mercoledì 23 ottobre 2013

Il gioco della lettura

Il 26 ottobre, alle 18 e 30, inaugura a Sarmede, alla Casa della Fantasia, Le immagini della fantasia. La mostra non ha bisogno di presentazioni. Per presentarvi lo spirito di questa trentunesima edizione, crediamo non ci sia modo migliore di un brano tratto dal catalogo, firmato dalla curatrice della mostra, Monica Monachesi. Quest'anno partecipano alla mostra quattro nostre autrici: Simona Mulazzani, con le illustrazioni per Il grande libro dei pisolini; Katrin Stangl, con Forte come un orso; Camilla Engman con le immagini di C'era una volta una storia; Beatrice Alemagna, che presenta due tavole del nuovo libro che uscirà a primavera con un titolo ancora così provvisorio che non lo citeremo. A queste immagini sono accostate le presentazioni che alla mostra accompagnano le figure.


Il dono di vedere  
di Monica Monachesi

Fuori dagli scaffali, fuori dalle pagine dei libri, ma mai senza di loro, accomodate in grandi finestre sul pubblico, ecco le immagini della fantasia venute da ogni dove che ci invitano a guardare, ad ascoltare le loro storie, a esercitare il nostro pensiero e ad accogliere ammirati innumerevoli nuove, stupefacenti invenzioni.
Elasticità, curiosità, entusiasmo, questo ci chiedono le immagini della fantasia, le immagini dei libri per l’infanzia. Siamo chiamati a un gioco molto serio, al quale i bambini sanno giocare meglio di tutti: il gioco della lettura.
Sgombri da convenzioni e preconcetti, incessantemente desiderosi di conoscere, vedere, toccare, dire, fare, i bambini accolgono con molta intensità ogni invito alla lettura, possono e devono potersi confrontare con libri che non siano limiti, ma inaspettati nuovi spazi di pensiero e di vita emotiva.
Nell’epoca in cui, attraverso le immagini dirette, ai bambini si vende di tutto, la bellezza è anche un’arma preziosa. Spiacevole parlare di armi, certo, parliamo allora di capacità critica, di sapere istituire confronti, di vedere le cose in prospettive nuove, di attingere a immaginari diversi, non solo a quelli somministrati dalla pubblicità e da prodotti seriali ‘per bambini’.

Riflessioni che si risolvono, giorno dopo giorno, in gesti semplici e in momenti che si potrebbero sottovalutare, presi dalle faccende delle nostre vite. Porgere a un bambino un libro degno delle sue capacità, condividere con lui pensieri e fantasie, condurlo a visitare una mostra, ad ascoltare un autore, a disegnare in un laboratorio, insistere con convinzione nel privilegiare esperienze significative.
Un impegno non da poco che richiede costante informazione, ma promette grandi risultati, a volte così profondi da essere quasi invisibili.
Una mostra come Le immagini della fantasia è un serbatoio di idee e di possibilità che non si esaurisce nel numero delle opere, degli autori, degli editori partecipanti, ma sottende innumerevoli e misteriosi percorsi, che sono quelli che ciascuno di noi può scegliere e creare in modo individuale approfondendo, cercando, trovando.
Chi può sapere, infatti, fin dove si può arrivare sul filo di una storia, di un’idea, di un’ispirazione?

Katrin Stagl, illustrazione per Forte come un orso.
A volte i libri nascono così. Ho realizzato due serigrafie per la mia bambina appena nata: un orso che fa a braccio di ferro con una bambina e un bimbo seduto a giocare assieme a una volpe con formine di legno colorato.
“Forte come un orso” e “Astuto come una volpe”.
Le due immagini stavano nella sua cameretta.
Quando avevamo visite, spesso i nostri amici ricordavano altri paragoni proverbiali.
“Affamato come un lupo”, “Lento come una lumaca”.
Mi è sembrato bello raccoglierli tutti e illustrarli, così è nato il libro.
Lo dedico a Helene e a tutti gli altri bambini! 


Katrin Stangl, su Forte come un orso


 

Quando scrivo un testo pieno di animali, lo faccio pensando a un illustratore: Simona Mulazzani. È   andata così anche per Il grande libro dei pisolini, che idealmente chiude la trilogia preceduta da Al supermercato degli animali e Vorrei avere, libro che è stato pubblicato in sette paesi e ha appena vinto la Silver Medal della Society of Illustrators di New York. Le immagini di animali di Simona sono la perfetta trasposizione poetica del sentimento profondo e spontaneo che mi legava agli animali quando ero piccola. Sono silenziosi e carichi di mistero, e nello stesso tempo, fratelli di sangue. E sono bellissimi, e questo è determinante perché la sorprendente bellezza delle forme animali è uno degli elementi fondamentali della relazione uomo-animale. Non è una novità: è quello che si osserva in tutte le gallerie d'arte, i musei archeologici, i templi, le collezioni di artigianato del mondo. Al Louvre davanti alla maestria degli egizi nel rappresentare le forme animali, si rimane quasi costernati dal livello di perfezione. Quello che fa Simona, oltre che rappresentare, è raccontare gli animali, trasporli nella lingua emotiva e affettiva dei bambini, senza però snaturarne la verità. Tutti i bambini sognano di essere cavalli, tigri, leoni, uccelli, cani... Simona lo sa. In ognuna delle sue bestie sta acquattato un bambino invisibile, e questa è la sua carta vincente.   

Giovanna Zobolisu Il grande libro dei pisolini, illustrazioni di Simona Mulazzani

Simona Mulazzani, illustrazione per Il grande libro dei pisolini.

Vi piacciono le storie? Che storie vi piacciono? Chi vi racconta le storie? Chi inventa le storie? Cosa vuol dire raccontare una storia? Che cos’è una storia? E, dove abitano le storie?
Le storie ci sono grazie a chi le racconta. Se racconti una storia, e non solo se la scrivi e la inventi, la fai vivere, metti al mondo dei personaggi, dei mondi che prima non c’erano, oppure c’erano ma nessuno li aveva notati.
Quindi inventare storie e raccontarle sono modi di dare vita alle cose, è far sì che una cosa che ci ha colpito, che ci è sembrata bella e importante, sia anche di altri, li raggiunga: raccontare è un regalo che si fa a se stessi e agli altri. Per questo ai bambini e ai grandi piacciono le storie: perché sono regali bellissimi che ci si fa. A raccontarle e ad ascoltarle. Le storie le raccontiamo alle persone che ci sono vicine, perché pensiamo che se hanno fatto bene a noi, faranno bene anche a loro.
Le storie per questo vanno dappertutto e hanno molte case: non abitano in un luogo solo, ma continuano a spostarsi, a cambiare. Sono magiche perché rimangono ad abitare nei libri che abbiamo fra le mani, e in ognuno di noi, ma nello stesso tempo vanno a stare in altri luoghi, altri libri, altre persone, posti che possono essere lontani migliaia di chilometri, come il sole, la luna, il cielo.


Giovanna Zoboli, su C'era una volta una storia, illustrazioni di Camilla Engman 

Camilla Engman, illustrazione per C'era una volta una storia.

Mi piace molto seguire il lavoro dei nostri illustratori, sapere quello che stanno facendo. Osservare le novità, il loro stile che si evolve, muta, a volte anche radicalmente. Da circa un anno, seguivo sul sito the topsy-turvy book di Beatrice Alemagna i suoi nuovi disegni. Mi piacevano immensamente, e ho pensato subito che fare un libro con quello stile nuovo, così lieve, sorprendente, sbilenco e sorridente, mi sarebbe piaiuto molto. Poi, un giorno, Beatrice ci ha mandato un testo, chiedendoci cosa ne pensavamo. Il testo era magnifico, perché, come se non bastasse e come è noto, Beatrice è anche bravissima a raccontare con le parole. In più quella storia aveva il sapore e le atmosfere delle nuove immagini. Perciò, subito le dicemmo che ci sarebbe piaciuto pubblicarla. Così è cominciato  Brutti, storti e malfatti: un racconto surreale con dei personaggi irresistibili, un ritmo perfetto e una fine da manuale. Fra queste pagine si respira spirito infantile allo stato puro. Come faccia Beatrice a essere un'artista così perfettamente padrona dei suoi strumenti, cioè adulta e matura, e così perfettamente e incrollabilmente fedele all'infanzia, senza cadere in alcuno stereotipo, è un mistero. Spesso sento dire che i suoi personaggi, i suoi bambini sono “brutti”. Ecco, adesso finalmente con questo libro sarà chiaro a tutti di che tipo di bruttezza si tratta.

Giovanna Zoboli a proposito del nuovo libro Beatrice Alemagna, in uscita per Topipittori a primavera 2014.

Beatrice Alemagna, illustrazione per il prossimo albo Topipittori, in uscita nel 2014.

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