mercoledì 22 dicembre 2010

Con un cane e un coccodrillo

Perché mai abbiamo scelto Melrose e Croc fra i libri con cui farvi gli auguri di Natale?
Intanto, Emma Chichester Clark è una importante autrice di picture books, ma questo l’abbiamo scoperto solo dopo aver acquistato il libro, ormai qualche anno fa.
Forse qualcuno potrebbe pensare che non si tratta di un libro troppo nel nostro stile: vero. Infatti ha persino gli "sbarlüsini" in copertina… Però, noi ugualmente possiamo affermare senza timori di essergli affezionati.
Forse perché parla di una cosa che a Natale può capitare: sentirsi un po’ tristi e soli in mezzo alla confusione e al trambusto generali (e anche un po' demenziali, a dire il vero). Lo fa in una maniera molto delicata, quasi non ce ne si accorge. Per esempio nelle illustrazioni, tutte giocate sul contrasto fra la luce dorata degli interni e l’oscurità azzurrina della notte.
Questa bellezza visiva dell’albo, bene descrive l’alternarsi di sentimenti gioiosi e malinconici tipici dell’atmosfera che precede il Natale e di quella del suo compiersi, in una sorta di tempo immobile e sospeso. Fra le righe, insomma, questa storia sembra dire che l'intensità della festa dipende anche dalla molteplicità dei sentimenti che suscita, anche contraddittori: una cosa di cui non bisogna avere paura.
L’illustrazione più bella, a nostro avviso, è quella di Melrose e Croc sulla macchina rossa, con l’albero di Natale: forse un omaggio a Babar in gita sulla sua splendida decapottabile rossa. Un inno alla gioia che per i bambini è sempre molto importante.
Domani parleremo del Natale, in modo molto diverso: preparatevi.

2 commenti:

Anna ha detto...

Ce l'ho questo libro e lo adoro.
Aspetto curiosa domani per vedere cosa avete inventato per Natale.

isabel archer ha detto...

anch'io ce l'ho