hole. Disegni preparatori 1.
Archivio dell'autore.

Paolo Canton. Down the penguin hole. Disegni preparatori 2.
Archivio dell'autore.

ho deciso che i miei pinguini sarebbero entrati proprio lì. E che le due figure umane (che non avrei proprio saputo disegnare) sarebbero scomparse in una botola del pavimento.

Paolo Canton. Down the penguin hole. First version. Recto.
Collezione Castagnoli-Palier on loan collezione Tanco.

Paolo Canton. Down the penguin hole. First version. Verso.
Collezione Castagnoli-Palier on loan collezione Tanco.

Poi ho fatto la scansione, ho spedito la cartolina a Miguel Tanco e la scansione a Marina, che mi  ha suggerito di fare un tratteggio a penna bic per dare più densità al buio. E così mi è toccato rifarla da capo. Ed è venuta fuori questa (che ho dimenticato di scansire, ma ho spedito direttamente a Stefania).

Paolo Canton. Down the penguin hole. Definitive version. Recto.
On loan "Animali in viaggio" exhibition.
Ho pure rifatto il francobollo, inventandomi la serie Poste Italiane "Cattivi illustratori". Il francobollo da 0,70 euro invoca il taglio della mano dei suddetti.

Paolo Canton. Down the penguin hole. Definitive version. Verso (detail).
On loan "Animali in viaggio" exhibition.
Epilogo vagamente filosofico
Poi, il 27 marzo c'è stata l'inaugurazione della mostra, allo Spazio Zoo di Bologna. Sono sicuro che della mostra parlerà diffusamente Anna nel suo blog e non voglio levarle il piacere di farlo. Quindi restate in ascolto.

All'inaugurazione c'era davvero un sacco di gente. Courtesy Nadia Andreini.
Qui sono con Beatrice Alemagna (che ringrazio per non aver
commentato la mia performance). Courtesy Nadia Andreini.
Ecco, questo è più o meno tutto. Mi sono domandato quale fosse il senso di questo post e di tutta l'attività che lo ha preceduto. Il post prendetelo come un atto di generosità di un editore nei confronti degli illustratori: per una volta avete la possibilità di dire peste e corna, di ridere sguaiatamente, di guardare con aria di sufficienza o di compatimento il lavoro appassionato di qualcuno che, di solito, guarda il vostro lavoro, fatto con altrettanta passione, sebbene con migliori risultati, e si arroga il diritto di giudicarne la pubblicabilità. Quanto al senso del mio disegnare, non so. Non so se ha un senso, ma è un gioco bellissimo. E deve essere proprio una soddisfazione immensa per quelli di voi che riescono a farne il proprio mestiere.

18 commenti:

Ila ha detto...

:DDDDDDDDD
(so che non ami le emoticons... ma ci voleva!)

"Peste e corna"... no, per niente.
"Riso sguaiatamente"... sguaiatamente no, ma riso sì, lo ammetto!
"Guardare con aria di..." sorpresa! E a dirla tutta anche compiacimento!

Anna ha ragione nel dire che chiunque può ottenere buoni risultati nel disegno, con impegno. E con passione.
Questa ne è la dimostrazione.

Signor Topo, i miei complimenti!
Bambino Paolo: lascia perdere i bollini che sai far di meglio!

:D
Ila

elillisa ha detto...

Allo Spazio Zoo, di fronte al viaggio dei pinguini, mi ero proprio chiesta questo: "Chissà cosa ha provato il sig. Canton!"
Grazie per aver risposto così esaurientemente. :)

Lady Ele ha detto...

Posso fare la nonna pure io? Paolino sei bravissimo!
E i pinguini che ora ho visto bene sono bellissimi.

Da questo post comuque bisogna trarre un'ovvia conclusione: Anna è stata il mezzo che San Pelliccione ha usato per iniziare la tua conversione.

Chiara Fedele illustrator ha detto...

Bellissimo racconto viaggio attraverso il disegno.... So quanto può essere dura e piacevole una lezione di Marina Marcolin!
Complimenti

Unknown ha detto...

San Pellicione ora pro nobis| Paolo Canton, grazie. Ironia e autoironia di questa portata non sono da tutti. Anche la vis narrativa non scherza. Ma i pinguini battono tutto!

Clementina ha detto...

beh, Paolo, con rammarico ho perso questa mostra che deve essere stata bellissima, però, sperò che presto tu ci possa mostrare un libro illustrato da te. Sono molto curiosa con queste premesse. A quando?

Topipittori ha detto...

Clementina e tutti gli altri che reclamano un libro: grazie. Ma no, grazie.

Morena ha detto...

io sono dello stesso avviso di Anna Castagnoli, tutti sanno disegnare purché vogliano imparare a farlo :)
Partiamo solo con un grado di capacità diverso, tutto lì, ma lo sviluppo si decide.
Ho visto i pinguini fotografati alla mostra e mi piacciono tantissimo!
Anche quella piantina mi piace molto, ha una delicatezza davvero notevole.

Unknown ha detto...

Ora Paolo,
dovrai trovare del tempo per colorare,dipingere.
Quando passi a Roma facciamo un paio di lezioni d'acrilico ok?

Topipittori ha detto...

Simo', mettiti in coda. Prima acquerello con Marina. Poi, se sarai bravo e finirai il tuo libro, acrilico con te. Ma mi dovrai nutrire a porchetta, portare a Monte Cavo in bici e al mare da Gioia.

Anna ha detto...

Anch'io voglio fare acquarello con Marina. Non possiamo prolungare il corso di avanzamento di quest'estate di due giorni di corso con Marina?

Unknown ha detto...

Quando vuoi! Basta con questo libroooo!
grrrr

Cristina Berardi ha detto...

Che bello questo post, che parla di tante esperienze che si incrociano, di creatività, di ottimismo (così raro oggi) e di idee.
Un grato saluto da una vostra lettrice sfegatata

p.s. a proposito di gratitudine: non ho ancora ringraziato del bel gioco dei Pigiami che mi ha dato la possibiltà di vedere uno dei miei disegni nel vostro blog.
A presto

Antonio ha detto...

Anch'io approvo la teoria di Anna (chiunque è in grado di disegnare e di ottenere buoni risultati) e la cartolina di Paolo ne è la prova. Divertentissima l'idea della botola!

alessandro riccioni ha detto...

W i pinguini pelliccioni! Ero alla mostra, non sono un illustratore non so tenere una matita in mano nel modo giusto, ma stupisco! E W Paolo Cezanno da MIlano! ale, l'omino tondo

catebi ha detto...

Bellissimissimo questo post!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e anche i pinguini...

vale ha detto...

magnifico questo post..mi sono troppo divertita leggendolo!ti confesso che stato anche uno spunto x riflettere,perchè sono una maestra di scuola dell'infanzia e sicuramente a volte mi capita di essere un pò "invadente" rispetto ad una consegna data ai miei bambini;giuro solennemente che da oggi seguirò più spesso il consiglio di nonna Anna!!grazie paolo x la tua ironia e per questo blog sempre interessante e ricco di stimoli.Valentina

madalena ha detto...

VIVA! VIVA! Viva topipittori! Viva Paolo!