lunedì 7 febbraio 2011

A pata da gata ata ata

[di Giulia Mirandola]
Buone notizie dal Portogallo. Da quando è nata Planeta Tangerina, una casa editrice  specializzata in libri illustrati della quale abbiamo parlato anche qui, qualcosa è cambiato nel paese della rivoluzione dei garofani. In meglio. Quanto avviene oggi in Portogallo riguardo la letteratura per l’infanzia, l’illustrazione, la comunicazione relativa ai servizi legati all’infanzia, l’educazione, è estremamente interessante.
In questo paese, grande (o piccolo) quanto la Sardegna, alcuni libri illustrati “ben fatti” – dietro i quali si presuppone l’esistenza di una piccola editoria molto vivace fatta da persone molto competenti e intraprendenti – stanno rivoluzionando pratiche e politiche legate all’ambito sia della cultura sia della formazione e dell’educazione, nonché dell’economia.
Due pagine di Cantar Juntos 2,
con le illustrazioni di Madalena Matoso
C’è un’esperienza, in particolare, che desidero raccontare e che fa riferimento all’associazione A PAR-Aprender em parceria [Apprendere alla pari, NdA]. È un libro e di più: un cd, un gruppo di musicisti e di educatori, un coro di bambini, diciassette strumenti musicali diversi, un numero imprecisato di genitori, un progetto editoriale, un percorso di formazione alla pari che si rivolge a “crianças” – che bel modo ha la lingua portoghese di chiamare l’infanzia – e famiglie, che ha ottenuto il sostegno della Escola Superior de Educação, del Plano Nacional de Leitura, della Fondazione Aga Kahn e della Fondazione Gulbenkian. Un’avventura, dunque, appoggiata da istituzioni private e pubbliche, e “agita” da persone che tra loro, per ottenere questo risultato, si sono mescolate. Allegramente.
Stiamo parlando di Cantar Juntos 2, canzoni e rime per bambini dai tre ai sei anni (il precedente volume, Cantar Juntos 1, è indirizzato a bambini dagli zero ai tre anni) e di una collana editoriale concepita per apprendere juntos: insieme. Chi? Adulti e bambini, grandi e piccoli, maestri e scolari, esperti nel ramo della comunicazione e del linguaggio visivo e ricercatori universitari. Detto altrimenti: tu e io.
Strumenti nuovi per una scuola che cambia e che sembra avere come meta il fare, a molti livelli, sul breve e sul lungo periodo: fare bene, anzitutto; fare con piacevolezza; fare insieme; fare scuola; fare musica; fare poesia eccetera. Una vera boccata d’aria per chi, nel nostro paese, si occupa di educazione musicale nelle scuole. Mediamente (purtroppo di eccezioni non si campa, anche se le eccezioni esistono e sanno essere importantissime), gli strumenti bibliografici di cui dispone chi pratica la cosiddetta “didattica della musica”, sono scarsi, scadenti e vetusti.
Uno dei libri «essenziali ma "belli"»
(questo è ungherese) sui quali l'autrice
ha appreso i rudimenti della musica.
Chi firma questo post non insegna musica per professione, ma ha studiato violino, solfeggio, canto, pianoforte, armonia e viola dalla metà degli anni Ottanta alla fine degli anni Novanta. Dei libri di musica che per motivi di studio usava tutti i giorni, pentagrammati e non, ricorda l’aspetto sciatto, nel migliore dei casi austero, eccezione fatta per certi volumi provenienti dalla Germania o dall’Austria, dall’Ungheria, dall’allora Cecoslovacchia – Monaco, Salisburgo, Vienna, Budapest, Praga... –, essenziali, ma “belli”, elegantemente, sapientemente. In alcuni casi prevedevano perfino il coinvolgimento di illustratori del calibro di Kveta Pacovska.
Ma torniamo al Portogallo e al nostro 2011. Cantar juntos 2 consta di novantasei pagine a colori e di quarantotto canzoni e rime organizzate secondo una scansione in sette temi: l’amicizia; i grandi e i piccoli; le storie; la quotidianità; i suoni e gli alfabeti; i numeri; la scoperta del mondo. Ciascuna sezione è introdotta da un testo che racconta agli adulti quali sono stati i criteri di selezione dei testi – da un lato, appartenenti al patrimonio popolare e a quello delle canzoni e filastrocche per bambini, dall’altro al repertorio d’autore – e che mette in evidenza alcune proposte operative per chi adotterà il libro in classe, ponendo l’accento su aspetti o parole chiave.
La copertina e una pagina di uno spartito
illustrato da Kveta Pacovska

Testi accompagnati da pentagramma e note in chiave di sol, si alternano a testi senza partitura musicale, dove la dimensione del suono e dell’esplorazione vocale, anche senza melodia, è ciò che conta. A piè di pagina, spesso, una stringa di parole raccoglie suggerimenti su come “giocare” con il testo e con la musica. Come da tradizione, le canzoni popolari hanno testi brevi, facilmente memorizzabili, dove la componente ritmica è fondamentale e quella melodica altrettanto. Non c’è esempio, infatti, che superi la durata di una doppia pagina e di quattro righi musicali.
I non madrelingua non hanno motivo di ritirarsi: leggere, ascoltare, cantare in portoghese, è già “cantare”, “fare musica”. La musica, come il volo degli uccelli, attraversa i confini, si sa. «Se sorridiamo insieme, se ridiamo insieme e piangiamo insieme, vuol dire che abbiamo un linguaggio comune» ha dichiarato in un’intervista una grandissima coreografa del nostro tempo, Pina Bausch. Ecco perché juntos è una parola da ricordare quando cantate insieme questo libro.


7 commenti:

Alicia Baladan ha detto...

Non so cosa darei per vedere questi libri, magari fossero arrivati anche in Uruguay! ho studiato su libri che incutevano timore, perché erano serissimi, strausati e bisognava tenerli molto bene. Con la dittatura scarseggiavano, capitava spesso di avere delle copie fatte a mano. A volte però il copista non era un professionista ma uno che guadagnava qualcosa e lo spartito aveva non pochi errori.

Topipittori ha detto...

Ciao Alicia,
a breve ci sarà una nuova riunione del gruppo di lettura "Alle nove da Babar". Il tema sarà proprio "libri e musica". Se ti interessa partecipare, contattaci. In quella occasione, sicuramente avrai la possibilità di vederne parecchi.

Silvia ha detto...

@ Topipittori: Che tema interessante! C'è qualche anima buona che può riferire ciò che tratterete durante l'incontro del gruppo di lettura? Sono una musicista, non mi occupo di didattica della musica ma ho due figli di quattro e sei anni che quotidianamente combattono (e io con loro) con la sciatteria dei libri di musica. Pure i miei figli si sono accorti delle brutture presenti in questi testi. Alcuni sono gli stessi sui quali studiavo io trent'anni fa...

Topipittori ha detto...

@ Silvia: il gruppo di lettura ha un suo blog, che non viene aggiornato con troppa tempestività.
http://www.alle9dababar.blogspot.com/
Se sei di Milano o limitrofi, contattaci privatamente (gli indirizzi li trovi sul sito): la riunione su albi e musica è ormai prossima.

Silvia ha detto...

E' un blog che seguo (e un gruppo che "invidio"). Proprio per via del fatto che abito piuttosto lontano da Milano speravo di poter leggere qualcosa riguardo all'incontro. E' un tema che mi sta veramente a cuore.

Topipittori ha detto...

Allora, Silvia, continua pazientemente a leggere il blog del gruppo. Prima o poi sarà aggiornato.
E continua a seguirci.
Sulla musica abbiamo in serbo alcuni altri interventi.
E se hai proposte o idee, contattaci.

Silvia ha detto...

Lo farò senz'altro, con grande piacere.