Quest'anno vi facciamo gli auguri di Natale con quelle che probabilmente sono alcune fra le più belle canzoni sulla notte dell'Avvento mai scritte.
Furono composte nel 1942 da Benjamin Britten, compositore inglese del Novecento, che come abbiamo scritto già qui e qui, ebbe caro il tema dell'infanzia e usò le voci dei bambini e dei ragazzi in molta parte della sua produzione musicale.
Il tema della Natività doveva essere particolarmente congeniale a Britten, se la sua prima opera A boy was born, Op.3, scritta diciannove anni, fra il 1932 e il 1933, che gli procurò fama immediata, è una variazione corale per organo e voci femminili, maschili e infantili sul tema del Natale e dell'infanzia di Gesù.
A Ceremony of Carols, l'opera che comprende le due canzoni che vi proponiamo qui in filmato, fu composta da Britten nel 1942, dopo un soggiorno di alcuni anni in America. Durante il lungo viaggio di ritorno in nave verso l'Inghilterra, Britten si dedicò alla composizione, traendo ispirazione dai Christmas Carol, canti popolari inglesi medievali, incentrati sul tema della Vergine e del bambino, e in particolare della notte di Natale. L'opera, per coro a tre voci di bambini, solisti e arpa, è composta da undici movimenti vocali e un a solo per arpa.
La prima, si intitola This Little Babe, e questa è la traduzione del testo.
Questo bambino di pochi giorni, è venuto mondare il gregge di Satana.
L'Inferno vacilla al suo cospetto, anche se il freddo lo fa tremare.
Con questo aspetto debole e disarmato abbatte le porte dell'inferno .
Con le lacrime combatte e vince la battaglia. Il suo scudo è il petto nudo.
Le sue tonanti batterie, vagiti. Le sue frecce, occhi lacrimanti.
Le sue insegne di guerra, il freddo e la povertà; un corpo inerme, spada di guerriero.
I suoi quartieri sono una stalla. Il suo baluardo un muro sbrecciato.
Una greppia la sua trincea. Fili di paglia i suoi picchetti. Pastori, le sue schiere
Le trombe degli angeli suonano la carica, sicure che il nemico sarà travolto.
Anima, unisciti a Cristo nella lotta, resta nelle tende che lui ha piantato.
La sua greppia è il luogo più sicuro. Questo bambino sarà la tua guardia.
Se vuoi sconfiggere i tuoi nemici con gioia, non separarti da questo celeste bambino.
La seconda si intitola Balulalow, composta su un testo del 1548 di James, John e Robert Wedderburn. E questa è la traduzione.
O mio tesoro, piccolo dolce Gesù
prepara la tua culla nella mia anima
io ti cullerò sul mio cuore
e non mi separerò mai da te.
D'ora in poi ti loderò
con dolci canti sulla tua gloria;
piegherò le ginocchia del mio cuore
e canterò ninna nanna.
Furono composte nel 1942 da Benjamin Britten, compositore inglese del Novecento, che come abbiamo scritto già qui e qui, ebbe caro il tema dell'infanzia e usò le voci dei bambini e dei ragazzi in molta parte della sua produzione musicale.
Il tema della Natività doveva essere particolarmente congeniale a Britten, se la sua prima opera A boy was born, Op.3, scritta diciannove anni, fra il 1932 e il 1933, che gli procurò fama immediata, è una variazione corale per organo e voci femminili, maschili e infantili sul tema del Natale e dell'infanzia di Gesù.
A Ceremony of Carols, l'opera che comprende le due canzoni che vi proponiamo qui in filmato, fu composta da Britten nel 1942, dopo un soggiorno di alcuni anni in America. Durante il lungo viaggio di ritorno in nave verso l'Inghilterra, Britten si dedicò alla composizione, traendo ispirazione dai Christmas Carol, canti popolari inglesi medievali, incentrati sul tema della Vergine e del bambino, e in particolare della notte di Natale. L'opera, per coro a tre voci di bambini, solisti e arpa, è composta da undici movimenti vocali e un a solo per arpa.
Questo bambino di pochi giorni, è venuto mondare il gregge di Satana.
L'Inferno vacilla al suo cospetto, anche se il freddo lo fa tremare.
Con questo aspetto debole e disarmato abbatte le porte dell'inferno .
Con le lacrime combatte e vince la battaglia. Il suo scudo è il petto nudo.
Le sue tonanti batterie, vagiti. Le sue frecce, occhi lacrimanti.
Le sue insegne di guerra, il freddo e la povertà; un corpo inerme, spada di guerriero.
I suoi quartieri sono una stalla. Il suo baluardo un muro sbrecciato.
Una greppia la sua trincea. Fili di paglia i suoi picchetti. Pastori, le sue schiere
Le trombe degli angeli suonano la carica, sicure che il nemico sarà travolto.
Anima, unisciti a Cristo nella lotta, resta nelle tende che lui ha piantato.
La sua greppia è il luogo più sicuro. Questo bambino sarà la tua guardia.
Se vuoi sconfiggere i tuoi nemici con gioia, non separarti da questo celeste bambino.
O mio tesoro, piccolo dolce Gesù
prepara la tua culla nella mia anima
io ti cullerò sul mio cuore
e non mi separerò mai da te.
D'ora in poi ti loderò
con dolci canti sulla tua gloria;
piegherò le ginocchia del mio cuore
e canterò ninna nanna.
2 commenti:
grazie.
Meraviglia... grazie!
Ila
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