venerdì 5 ottobre 2012

Inventare un libro d'artista

Durante un laboratorio alla Libreria Sempreliberi di Lodi.

Abbiamo conosciuto Barbara al nostro gruppo di lettura Alle nove da Babar, vera e propria miniera di incontri e idee. Barbara gestisce la libreria per ragazzi Sempreliberi nel centro di Lodi, e, come molti librai indipendenti, è attivissima nel fare cultura, organizzando letture, laboratori, dibattiti, mostre sui temi più diversi. Qualche giorno fa, ci ha comunicato la notizia di un evento davvero molto interessante da lei ideato e realizzato con la collaborazione di persone e istituzioni della sua città. Per questo le abbiamo chiesto di raccontarcelo. Grazie Barbara!

Spazio letture alla Libreria Sempreliberi.
[di Barbara Scotti]

Al termine della “stagione” 2011-2012, facendo un bilancio delle attività realizzate e del pubblico coinvolto, mi viene in mente che forse bisognerebbe trovare il modo per coinvolgere una fascia di età, quella degli adolescenti, che frequenta poco la libreria (almeno la mia, anche se l'offerta non è limitata ai soli libri per l'infanzia).

Così propongo a Elena De Prezzo, la persona che progetta e conduce i laboratori per noi, di ideare un concorso per la creazione di un libro illustrato. Il concorso dovrebbe avere come destinatari gli studenti del liceo artistico. Detto fatto, ci mettiamo a scrivere il regolamento e iniziamo a proporlo a enti e istituzioni [lo trovate qui e una lettura la merita, ndr].



L'idea va in porto grazie al contributo della provincia di Lodi e del Sistema Bibliotecario Lodigiano che, nella persona del suo responsabile, Emanuele Maffi, accoglie positivamente la proposta.

Durante un laboratorio alla Libreria Sempreliberi di Lodi.

Illustrazione di Alicia Baladan.
Altra persona fondamentale è un'insegnante del liceo artistico Callisto Piazza di Lodi, la signora Riboni, che si presta a fare da tramite fra noi e la scuola, promuovendo l'iniziativa fra insegnanti e studenti.

Mentre il progetto prende corpo, si fanno incontri, si scambiano e si condividono idee e così Daniela Crespiatico, bibliotecaria di Lodi, lancia la proposta di far incontrare gli studenti con un illustratore professionista.
Io invece mi fisso sull'idea che sarebbe una grande opportunità per i ragazzi, ma anche per la città di Lodi: ospitare l'archivio del libro d’artista per bambini Ópla.






S. Delaunay, Alfabeto,
Emme Edizioni, 1970.
Il Sistema approva entrambe le proposte e supera alcuni ostacoli tecnici legati all'esposizione dei libri dell'archivio Ópla, coinvolgendo il Museo della Stampa di Lodi, struttura gestita da volontari, che si presta a ospitare la mostra.
L'illustratrice scelta è Alicia Baladan. Il suo compito sarà quello di raccontare agli studenti il mestiere dell'illustratore e cosa significhi pensare e fare un libro illustrato. I due eventi, mostra e incontro con l'illustratrice, sono aperti al pubblico.




E. Baj, The biggest art-book in the world,
Mazzotta, 1968
Il 5 e l'8 ottobre, io e Elena incontreremo gli studenti per spiegare il regolamento del concorso e alcuni aspetti tecnici che forse potrebbero intimorirli: per esempio, la rilegatura, la copertina, lo storyboard, cosa si intende per non fiction eccetera. A questo proposito, abbiamo pensato di fare un libro senza parole proprio per facilitare i ragazzi nella realizzazione: ci sembrava che dover scrivere anche un racconto avrebbe richiesto abilità diverse e complicato il progetto.





M. Glaser, The Alphazeds,
Hyperion, 2003.
Dalle notizie che ci arrivano dall'insegnante con cui siamo in contatto, sembra che ci sia molto interesse da parte degli studenti e che ci siano già tante adesioni. Questo ci dà una grande soddisfazione.

Domani, 6 ottobre, alle ore 17, ci sarà l'inaugurazione della mostra dell'archivio Ópla presso il Museo della Stampa, a Lodi, via della Costa 4: una mostra interessante e ricca di spunti di riflessione, non solo per i giovani visitatori.





K. Haring, Ten,
Hyperion Books for Children, 1998.
In esposizione ci saranno una selezione di libri d’artista provenienti dall’archivio, pertanto i visitatori avranno la possibilità di esaminare da vicino opere uniche di artisti del calibro di Bruno Munari, Enrico Baj, Andy Warhol, Enzo Mari e molti altri ancora. Un inventario itinerante di oltre cinquanta volumi e tavole incorniciate che fanno della grafica il filo conduttore per raccontare storie per immagini con un linguaggio rivolto ai bambini.






I. Andreadis, Ville,
Les Troi Ourses, 2003.
La mostra sarà visibile fino al 21 ottobre. Orari di apertura: sabato e domenica, dalle ore 16.00 alle 18.00; dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00).
 Nelle due settimane di apertura, il museo offrirà l’opportunità a otto classi di scuole elementari e medie del territorio di partecipare gratuitamente a stimolanti laboratori didattici per fabbricare la carta con le proprie mani e per imparare a trasformarla in piccoli block notes (prenotazione obbligatoria al numero 0371/56011).





K. Komagata, Pacu Pacu,
One Stroke, 2000
Venerdì, 12 ottobre, alle ore 10.00, presso il Museo della Stampa si terrà l'incontro con Alicia Baladan. Un modo unico di far conoscere ai ragazzi, ma non solo, dato che l'incontro è aperto al pubblico, dalla viva voce di un illustratore professionista cosa comporti lavorare con la creatività quotidianamente, cosa significhi progettare e realizzare un'idea, che tipo di competenze e di esperienze siano necessarie svolgere questo lavoro, e molto altro ancora.

Per quel che riguarda il concorso: il 15 ottobre è il termine ultimo per la consegna delle adesioni; il 31 marzo, quello per la consegna dei lavori. I materiali pervenuti saranno valutati nell'aprile 2013 e in maggio si terranno la mostra e la premiazione dei vincitori.




A. Warhol, A Coloring Book,
Simon & Schuster, 1990.
Quello che ci proponiamo, attraverso questa iniziativa (soprattutto attraverso la mostra di Ópla, se riscuotesse successo) è di far conoscere e apprezzare l'illustrazione a un pubblico il più possibile ampio e variegato, e naturalmente far capire il valore di un libro illustrato per non dover più ascoltare quel luogo comune secondo cui si tratta di un prodotto minore, destinato a un pubblico a cui servono le figure perché non sa leggere.

Le copertine utilizzate per illustrare questo articolo si riferiscono a libri appartenenti all'archivio Ópla. Non si riferiscono invece necessariamente alla selezione dei libri dell'archivio in mostra a Lodi.

2 commenti:

Ila ha detto...

Molto interessante.
Se mi avessero proposto un concorso così ai tempi del liceo artistico... ne sarei stata felicissima!
Allora, per sopperire, di ogni esercizio noioso di "figura" o "comunicazione visiva" ne facevo un libro. :)

serena ha detto...

brava Barbara!