martedì 25 novembre 2014

I Martedì della Emme / 9: La storia che si ripete

Nel secondo capitolo dell'intervista di Loredana Farina, Sognando oltre oceano, in La Casa delle Meraviglie, Rosellina Archinto ricorda: «Dopo la laurea, mi sono sposata e sono andata a vivere in America perché mio marito aveva vinto una borsa di studio alla Columbia University. Sono stata lì un po’ anch’io. Attendevo la mia prima figlia, Alberica. Ho vissuto benissimo in quel periodo e New York mi è piaciuta tantissimo. Eravamo noi due, io e mio marito, niente genitori. Insomma, un anno meraviglioso. Alla grande. Proprio così.
Scoprivo un mondo tutto diverso, pieno di entusiasmo, dove tutto era grandioso. Ho avuto la possibilità di seguire alcuni corsi di psicopedagogia alla Columbia. All’epoca, avevo deciso di fare l’editore, ma volevo capire meglio. In Italia i libri per bambini erano veramente orrendi, mentre lì esisteva un’editoria per ragazzi meravigliosa. Passavo ore alla Public Library di New York, a guardarmi i libri. Dopo Alberica ha avuto altri quattro figli. A un anno di distanza l’uno dall’altro. Le famiglie numerose mi piacciono molto. Con i miei cinque figli ho giocato, mi sono divertita. Loro mi hanno sempre molto seguita nelle mie imprese folli, ho cominciato a fare libri insieme a loro. L’ufficio era in soffitta. C’era una scaletta che separava la casa dall’ufficio. Penso di non avere mai sacrificato il tempo per i miei figli a causa del lavoro. Quando avevano bisogno di me, c’ero, ero lì.»


Abbiamo riportato queste parole perché Elena Cesaro, che oggi scrive per I Martedì della Emme, racconta del libro da lei scelto, Raccontondo, con testi di Nico Orengo e illustrazioni di Cristina Lastrego e Francesco Testa, a partire da un fatto molto privato: l'attesa di un bambino. Rosellina Archinto mise al mondo una casa editrice e cinque bambini negli stessi anni. I suoi libri, allora considerati strani e poco "per bambini" nacquero, in verità, in mezzo all'esperienza concretissima di cinque infanzie. Che oggi una giovane donna pensi a un libro Emme in relazione a un concretissimo bambino futuro, fa pensare che non solo le storie dei libri si ripetano, ma anche quelle dei piccoli e delle loro mamme.

[di Elena Cesaro]

Sono giorni d'autunno, giorni di attesa. Aspetto la nascita del mio primo figlio e la mia mamma, già compresa nel ruolo di nonna amorevole, da mesi fruga negli scatoloni dei nostri ricordi, facendone emergere peluche mai dimenticati, maglioncini, giochi e libri.
Ed ecco che proprio la scorsa settimana è arrivata a casa mia con un meraviglioso trofeo di questa caccia ai ricordi e alla tenerezza.
Si tratta del libro Raccontondo di Nico Orengo, illustrato da Cristina Lastrego e Francesco Testa, edito nel 1975 da Emme Edizioni.


Mi sono accoccolata sul divano assieme al mio pancione e dopo essermi soffermata sulla copertina, così familiare, mi sono preparata a immergermi in questo libro-simbolo della mia infanzia.
Ogni doppia pagina ospita un racconto rotondo, come dice il titolo, una storia che ritorna all'infinito, divertente proprio per il meccanismo che riporta il lettore e l'ascoltatore sempre al primo verso. Ecco la filastrocca-racconto di apertura:

C'era una volta un re seduto sul sofà che disse alla regina: «Raccontami una storia!» e la regina cominciò: «C'era una volta un re seduto sul sofà che disse alla regina: «Raccontami una storia!» E la regina cominciò...


Credo di avere tanto amato questo libro proprio perché assecondava la mia voglia di bambina di imparare le storie a memoria, di giocarci, di richiamarle alla mente durante il giorno insieme alla mia mamma.
Questo libro ospita parole divertenti e musicali accompagnate da bellissime immagini “raccontonde”, proprio come le parole. Sono rotonde per il segno morbido e i colori pastosi e vivaci e sono rotonde perché riprendono il meccanismo del testo e ogni immagine suggerisce all'infinito se stessa.
Sopra il re seduto sul sofà è appeso il quadro di un re seduto sul sofà sopra il quale è appeso il quadro di un re seduto sul sofà e avanti così, finché l'occhio è in grado di distinguere i segni sulla pagina. Un meccanismo simile viene riproposto in ogni immagine.


È un libro senza spazio né tempo, che viaggia oltre i confini delle epoche e dei luoghi. Dopo il re e la regina, curiosamente contemporanei, ecco comparire dei terribili briganti con il pugnale fra i denti che aspettano un veloce landò, ma uno di loro ha tanto sonno e chiede una storia... indovinate un po', di cosa parlerà?
E poi arrivano un contadino con la  sua oca, Pierino alle prese con un maestro severissimo la cui minaccia per fortuna, grazie all'abilità di Nico Orengo, non si concretizza mai, una vecchina sbadata che continua a perdere il filo e l'ago, un pescatore e una sardina che non verrà mai mangiata...
Tra poco potrò condividere questo libro con il mio bambino, sperando che possa divertirlo e accompagnarlo lungo i giorni della sua infanzia così come ha fatto con me.



Mi chiamo Elena Cesaro e sono appassionatissima di libri illustrati. Ho scritto la mia tesi di laurea sui libri di Bruno Munari e Katsumi Komagata. Lavoro da anni come libraia in una libreria per ragazzi a Mestre, anche se non a tempo pieno, e mi occupo di laboratori creativi per bambini e letture animate. Non sono bibliotecaria, anche se, a breve, forse lo diventerò...

Dal nostro catalogo, Elena Cesaro ha scelto in regalo I tre porcellini di Giusi Quarenghi e Chiara Carrer.

Se siete bibliotecari, insegnanti, librai, promotori della lettura o appassionati di libri illustrati e desiderate partecipare alla rubrica I Martedì della Emme, presentando in un vostro post un libro di Emme Edizioni di Rosellina Archinto scriveteci qui, specificando di quale volume volete scrivere.

Vi ricordiamo che alla storia di Emme Edizioni e della sua fondatrice è dedicato il nostro La casa delle meraviglie. La Emme Edizioni di Rosellina Archinto, a cura di Loredana Farina.

Sempre a questo tema è dedicata la mostra La Emme Edizioni di Rosellina Archinto. Vent’anni di successi in mostra (1966-1985), a cura di Loredana Farina, Alessandra Mastrangelo e ABCittà, con il patrocinio di Nati per Leggere e della sezione lombarda dell’Associazione Italiana Biblioteche.

Tutte le informazioni sul percorso espositivo che la mostra propone, per tutti coloro che la volessero visitare o ospitare, le trovate  qui.

Qui trovate tutte le puntate precedenti de I Martedì della Emme:

I Martedì della Emme / 1: Un gioco per bibliotecari felici
I Martedì della Emme / 2: Federico, topo bambino
I Martedì della Emme / 3: Un’avventura invisibile
I Martedì della Emme / 4: Un colpo di fulmine 
I Martedì della Emme / 5: Un albo molto rumoroso
I Martedì della Emme / 6: Elogio dell'immaginazione
I Martedì della Emme / 7: Il sapore di una rivoluzione 
I Martedì della Emme / 8: Caro Stevie

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